Il 17 ottobre 2025 si è tenuta, presso il Tribunale di Salerno, la seconda udienza preliminare relativa all’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, barbaramente ucciso il 5 settembre 2010. L’udienza si è conclusa con la decisione del Giudice per le indagini preliminari (Gup), Giovanni Rossi, che ha sciolto la riserva riguardante le richieste di costituzione di parte civile e le eccezioni sollevate nel corso dell’aula. Tra le istanze accolte, figura la costituzione del Partito Democratico campano, così come quelle della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei ministeri dell’Interno e della Giustizia, della Regione Campania, della Provincia di Salerno, del Comune di Pollica, dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), del Parco Nazionale del Cilento e di diverse associazioni significative tra cui Libera e Slow Food. È stata ammessa, inoltre, l’istanza di Bruno Humberto Damiani, noto con il soprannome ‘Il Brasiliano’, il quale era stato in precedenza indagato e successivamente prosciolto.
Contrariamente, non è stata accolta la richiesta di costituzione da parte della Fondazione “Angelo Vassallo sindaco-pescatore“, in quanto quest’ultima è stata istituita in un periodo successivo all’omicidio, escludendola così dalla possibilità di rivendicare danni derivanti dall’illecito.
Il dibattito in aula ha visto anche l’intervento di uno dei legali degli indagati, l’avvocato Giovanni Annunziata, il quale ha sollevato un’eccezione riguardo alla presenza della Fondazione, asserendo che “un’associazione che si costituisca dopo la commissione di un fatto reato, non può lamentare un danno derivante dal reato”. Questo argomento ha messo in evidenza le complessità legali che circondano i diritti delle parti civili in un caso di tale rilevanza. In merito alla costituzione del PD, l’avvocato Annunziata ha anche esposto “un problema formale”, sostenendo che la richiesta fosse tardiva; tuttavia, questa eccezione non è stata accolta dal Gup.
Dopo la conclusione dell’udienza, è giunta la replica da parte di Dario Vassallo, presidente della Fondazione e fratello della vittima. Dario ha dichiarato: “La Fondazione è nata dopo l’omicidio di Angelo, ed è logico che non sia stata ammessa, ma questo non cambia la sostanza del nostro impegno. L’essenziale è la presenza dello Stato. In quindici anni abbiamo preparato un grande tavolo della legalità: oggi vi si sono accomodati il giudice, il pubblico ministero e le parti civili.” Questa affermazione sottolinea l’importanza del sostegno sociale e istituzionale nella ricerca della verità e della giustizia, elementi fondamentali per onorare la memoria di Angelo Vassallo e per affrontare le sfide legate alla criminalità nella regione. Anche il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha espresso soddisfazione per l’esito dell’udienza, definendo il risultato “significativo” e indicando che esso riconosce la “piena legittimazione del Comune di Pollica a partecipare a un percorso di verità e giustizia.” Le parole del sindaco evidenziano il valore della coesione e della trasparenza nel processo di giustizia, auspicando un coinvolgimento attivo delle istituzioni locali per garantire la legalità.
Sulla stessa lunghezza d’onda, il presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, ha reso noto che l’ammissione delle parti civili rappresenta “un segnale importante” per ribadire la solidarietà tra i sindaci, insieme all’imperativa necessità di verità e giustizia in questo caso emblematico. La voce dei rappresentanti istituzionali si unisce così a quella delle famiglie, delle associazioni e dei cittadini che da anni chiedono un chiarimento sui fatti legati all’omicidio di Vassallo.
È stata fissata la prossima udienza per il 14 novembre 2025, data in cui si svolgerà la discussione delle parti civili e del pubblico ministero. Questo incontro costituirà un ulteriore passo verso la chiarificazione dei fatti e la ricerca di giustizia in un caso che ha colpito profondamente non solo la comunità di Pollica, ma l’intera nazione. L’udienza ha evidenziato non solo il dolore e le ferite ancora aperte della comunità, ma anche la determinazione delle istituzioni e delle associazioni a rimanere unite nella lotta contro l’illegalità e a favore della memoria di Angelo Vassallo, simbolo di una politica che sa coniugare l’amore per la propria terra con l’impegno per la legalità.



