Ieri pomeriggio, a circa 17 miglia al largo di Agropoli, un traghetto battezzato con bandiera maltese ha subito un grave incendio, originato nella sala macchine. La notizia del sinistro ha immediatamente allertato la capitaneria di porto di Napoli, che ha prontamente attivato i vigili del fuoco di Salerno per richiedere supporto. L’incidente ha destato preoccupazione non solo per la sicurezza delle persone a bordo, ma anche per il potenziale impatto ambientale che un simile evento potrebbe comportare. Il traghetto coinvolto, di dimensioni approssimative di 50 metri, stava navigando con alcune persone a bordo quando il fumo e le fiamme hanno cominciato a diffondersi, rendendo necessarie operazioni di emergenza efficienti e coordinate. La sala macchine, essendo il cuore operativo della nave, ha rappresentato il punto focale da cui si è sviluppato l’incendio. Gli equipaggi di bordo, ben addestrati per gestire tali situazioni critiche, hanno attivato le procedure d’emergenza previste, cercando di contenere il fuoco nel modo più efficace possibile.
La motovedetta della guardia costiera è intervenuta rapidamente, raggiungendo la nave in difficoltà . Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, che sono giunti a bordo con il supporto di un rimorchiatore, ha consentito di ottimizzare le operazioni di spegnimento. I caschi rossi, esperti in incendi marittimi, hanno avviato una serie di manovre per controllare e, se possibile, estinguere il fuoco. Utilizzando attrezzature avanzate, tra cui termocamere per monitorare le temperature interne del traghetto, i vigili del fuoco hanno lavorato in stretta collaborazione con il personale di bordo. L’incendio, sebbene contenuto, ha richiesto un impegno prolungato e coordinato. Le operazioni di soccorso sono proseguite per diverse ore, durante le quali la nave ha navigato lentamente verso il porto commerciale di Salerno. Questo tragitto, lungo circa sei ore, è stato cruciale non solo per garantire la sicurezza di tutti a bordo, ma anche per prevenire ulteriori danni alla struttura della nave stessa e per ridurre i rischi associati a una fuoriuscita di fumi tossici in ambiente marino.
Le condizioni meteorologiche e il mare, che inizialmente si sono presentati favorevoli, hanno contribuito a facilitare le operazioni di soccorso. Tuttavia, i vigili del fuoco hanno dovuto affrontare diverse sfide, tra cui la gestione del fumo denso e il rischio di reinfiammabilità . L’attenzione costante alla temperatura nelle aree colpite dall’incendio è stata fondamentale; grazie ai dispositivi termografici, il personale ha potuto identificare i punti critici e agire di conseguenza. Arrivati a Salerno, le operazioni di messa in sicurezza della nave hanno continuato a essere una priorità . Una volta attraccati, i passeggeri e l’equipaggio del traghetto sono stati immediatamente valutati dal personale medico per eventuali inalazioni di fumi tossici o altre problematiche derivanti dall’incendio. È importante sottolineare che, grazie alla prontezza dell’equipaggio e all’efficienza dei servizi di emergenza, non si sono registrati feriti gravi né tantomeno vittime tra i passeggeri. Questo risultato positivo è il frutto di preparazioni rigorose e di piani di emergenza ben definiti.
Le indagini sull’origine dell’incendio sono già state avviate. Le autorità competenti stanno raccogliendo informazioni e testimonianze per chiarire le cause del sinistro e determinare eventuali responsabilità . L’incidente rimarca l’importanza di avere procedure di sicurezza efficaci e l’addestramento adeguato per il personale di bordo, elementi che possono fare la differenza in situazioni di emergenza.



