Nella serata del 21 ottobre, la Campania è stata colpita da una serie di scosse sismiche che hanno destato preoccupazione tra la popolazione. La prima scossa, di magnitudo 4, è stata registrata alle ore 21:49 con epicentro a un chilometro da Montefredane, in provincia di Avellino. Solo dieci minuti dopo, alle 21:59, un’altra scossa di minore intensità, magnitudo 2, è stata avvertita a Prata di Principato Ultra, mentre una terza scossa, di magnitudo 2.4, ha avuto luogo alle 22:08, nuovamente nei pressi di Montefredane, a una profondità di 11 chilometri. Questi eventi sismici non sono stati collegati ad attività vulcanica, né risultano correlati con i fenomeni sismici legati al Vesuvio o ai Campi Flegrei, dove si è registrata una scossa di magnitudo 3.1 nello stesso intervallo di tempo.
Le scosse registrate nell’Irpinia sono riconducibili a faglie regionali e sono espressione di una dinamica geologica non tettonica. Nonostante non siano stati segnalati danni strutturali significativi, la popolazione ha reagito con apprensione, riversandosi nelle strade di Avellino e di altri comuni dell’area. I centralini dei vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di telefonate da parte di cittadini in cerca di informazioni e rassicurazioni, evidenziando il forte impatto psicologico che un simile evento può provocare.
In risposta alla situazione, sia Italo Giulivo, capo della protezione civile della Campania, che Mario Bellizzi, comandante dei vigili del fuoco di Avellino, hanno confermato l’assenza di danni rilevanti. Tuttavia, nella mattinata del giorno successivo, è stato disposto l’avvio di verifiche sugli edifici pubblici nei comuni maggiormente colpiti. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di una strategia di prevenzione e monitoraggio che mira a garantire la sicurezza della popolazione. Durante la notte, molti cittadini hanno scelto di dormire in auto per motivi di sicurezza, e sono stati allestiti due centri di accoglienza presso scuole della città, in segno di solidarietà e precauzione.
Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, è previsto un provvedimento di chiusura per lunedì 23 ottobre ad Avellino e Montefredane, nonché in alcuni comuni limitrofi come Grottolella, Altavilla Irpina, Capriglia Irpina e Atripalda. Questo provvedimento è volto a garantire la massima sicurezza per gli studenti e il personale scolastico. Le autorità competenti stanno monitorando continuamente la situazione, aggiornando l’elenco delle scuole chiuse come misura precauzionale.
In aggiunta ai problemi sismici, la Campania sta affrontando anche forti piogge, e la Protezione Civile regionale ha emesso un’allerta meteo. Questa concomitanza di eventi mette in ulteriore evidenza l’importanza della preparazione e della risposta tempestiva in caso di emergenze naturali. La Provincia di Avellino ha attivato misure specifiche per monitorare le aree potenzialmente colpite, avviando controlli mirati per identificare possibili effetti cosismici.
Il Servizio Viabilità provinciale è impegnato in ricognizioni speditivi selettive per valutare lo stato delle infrastrutture, soprattutto nei bacini del Sabato e del Calore, aree verosimilmente più soggette a scuotimenti del suolo. Sono quindi in atto verifiche riguardanti ponti, viadotti, muri di sostegno e scarpate, al fine di garantire la sicurezza dei percorsi di transito.
In particolare, il Servizio Edilizia Scolastica si occupa di effettuare ispezioni prioritari sugli istituti scolastici del comparto centrale (Atripalda, Avellino, Montefredane, Manocalzati, Grottolella). Tali controlli mirano a garantire che gli edifici scolastici siano sicuri per la ripresa delle attività. Contestualmente, il Servizio Difesa Suolo e Demanio Idrico è attivamente impegnato nel monitoraggio idraulico dei tratti fluviali vicini all’epicentro, con l’obiettivo di individuare eventuali microlesioni o cedimenti che potrebbero compromettere la sicurezza delle infrastrutture idrauliche.
Le verifiche sono stimate per essere concentrate solo su tracce significative e localizzate, lasciando da parte bacini distanti o meno significativi rispetto all’area epicentrale. Infine, verranno effettuate ispezioni anche sulle strutture e sedi provinciali ubicate nei comuni del settore centrale, al fine di garantire la loro integrità e sicurezza.
In sintesi, la recente sequenza sismica in Campania ha sollevato un’importante attenzione verso la sicurezza della popolazione e delle infrastrutture. Le istituzioni si sono attivate prontamente, dimostrando l’importanza di una preparazione adeguata nell’affrontare situazioni di emergenza. Un monitoraggio costante e interventi rapidi sono essenziali per garantire la sicurezza e la protezione dei cittadini in queste circostanze delicate.
Una scossa di magnitudo 4, è stata registrata ieri, (25/10/2025) alle ore 21:49 con epicentro a un chilometro da Montefredane, in provincia di Avellino. Solo dieci minuti dopo, alle 21:59, un’altra scossa di minore intensità, magnitudo 2, è stata avvertita a Prata di Principato Ultra, mentre una terza scossa, di magnitudo 2.4, ha avuto luogo alle 22:08, nuovamente nei pressi di Montefredane, a una profondità di 11 chilometri. Questi eventi sismici non sono stati collegati ad attività vulcanica, né risultano correlati con i fenomeni sismici legati al Vesuvio o ai Campi Flegrei, dove si è registrata una scossa di magnitudo 3.1 nello stesso intervallo di tempo.
Le scosse registrate nell’Irpinia sono riconducibili a faglie regionali e sono espressione di una dinamica geologica non tettonica. Nonostante non siano stati segnalati danni strutturali significativi, la popolazione ha reagito con apprensione, riversandosi nelle strade di Avellino e di altri comuni dell’area. I centralini dei vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di telefonate da parte di cittadini in cerca di informazioni e rassicurazioni, evidenziando il forte impatto psicologico che un simile evento può provocare. In risposta alla situazione, sia Italo Giulivo, capo della protezione civile della Campania, che Mario Bellizzi, comandante dei vigili del fuoco di Avellino, hanno confermato l’assenza di danni rilevanti. Tuttavia, nella mattinata del giorno successivo, è stato disposto l’avvio di verifiche sugli edifici pubblici nei comuni maggiormente colpiti. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di una strategia di prevenzione e monitoraggio che mira a garantire la sicurezza della popolazione. Durante la notte, molti cittadini hanno scelto di dormire in auto per motivi di sicurezza, e sono stati allestiti due centri di accoglienza presso scuole della città, in segno di solidarietà e precauzione.
Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, è previsto un provvedimento di chiusura per lunedì 23 ottobre ad Avellino e Montefredane, nonché in alcuni comuni limitrofi come Grottolella, Altavilla Irpina, Capriglia Irpina e Atripalda. Questo provvedimento è volto a garantire la massima sicurezza per gli studenti e il personale scolastico. Le autorità competenti stanno monitorando continuamente la situazione, aggiornando l’elenco delle scuole chiuse come misura precauzionale. In aggiunta ai problemi sismici, la Campania sta affrontando anche forti piogge, e la Protezione Civile regionale ha emesso un’allerta meteo. Questa concomitanza di eventi mette in ulteriore evidenza l’importanza della preparazione e della risposta tempestiva in caso di emergenze naturali. La Provincia di Avellino ha attivato misure specifiche per monitorare le aree potenzialmente colpite, avviando controlli mirati per identificare possibili effetti cosismici.
Il Servizio Viabilità provinciale è impegnato in ricognizioni speditivi selettive per valutare lo stato delle infrastrutture, soprattutto nei bacini del Sabato e del Calore, aree verosimilmente più soggette a scuotimenti del suolo. Sono quindi in atto verifiche riguardanti ponti, viadotti, muri di sostegno e scarpate, al fine di garantire la sicurezza dei percorsi di transito.
In particolare, il Servizio Edilizia Scolastica si occupa di effettuare ispezioni prioritari sugli istituti scolastici del comparto centrale (Atripalda, Avellino, Montefredane, Manocalzati, Grottolella). Tali controlli mirano a garantire che gli edifici scolastici siano sicuri per la ripresa delle attività. Contestualmente, il Servizio Difesa Suolo e Demanio Idrico è attivamente impegnato nel monitoraggio idraulico dei tratti fluviali vicini all’epicentro, con l’obiettivo di individuare eventuali microlesioni o cedimenti che potrebbero compromettere la sicurezza delle infrastrutture idrauliche.
Le verifiche sono stimate per essere concentrate solo su tracce significative e localizzate, lasciando da parte bacini distanti o meno significativi rispetto all’area epicentrale. Infine, verranno effettuate ispezioni anche sulle strutture e sedi provinciali ubicate nei comuni del settore centrale, al fine di garantire la loro integrità e sicurezza.
La recente sequenza sismica in Campania ha sollevato un’importante attenzione verso la sicurezza della popolazione e delle infrastrutture. Le istituzioni si sono attivate prontamente, dimostrando l’importanza di una preparazione adeguata nell’affrontare situazioni di emergenza. Un monitoraggio costante e interventi rapidi sono essenziali per garantire la sicurezza e la protezione dei cittadini in queste circostanze delicate.



