“Primario emerito” allo scopo di attribuire un doveroso riconoscimento a quei Direttori di Struttura Complessa che hanno contribuito in maniera determinante all’attivazione di Unità Operative, all’innalzamento qualitativo delle prestazioni sanitarie erogate, alla formazione scientifica ed umana dei propri collaboratori e che, per tali ragioni, rappresentano un prezioso patrimonio culturale e professionale che può continuare ad essere un’importante risorsa per l’Istituto, anche dopo la loro cessazione dal servizio; Questa la motivazione e conseguente nomina per il Prof. Gerardo Botti da parte dell’emerito Istituto Nazionale tumori, fondazione Pascale, di cui è stato, fino al suo pensionamento, parte integrante. A ciò, nella giornata di oggi, per il Sindaco di Sessa Cilento, si è aggiunta la sua elezione, con voto unanime, a Presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto Sanitario ASL 70.
“Sono onorato per questo incarico – ha dichiarato il Prof. Botti – e voglio trasmettere tutta la mia gratitudine ai colleghi sindaci per la fiducia che hanno voluto accordarmi. Benché la Conferenza dei Sindaci abbia una competenza limitata, ha comunque voce in capitolo nella definizione degli indirizzi generali della programmazione socio-sanitaria e la possibilità di esprimersi in merito ai bilanci dell’Azienda Sanitaria.
Credo però che questa sia anche l’occasione per migliorare la comunicazione fra sanità regionale, l’Asl, gli amministratori locali e le loro comunità. Il mio impegno sarà quindi quello di dare voce alle istanze di tutti i colleghi sindaci della Provincia e dei loro Comuni, sia quelli grandi, sia, in particolar modo, i più piccoli come Sessa Cilento che mi onoro di amministrare ed hanno quindi minori possibilità di interfacciarsi adeguatamente con l’Azienda Sanitaria o la Regione. Credo sia fondamentale per tutti i nostri Comuni – aggiunge Botti – vedere garantiti i livelli di assistenza sanitaria essenziali per i nostri cittadini, avere una rete di presidi ospedalieri realmente integrati e sviluppare una sanità territoriale di cui abbiamo bisogno da troppo tempo”.