Solo qualche giorno fa, avevamo parlato della ripresa di attività del vortice polare troposferico, dopo il letargo estivo. Come avevamo previsto questo progressivo raffreddamento della zona artica inizia ad avere delle ripercussioni sulla circolazione generale lungo le medie latitudini, con un sensibile rinforzo della “corrente a getto polare”, che gradualmente inizierà ad abbassarsi di latitudine, sia sull’area Nord Americana che in Europa. Insomma, un chiaro segnale che l’autunno è sempre più vicino.
Ciò sta favorendo una intensificazione del flusso zonale atlantico, fra America e Europa, nel corso delle prossime settimane, con l’arrivo di diversi sistemi frontali oceanici. Alcuni di questi riusciranno a fare ingresso sopra le caldissime acque del nostro Mar Mediterraneo, originando intense ondate di maltempo dalle caratteristiche autunnali. In questo caso una rimodulazione del flusso zonale, sul Nord America, nel corso delle prossime ore favorirà la discesa, fino al cuore del Mediterraneo, del ramo del “getto polare”, il quale spianerà la strada per la prima vera irruzione di aria insolitamente fredda, d’estrazione polare marittima, sull’Italia.
L’avvezione fredda, davvero insolita per metà settembre, sarà convogliata sul Mediterraneo centrale da una ampia e profonda circolazione ciclonica, a carattere freddo, posizionata sulla Scandinavia. Tale depressione fredda è direttamente collegata alla figura del vortice polare troposferico, tanto da far scivolare aria fredda, di origine artica, fino al cuore dell’Europa centrale e alle Alpi. L’irrompere dell’aria fredda sarà preceduto da un esteso fronte freddo che fra poche ore valicherà le Alpi, raggiungendo le regioni settentrionali, portando le prime piogge e i primi temporali, accompagnati da un netto calo delle temperature e da un rinforzo dei venti.
Il fronte freddo attraverserà il Nord, saltando la Valle d’Aosta e il Piemonte occidentale, dove si apriranno delle schiarite, causa la barriera alpina. Al contempo piogge e temporali colpiranno l’Emilia occidentale, Lombardia orientale, Veneto e Friuli, con i primi fiocchi di neve sulle Alpi, fino a 1500 metri. Il calo termico atteso in serata potrebbe spingere la neve a quote più basse. Fra il pomeriggio e la serata le piogge e i temporali si sposteranno dalla Sardegna e Liguria alla Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, con rovesci, a tratti intensi, sulle coste tirreniche. Non sono esclusi locali, ma brevi, nubifragi, con possibilità di grandinate e forti raffiche di vento. Temperature in sensibile calo dalla sera.
Al meridione, dopo una lunga pausa soleggiata, in serata si assisterà ad un veloce peggioramento, fra Campania, Molise e Puglia settentrionale, con un aumento della nuvolosità, a cui faranno seguito dei rovesci e dei temporali, maggiormente probabili sulla Campania. In alcune località, soprattutto al Sud, fra sabato 14 e domenica 15 sperimenteremo valori di -8°C -10°C rispetto le medie del periodo. I venti ruoteranno da ponente, rinforzando sensibilmente su tutto il Tirreno, dove si assisterà ad un notevole incremento del moto ondoso, da molto mosso fino ad agitato. Mentre migliora su tutto il Nord, eccetto delle nevicate fin dai 1300 metri sulle vallate alpine confinali, il maltempo interesserà le regioni del centro-sud con temporali lungo le coste di Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Nord Sicilia.
I fenomeni, visto l’interazione fra avvezione fredda in media troposfera e mari molto caldi, potrebbero essere localmente intensi, con rischio di nubifragi e possibili locali grandinate (favorite dall’aria che via via diverrà più fredda e secca in quota). Sulle cime più alte dell’Appennino centrale e meridionale, entro la serata, si vedranno le prime imbiancate di stagione, con il ritorno della neve fresca sui comprensori montuosi più importanti. Il tutto accompagnato da un rinforzo dei venti, prodotto dallo sviluppo di un minimo sottovento (effetto sottovento all’arco alpino) sul Golfo di Genova, in spostamento verso l’alto Adriatico, che rafforzerà l’avvezione fredda su tutto il territorio nazionale.
Durante il weekend l’aria fredda, di origini polari, avrà raggiunto pure l’estremo Sud, causando un brusco calo delle temperature, davvero insolito per il mese di settembre. In alcune località, soprattutto al Sud, fra sabato 14 e domenica 15 sperimenteremo valori di -8°C -10°C rispetto le medie del periodo. Si tratterà del primo importante evento freddo osservato nel mese di settembre in questi ultimi anni. In molte località, con questo evento, il mese di settembre potrebbe chiudere sotto le medie stagionali, dopo un intero anno caratterizzato da anomalie termiche positive.
Va anche detto che nel weekend l’instabilità permarrà ancora sui settori adriatici, dalle Marche alla Puglia, e fra Calabria e Sicilia tirrenica, dove il flusso freddo post-frontale, interagendo con il mare caldo e l’orografia di queste regioni, produrrà rovesci e temporali sparsi.