16.7 C
Sessa Cilento
lunedì 5 Giugno 2023
Prima PaginaMagazineTradizioniLa mozzarella regina del Cilento

La mozzarella regina del Cilento

- Pubblicità -

A “Muzzarella co a’ Mortedda”  è parte di una antica tradizione cilentana, dettata dall’esigenza, da parte di antichi pastori, di trasportare il formaggio dalle montagne, dove nei periodi di bella stagione, si portavano  a pascolare gli animali, alla pianura e destinarli poi alla vendita o alla consumazione personale. Novi Velia, alle pendici del Monte Gelbison era ed è l’area maggiormente caratterizzata da questi eventi e si può tranquillamente dire che, questo tipico prodotto Cilentano, diventato PAT (prodotto agroalimentare tradizionale) , ha casa in quei luoghi.  Erano tempi, in cui non esistevano frigoriferi o impacchettatrici sterili , ma i nostri pastori sapevano bene quali erano le ricche risorse del territorio e affidandosi al loro ingegno pensarono di avvolgere la mozzarella, nei rametti e nelle foglie di un alberello sempreverde, “a mortella” – il mirto –  che nasce spontaneo e rigoglioso sia nel sottobosco delle faggete che negli anfratti della macchia mediterranea. Ne erano certi, conoscendone le proprietà aromatiche e officinali poiché usate spesso, in quei periodi lontano da casa, come decotti, antiinfiammatori, astringenti o  come antisettico, questi arbusti con le loro  larghe foglie sarebbero state un ottimo “sigillo” di freschezza e conservazione ma anche un imballaggio robusto, efficace ed aromatico poiché, la mortella, regala alla mozzarella aromi e profumi unici.

Piccoli tesori che solo gli occhi ed il cuore di un pastore riescono a vedere e percepire. Parlando con uno dei tanti ed ormai anziani pastori della mia terra, a proposito della loro, naturale quanto profonda conoscenza, mi raccontava di come essi sapevano distinguere, dalle impronte lasciate da una mucca, il suo stato di salute, se era giovane o vecchia, se era una mucca da latte oppure no, se correva o pascolava lentamente, con la pratica andatura a zig zag in cerca delle migliori erbe. Di come alla sera gli animali, prima di coricarsi, cercano un posto per dormire; si girano due tre volte su se stesse,  fiutavano l’aria, cercando di percepire il tempo, in modo tale da ripararsi e mettersi contro vento. E di come era una festa, la partenza per la transumanza; incominciava già il giorno prima – mi racconta –  andavamo a letto presto, perché il giorno dopo di buon mattino, all’alba bisognava essere pronti per portare le bestie in altura. Quasi all’improvviso tutto il paese si riempiva di voci, di richiami di porta in porta, si formavano vari gruppi e nell’aria frizzante del mattino, si levava verso il cielo una sinfonia di campanacci in segno di gioia.

Si partiva, – continua –  le mucche più anziane conoscevano già la strada, sapevano che le avrebbe aspettate una giornata faticosa, con un lungo cammino, ma sono sicuro che l’affrontavano con tanta felicità dentro, perché ritornavano ai vecchi pascoli, dove c’era l’erba e l’acqua migliore, quelle giovani affrontavano con stupore ed impazienza quel lungo viaggio pieno di novità ed imprevisti. Una volta raggiunti il pascolo, erano le piccole cose, le cose semplici che ci facevano felici come la creazione di formaggi, diventati poi emblema di un territorio   come, appunto, la “Muzzarella co a’ Mortedda”, formaggio a pasta filata ottenuto dalla trasformazione del latte di vacche Podoliche o di incroci da Podoliche.

Ma quale era la metodologia di caseificazione,  che è rimasto inalterato nel tempo se non fosse altro per alcuni piccoli accorgimenti tecnici, di questo curioso quanto squisito prodotto tipico Cilentano?  C’è lo descrive  un articolo della fondazione SlowFood (fondazioneslowfood.com). Il metodo è  quello classico della mozzarella, ma la maturazione della cagliata avviene in assenza, o quasi, di siero. Il risultato è un formaggio più asciutto e compatto, dalla forma allungata, piatta e irregolare (come una stracciata) e dalla pasta bianca. Rispetto alle comuni mozzarelle, l’acidità in bocca è leggermente più pronunciata.
E si avvertono netti i sentori d’erba verde e talora di cedro e di limone.

Tuttavia questi sentori non derivano tutti dal mirto: i pascoli del Basso Cilento sono costituiti alle quote più alte da essenze erbacee del sottobosco delle faggete e del castagneto. Sono queste erbe a conferire alla mozzarella nel mirto le caratteristiche aromatiche più significative. Questa mozzarella non si presta a usi gastronomici: non è pensabile, ad esempio, condire pizze o calzoni con pezzi di questo formaggio. Troppo aromatico e troppo prezioso. È un formaggio da tavola, molto indicato come antipasto, servito con olive, pomodori, sottoli, condito con extravergine e magari un poco di origano. Al limite può conferire un tocco vagamente esotico a un timballo o a una pasta casereccia. Ma alla fin fine è meglio degustarla da sola, accompagnandola con  un buon vino bianco del Cilento.

- Pubblicità -

© Riproduzione Riservata

Alessandro Giordano
Alessandro Giordano
Dal Marzo 2015 racconto la nostra terra, il Cilento, mostrandola con gli occhi di chi la ama, la vive e vuole contribuire a farla apprezzare di più ai turisti e ai Cilentani stessi. La Storia, i Personaggi, la Cultura, le Tradizioni e le Contraddizioni, il patrimonio artistico, gli eventi e le iniziative in programma che ritengo più interessanti segnalare, i musei, le attrazioni e le proposte per i turisti, il cibo ed i prodotti del territorio sono i temi principali dei miei articoli.

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito. Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori.
Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Cilento Reporter!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Articoli correlati

La Quaresima. Riti e tradizione

Con il Mercoledì delle ceneri, che quest’anno cade oggi, 22 febbraio, inizia la Quaresima, una ricorrenza cattolica che segna i 40 giorni prima della Pasqua. Nella tradizione, il...

I Marunnari del Monte Cervati. Riconoscimento come elementi Culturali immateriali

Riportiamo l'articolo, redatto dal giornalista Lorenzo Peluso (qui l'originale),  del riconoscimento come Elemento Immateriale della Campania de i “Marunnari del Monte Cervati” -   “Un...

Ecco perché la tradizione vieta severamente di mettere il pane capovolto.

I nostri nonni erano categorici: non si deve mai mettere il pane sotto sopra a tavola perché porterebbe sfortuna e sarebbe un segno di disprezzo verso gli altri...

Raccomandati per te

Tentato omicidio a Futani. Gli aggiornamenti

Resta ricoverata nel reparto di medicina generale dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania la 58 enne di Castinatelli aggredita con un bastone dall'ex suocero. La donna non è in pericolo di vita, ma il suo quadro clinico generale non si è ancora stabilizzato

Come sarà l’estate 2023? Fresca e instabile o molto calda?

Lo scorso giovedì 1 giugno 2023 è ufficialmente iniziata l’estate meteorologica. In questo nostro articolo cercheremo di interpretare i vari indici climatologici, per capire come potrebbe essere l’estate del 2023. Come abbiamo spiegato più volte in passato ....

Revisione auto: online la piattaforma per richiedere il rimborso di 9,95 euro

E' on line, da Aprile 2023,  la piattaforma informatica denominata ‘Buono veicoli sicuri’, per chiedere il rimborso di 9,95 euro a compensazione dell’aumento, pari alla stessa cifra, delle tariffe per la revisione dei veicoli a motore e rimorchi.
Resta ricoverata nel reparto di medicina generale dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania la 58 enne di Castinatelli aggredita con un bastone dall'ex suocero. La donna non è in pericolo di vita, ma il suo quadro clinico generale non si è ancora stabilizzato
Lo scorso giovedì 1 giugno 2023 è ufficialmente iniziata l’estate meteorologica. In questo nostro articolo cercheremo di interpretare i vari indici climatologici, per capire come potrebbe essere l’estate del 2023. Come abbiamo spiegato più volte in passato ....
E' on line, da Aprile 2023,  la piattaforma informatica denominata ‘Buono veicoli sicuri’, per chiedere il rimborso di 9,95 euro a compensazione dell’aumento, pari alla stessa cifra, delle tariffe per la revisione dei veicoli a motore e rimorchi.
Fine Giugno, è la data scelta per la riprese delle vie del mare da e per il Cilento. Il servizio "Metrò del Mare", permetterà , come ogni anno, di viaggiare in Campania utilizzando traghetti e aliscafi.
I dati dell'estate italiana del turismo potrebbero rivelarsi anche migliori rispetto alle già ottime previsioni. Le stime comunicate da Demoskopika indicano che la prossima stagione calda potrebbe non solo superare i risultati del 2019, ovvero quelli pre-pandemia, ma anche stabilire il record dal 2000 a oggi.
La Vacanza del Sorriso riparte alla grande con la realizzazione di varie sessioni di soggiorni settimanali e diverse soluzioni ricettive proposte agli ospedali di tutta Italia.
Dal giorno 30 maggio 2023 i Comuni di Salento e Omignano hanno attivato controlli con l’autovelox su alcune strade che attraversano il loro territorio, suscitando reazioni differenti.