Nella mattina di mercoledì 23 Luglio, nel Comune di Striano, in provincia di Napoli, è stata ritrovata la una neonata di soli quattro mesi, precedentemente prelevata dai genitori dall’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. La piccola, infatti, era risultata positiva alla cocaina durante i controlli sanitari effettuati dopo la sua nascita. Questo episodio ha immediatamente suscitato l’attenzione delle autorità locali e dei servizi sociali, ponendo l’accento su problematiche più ampie legate alla sicurezza e al benessere infantile. L’intervento delle forze dell’ordine si è reso necessario non appena è emersa la notizia del prelievo della neonata dall’ospedale. I carabinieri della compagnia di Salerno, coadiuvati dai militari della zona, hanno avviato una serie di indagini per rintracciare la coppia di genitori: una famiglia di nazionalità marocchina, attualmente senza fissa dimora. Le ricerche si sono concentrate in diverse aree del comune, seguendo le tracce che avrebbero potuto condurre alla localizzazione della bimba e dei suoi genitori. La loro condizione di vulnerabilità, associata alla grave situazione sanitaria della neonata, ha ulteriormente complicato la questione.
Le indagini hanno portato a individuare inizialmente la coppia in una struttura alberghiera locale. Tuttavia, al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, i tre avevano già lasciato la stanza e si stavano allontanando a piedi. Questo fuggi-fuggi ha sollevato preoccupazioni circa la sicurezza della neonata e ha richiesto un intervento rapido e deciso da parte delle autorità. Intercettati dai carabinieri mentre si allontanavano, i genitori sono stati bloccati e condotti in caserma per un interrogatorio approfondito. La neonata è stata successivamente affidata ai servizi sociali. Dalla valutazione iniziale, è emerso che la piccola, pur essendo stata esposta a circostanze critiche, non presentava segni evidenti di malnutrizione o altre condizioni mediche gravi. Tuttavia, come misura precauzionale, è stata programmata una serie di controlli medici aggiuntivi per garantire il suo benessere a lungo termine. Le autorità competenti hanno sottolineato che la salute e la sicurezza della neonata costituiscono la priorità assoluta in queste situazioni delicate.
Il caso di questa neonata non è, purtroppo, un fenomeno isolato; piuttosto, evidenzia l’urgenza di affrontare questioni di povertà, dipendenza e mancanza di accesso ai servizi di salute mentale e cura. Le politiche pubbliche devono essere orientate a fornire risorse adeguate per le famiglie in difficoltà, promuovendo una rete di sostegno che possa fungere da salvaguardia per i minori. È cruciale garantire che tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro origine o condizione socioeconomica, abbiano accesso a servizi sanitari appropriati e a sostegno educativo per migliorare la qualità della vita dei bambini.
Allo stesso tempo, il ruolo dei servizi sociali in questo tipo di situazioni è di fondamentale importanza. Queste istituzioni devono avere la capacità di intervenire prontamente e con efficacia, creando un intervento coordinato tra enti locali, ospedali e forze dell’ordine. Solo attraverso un approccio multidisciplinare si può sperare di proteggere i diritti dei bambini e garantire loro un futuro migliore, libero da violenze e abusi.



