Ieri, Acciaroli ha vissuto un momento di pura meraviglia naturale: la prima schiusa della stagione delle tartarughe Caretta Caretta. Con un totale di ben 50 tartarughine che, sbucando dal loro nido, si sono dirette verso il mare cristallino del Cilento, la scena è stata un vero e proprio spettacolo della natura. I fortunati spettatori, tra residenti e turisti, hanno avuto l’opportunità di assistere a questo evento straordinario, un momento che unisce emozione, curiosità e amore per l’ambiente. Volontari e operatori ambientali, che da tempo seguono con passione il ciclo vitale di queste creature marine, erano pronti per guidare le tartarughine nel loro primo viaggio verso il mare, un momento cruciale nella vita di questi piccoli esseri. Ogni passo per una Caretta Caretta è una lotta; una corsa contro il tempo ei predatori, ma il supporto dei volontari ha reso il tutto un po’ meno intimidatorio.
La schiusa è avvenuta sulla spiaggia, in un’area appositamente protetta e monitorata per garantire la sicurezza delle uova e delle piccole tartarughe. Gli operatori ambientali, armati di competenza e passione, hanno creato un habitat favorevole, lontano da disturbi e pericoli. Durante le settimane precedenti alla schiusa, avevano vigilato attentamente sul nido, registrando ogni sviluppo con attenzione e cura. Quando le prime tartarughine hanno iniziato a rompere il guscio, il cuore di tutti presenti batteva all’unisono. Il momento in cui la prima tartaruga fa capolino è stato accolto da un applauso spontaneo e carico di gioia. Le piccole, ancora fragili e impaurite, si sono ritrovate su una spiaggia che sembrava immensa, eppure il richiamo dell’oceano era più forte di qualsiasi paura. Ogni piccolo scatto verso il mare era carico di una determinazione che solo la natura può instillare.
È affascinante pensare che questi piccoli esseri, così vulnerabili in questo loro primo viaggio, abbiano un destino che li porteranno a percorrere migliaia di chilometri nei mari del mondo. Le Caretta Caretta sono viaggiatori instancabili: dopo anni di crescita e di avventure in mare, torneranno, quasi come un richiamo ancestrale, nelle stesse acque in cui sono nate per deporre le loro uova. Mentre le tartarughine si dirigevano verso le onde, i volontari affiancavano il loro viaggio, assicurandosi che rimanessero sulla giusta rotta e tenendole lontane da eventuali minacce. Questo gesto non è solo un atto di protezione, ma anche un richiamo a tutti noi sull’importanza di preservare gli ecosistemi marini. Le Caretta Caretta, in via di estinzione, ci ricordano quanto sia fondamentale prendersi cura del nostro ambiente e delle creature che lo abitano.
In un’epoca in cui le notizie sul cambiamento climatico e la perdita di biodiversità dominano le menti, eventi come questa schiusa ci ricordano che ci sono ancora motivi di speranza. Ogni atto di cura e protezione verso l’ambiente può fare la differenza.



