L’estate del 2025 segna un momento cruciale per la salvaguardia della tartaruga marina Caretta caretta, con numeri senza precedenti lungo il litorale italiano. La tappa campana di Goletta Verde, organizzata da Legambiente, si svolge nel pieno della stagione delle nidificazioni di questa specie iconica, portando con sé notizie incoraggianti: quasi 600 nidi individuati sulle spiagge italiane, un incremento del 30% rispetto ai 454 nidi registrati nel 2024. I dati sono ancora parziali, ma confermano un trend positivo che fa sperare in un futuro migliore per la Caretta caretta. In Campania, ben 103 nidi sono stati individuati in 16 località, con il Cilento che si distingue come protagonista grazie a otto località attive, da Acciaroli a Montecorice, da Centola ad Ascea, passando per Castellabate, Capaccio, Camerota e Casal Velino. Questa straordinaria realtà è il risultato di un impegno collettivo, dove ricercatori, volontari e associazioni locali lavorano insieme per proteggere e monitorare i nidi di tartaruga marina.
Uno degli aspetti più affascinanti della giornata di oggi riguarda le operazioni speciali di monitoraggio svolte alla Baia Arena di Montecorice e alla Spiaggia Cava dei Rocchi, situata nella frazione Lago di Santa Maria di Castellabate. Qui, i Tarta Dog, unità cinofile addestrate al rilevamento dei nidi di tartaruga marina, hanno svolto un ruolo fondamentale. Questo approccio innovativo è il primo del suo genere in Europa e rappresenta una strategia efficace per garantire la sicurezza dei nidi. Protagonista di questa mattinata è stata Mira, una giovane Springer Spaniel, che insieme al suo conduttore Mario Fortebraccio (ENCI), ha affiancato le operazioni di sorveglianza. Quest’attività rientra nel progetto europeo Life Turtlenest, coordinato da Legambiente e cofinanziato dal Programma LIFE dell’UE, con il supporto scientifico della Stazione Zoologica di Napoli. Il lavoro dei Tarta Dog non solo aggiunge un valore unico al monitoraggio, ma offre anche un’opportunità di sensibilizzazione sul tema della conservazione della biodiversità marina. Il video delle operazioni di monitoraggio è disponibile sul canale YouTube di Legambiente e sui social di Goletta Verde, invitando tutti a prendere parte a questa importante iniziativa.
Cosa spinge questo sorprendente aumento di nidi lungo le coste italiane? Vi sono due dinamiche principali in atto: da un lato, i cambiamenti climatici stanno incentivando le tartarughe a nidificare sempre più frequentemente nel Mediterraneo occidentale, mentre dall’altro, si assiste a un rafforzamento delle attività di monitoraggio e sensibilizzazione condotte da una rete crescente di volontari, ricercatori e aree marine protette.
Grazie al lavoro instancabile dei tecnici e dei volontari del progetto Life Turtlenest, ogni giorno vengono identificate e messe in sicurezza nuove tracce di residui. Queste azioni sono cruciali per garantire la protezione di una delle specie più minacciate della biodiversità marina. Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, sottolinea l’importanza di questi risultati, definendoli un segnale positivo per il futuro delle tartarughe marine. “È fondamentale continuare a promuovere progetti di salvaguardia e tutela di questa specie, incentivando un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente”, afferma Imparato. In un contesto in cui il turismo di massa e l’urbanizzazione delle coste stanno mettendo sempre più a rischio gli habitat naturali, Legambiente ha lanciato i protocolli Amici delle tartarughe. Attraverso questi protocolli d’intesa, stipulati con Comuni, aree protette e stabilimenti balneari, si punta a ridurre le interferenze umane e garantire un ambiente più sicuro per i nidi di tartaruga.
Ad oggi, hanno aderito all’iniziativa ben 119 Comuni, 38 aree marine protette e 200 lidi, un chiaro segno di una crescente consapevolezza e responsabilità nei confronti della biodiversità. La Campania si posiziona come leader nazionale, con ben 25 comuni attivi attraverso protocolli che impegneranno le amministrazioni locali a implementare misure per rendere le spiagge non solo accoglienti per i bagnanti ma anche per le tartarughe che depongono le uova. Questo impegno collettivo dimostra che è possibile conciliare lo sviluppo turistico con la conservazione dell’ambiente. È un percorso che richiede partecipazione e collaborazione tra diversi attori: turisti, comunità locali, associazioni, amministrazioni e pescatori. Solo insieme possiamo garantire un futuro migliore per le nostre spiagge e per le creature che vi tornano a nidificare.
Mentre il sole splende sulle spiagge italiane, è fondamentale ricordare che la salute del nostro mare e delle sue creature dipende dalle scelte che facciamo oggi. Progetti come coordinati da Legambiente, uniti all’azione di centinaia di volontari e professionisti dedicati, ci offrono speranza e dimostrano come sia possibile fare la differenza. L’estate 2025 potrebbe segnare un punto di svolta nella lotta per la salvaguardia della Caretta caretta, una specie la cui esistenza è minacciata da cambiamenti climatici e attività umane invasive. Proteggere i loro nidi e creare consapevolezza è un compito che spetta a tutti noi. Dobbiamo collaborare per creare un equilibrio tra sviluppo e natura, affinché le future generazioni possano anch’esse ammirare e tutelare queste meravigliose creature del mare. La tappa campana di Goletta Verde non è solo un’occasione per celebrare i progressi fatti nella conservazione delle tartarughe marine, ma anche un forte richiamo all’azione per tutti noi. Siamo tutti custodi della nostra terra e del nostro mare e ogni piccolo gesto può contribuire a garantire un futuro luminoso per la Caretta caretta e per il nostro ecosistema marino.



