Il meteo in Italia questa settimana sarà condizionato dal permanere di un’area di bassa pressione alle nostre latitudini, e dunque spesso piovoso. A cavallo tra mercoledì e giovedì avverrà il cambio di testimone, tra l’attuale circolazione ciclonica che tenderà ad allontanarsi verso ovest e un’ondulazione del campo di pressione che ci interesserà invece da est. Scendendo maggiormente nel dettaglio cominciamo descrivendo la situazione attuale. Ben evidente dalle immagini satellitari la rotazione del sistema nuvoloso in senso antiorario attorno al centro di bassa pressione, posizionato subito a nord ovest della Corsica, sul Mar Ligure.
Le precipitazioni più intense e diffuse sono in atto sull’Emilia Romagna, più sparse ma anche a carattere di rovescio o temporale sono invece in atto su Sardegna e Calabria, nonché su basso Piemonte e Liguria. Di fatto un po’ tutta l’Italia è coinvolta nell’azione del ciclone ma al momento sulle altre regioni i fenomeni sono ancora più sparsi o di debole intensità. Ancora per le prossime ore vige un’allerta emessa dal Dipartimento di Protezione Civile, arancione per rischio moderato di frane e allagamenti ma anche per rischi legati ai temporali, quindi precipitazioni intense e colpi di vento, per le regioni Calabria ed Emilia Romagna, e più nello specifico per il versante tirrenico calabrese e per la Romagna tutta, le pianure reggiana e modenese. Allerta di colore giallo poi per il resto dell’Emilia Romagna, alte Marche, Umbria, Lazio, zone interne del Molise, Campania dalle ore 23:59 del 10/12 alle 18 del 11/12 e Basilicata costiere, il resto della Calabria ma anche Sicilia centro-occidentale, isole comprese e Sardegna nord-occidentale. Da segnalare anche la ventilazione, molto sostenuta di Bora sull’alto Adriatico, di Libeccio sulle coste calabresi e in generale sulle estremità meridionali, di Maestrale sulla Sardegna, con conseguenti mari molto mossi. In attenuazione da domani.
Domani 10 Dicembre, situazione simile, poiché il vortice sarà ancora pressocché nella stessa posizione, e dunque si prevedono piogge anche a carattere di rovescio o temporale su Piemonte meridionale, Liguria, Emilia-Romagna, settori costieri di Marche, Abruzzo e Molise, Lazio, regioni meridionali peninsulari e settori nord occidentali di Sardegna e Sicilia. Neve al di sopra dei 600-800 m sull’Emilia-Romagna. Mercoledì 11 è previsto invece un primo miglioramento del tempo, abbastanza deciso per il Nord Italia, per la Sicilia, mentre rimane più variabile al Centro-Sud, con precipitazioni ancora sparse dal basso Lazio in giù e sulla Sardegna. Giovedì 12 l’azione combinata del vortice ormai sulla Penisola Iberica e dell’ondulazione in avvicinamento da est produrrà un nuovo peggioramento del tempo, più blando per il versante adriatico e il sud peninsulare, e più deciso invece sulle nostre Isole Maggiori e sui mari tutto attorno, dove, se la tendenza sarà confermata, saranno possibili piogge diffuse e temporali. Più riparate le regioni peninsulari tirreniche e quelle settentrionali, sulle quali il sole sarà prevalente.
Arriviamo così al venerdì 13, il giorno di Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia secondo il noto proverbio. Le piogge continuerebbero ad insistere su Sardegna Sicilia e sui mari, dallo Ionio fino all’alto Tirreno. Nella seconda parte della giornata e poi anche sabato 14 si sarebbero poi avvicinate alle coste, e dunque dapprima per Lazio, Campania, Basilicata tirrenica e Calabria e poi anche per Toscana e praticamente tutto il Centro-Sud, si aprirebbe una nuova fase piovosa.
Domenica 15 infine situazione in lieve miglioramento per il Centro ma sembrerebbero ancora possibili invece piogge diffuse al Sud. Nella prima parte della settimana non sono previste particolari variazioni, massime al Nord comprese tra i 6 egli 11°C, al Centro tra 9 e 14°C, al Sud tra 12 e 16°C. Da giovedì 19 Dicembre in poi è invece prevista una generale diminuzione al Nord e al Centro: in Pianura Padana i valori notturni potranno anche localmente scendere sotto lo 0 e di giorno a fatica superare i 5/7°C; anche sulle coste delle regioni centrali le minime si irrigidiranno, andando verso i 3/5°C, con massime non oltre gli 11/12°C. Al Sud e sulle Isole rimarrebbero invece pressoché stazionarie o al più in lieve aumento nei valori massimi.