“Io controllo, e seguo. Ma potete immaginare che prendo 10 anni di vita e li butto a mare?”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, rispondendo ai cronisti che, a margine di una iniziativa a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, gli chiedevano se si sarebbe candidato come consigliere regionale.“Fare il presidente della Regione, o fare il sindaco – aggiunge il governatore uscente – può essere un lavoro anche comodo, gratificante, bello: ti metti al primo posto a teatro, al cinema, segui le cerimonie, ti metti la fascia, tutte queste palle inutili.
Per fare le opere, invece, devi buttare il sangue dalla mattina alla notte, perché siamo in una Regione nella quale non si muove nulla da solo. Devi tirare per i capelli tutti quanti e poi devi fare una verifica, e poi un’altra verifica ancora, e poi verificare che non si siano addormentati per strada. E poi c’è la palude burocratica…è un lavoro pesante, faticoso, che è incompatibile con le cerimonie. Quindi gli amministratori si dividono in quelli che realizzano cose, che cambiano le realtà, e quelli che parlano e fanno cerimonie”.
