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martedì, 15 Ottobre 2024
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A Marzo tornano le domeniche gratuite ai Musei. I siti aperti in Campania

Torna l’appuntamento con l’ingresso gratuito ai musei. Domenica 3 marzo 2024 si potranno visitare gratuitamente musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali. Un’iniziativa unica per favorire la conoscenza del patrimonio culturale italiano. Alcune sedi sono visitabili solo su prenotazione. Ecco l’elenco dei siti aperti in Campania:

Avellino: Area archeologica del Tempio Italico di Casalbore

Località Macchia Porcara – 83034 Casalbore (AV)
All’interno del centro abitato di Casalbore (AV), in località Macchia Porcara, presso una sorgente, situata a valle del tratturo Pescasseroli-Candela, è stato portato alla luce un edificio di culto, databile al III sec. a.C., ma che conserva tracce di un’area votiva più antica, databile al VI sec. a.C..

Area archeologica di Conza – Conza in Campania

83040 Conza della Campania (AV)
I resti della città romana sono riemersi al di sotto delle rovine del paese moderno di Conza, che fu quasi completamente distrutto dal terremoto del 1980.
Visitabile su richiesta prenotando al 349 3583469, 082739399 (Pro Loco “Compsa”); 082739013 (Comune)

Museo della Ceramica – Ariano Irpino

Via R. D’Afflitto 14 – 83031 Ariano Irpino (AV)
Il Museo, nato con lo scopo di ricordare la tradizione civile e culturale della Città e del suo territorio, e di continuarla e svilupparla attraverso ricerche e studi, viene inaugurato il 28 giugno 1991. Ha sede nel secondo piano del Palazzo Forte. Il museo è aperto dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 20.00

Benevento: Area archeologica del Teatro romano di Benevento

Piazza Ponzio Telesino – 82100 Benevento (BN)
Databile tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C., sorge nella zona occidentale della città antica. Il monumento, la cui cavea misura circa 98 metri di diametro, è costruito in opera cementizia con paramenti in blocchi di pietra calcarea e in laterizio.

Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino

Via Castello – 82016 Montesarchio (BN)
Un contenitore, una scatola magica per raccogliere tutti i reperti provenienti dal ricco territorio circostante, questa è la missione principe del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino. All’interno del Castello di Montesarchio .

Caserta: Reggia di Caserta

Palazzo Reale, Parco Reale e Giardino Inglese – Piazza Carlo di Borbone – 81100 Caserta (CE)
La Reggia di Caserta, tra le meraviglie dell’umanità patrimonio Unesco dal 1997, è uno degli edifici italiani più grandi ed imponenti. Nato per volere di re Carlo di Borbone che desiderava emulare la francese reggia di Versailles. L’accesso alla Reggia di Caserta, come avviene anche nelle giornate ordinarie, è contingentato per numero di visitatori e fasce orarie. Al fine di tutelare il patrimonio, il personale e i nostri pubblici e per ragioni di sicurezza, è consentito l’accesso a un numero prestabilito di utenti suddiviso per le diverse fasce orarie della giornata. Raggiunto tale numero non saranno emessi ulteriori biglietti. Una quota dei biglietti è destinata alla distribuzione online, disponibili dal lunedì precedente alla domenica in questione, l’altra alla distribuzione in sede, a partire dalle 8.30 della domenica di gratuità. I biglietti, quindi, possono essere ritirati online su TicketOne, https://bit.ly/prenotazioniReggiadiCaserta, oppure in biglietteria in piazza Carlo di Borbone. Su TicketOne è possibile prenotare fino a un max di 5 biglietti per ciascun account/persona. Una volta esaurita la quota prevista, non sarà possibile ritirare online altri biglietti.

Si segnala, per coloro che intendono ritirare i biglietti in sede, che non si garantisce la disponibilità dei titoli di accesso. E’, inoltre, possibile dover fare una lunga fila prima di poter accedere alla biglietteria. Si consiglia, quindi, la procedura online fino a esaurimento disponibilità. Al cancello dovrà essere esibito, in formato cartaceo oppure dal proprio smartphone, il codice a barre del proprio titolo. E’ possibile scegliere tra il biglietto “Gratuito Solo Parco” e quello “Gratuito Parco+Appartamenti” con relativa fascia oraria. Non sarà possibile accedere al Complesso vanvitelliano in un orario diverso da quello prescelto.​ Saranno aperti Appartamenti Reali e il Parco Reale. Chiusi le Sale Vanvitelli, il Giardino Inglese e il Teatro di Corte.

Museo archeologico dell’antica Allifae

Piazza XIX Ottobre – 81011 Alife (CE)
Da una sola grande sala espositiva, nata per ospitare la mostra permanente “Ager Alliphanus”, nasce nel 2004 il Museo Archeologico dell’antica Allifae, oggi museo statale dipendente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.

Anfiteatro campano

Piazza I Ottobre 1860 – 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE)
L’anfiteatro campano è il fulcro del percorso di visita. Il monumento, che per importanza e dimensioni è secondo solo al Colosseo, è incluso in uno spazio verde in cui sono armonicamente inserite altre testimonianze della città romana: l’anfiteatro repubblicano, primo anfiteatro romano in muratura; l’edificio ottagonale di età imperiale, e il portico ellittico che circondava l’anfiteatro imperiale.

Museo archeologico dell’antica Capua e Mitreo

Via Roberto d’Angiò, 48 – 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE)
Il Museo archeologico dell’antica Capua è ospitato in un edificio storico della metà dell’800, originariamente sede di una Caserma di Cavalleria.

Museo archeologico dell’Agro atellano – Succivo (Caserta)

Via Roma, 5 – 81030 Succivo (Ce)
Il Museo Archeologico è alloggiato all’interno di un edificio di proprietà comunale, realizzato tra il 1870 ed il 1872 su progetto dell’architetto Luigi Pietroluongo.
Nato come carcere mandamentale, esso poi passò all’Arma dei Carabinieri, e fino al 1974 fu sede della locale stazione.
Il Museo si inserisce nella rete dei musei archeologici della Campania settentrionale e si prefigge di illustrare la storia della porzione meridionale dell’ager Campanus posta a Sud e ad Ovest dei Regi Lagni e dell’antica città di Atella, centro urbano di riferimento.

Antiquarium e Teatro romano di Sessa Aurunca

Via Aldo Moro – 81037 Sessa Aurunca (CE)
Il Teatro romano di Sessa Aurunca, portato alla luce e restaurato tra il 1999 ed il 2003, è uno degli edifici pubblici di età romana più imponenti scoperti sinora in Campania. 

Sala Espositiva presso il Castello Ducale di Sessa Aurunca

piazza Castello Ducale – 81037 Sessa Aurunca (CE)
La statua di Matidia Minore spiccava in tutta la sua imponenza al centro della scena del teatro. Oggi è custodita all’interno della sala espositiva del Castello Ducale e ci consegna una donna ritratta con una giovinezza idealizzata, con un viso quasi senza tempo e con lo sguardo rivolto verso l’alto.

Museo archeologico di Calatia

Via Caudina, 353 – 81024 Maddaloni (CE)
Il Museo Archeologico di Calatia ha sede nel Casino di Starza Penta, una delle più significative testimonianze storiche e monumentali di Maddaloni ed una delle residenze principali dei Carafa della Stadera che ebbero in feudo Maddaloni dal 1465. Il Museo è stato inaugurato nel 2003. L’esposizione archeologica si articola su due piani e presenta i reperti provenienti dalle necropoli di Calatia e dall’area urbana in un arco cronologico compreso tra la fine dell’VIII sec. a. C. e l’età tardo romana.

Museo archeologico di Teanum Sidicinum

Via Nicola Gigli, 23 – 81057 Teano (CE)
Nel Museo sono esposti i reperti provenienti dagli scavi nel centro antico e nel territorio di Teanum Sidicium, abitato da una popolazione italica parlante l’osco che sviluppò una propria originale cultura figurativa sin dal VI secolo a.C.

Teatro romano di Teanum Sidicinum

Via Pioppeto – 81057 Teano (CE)
Costruito alla fine del II secolo a.C., l’antico edificio da spettacolo venne modificato in età augustea, probabilmente con l’elezione di Teanum Sidicinum a colonia romana, secondo i principi dell’architettura teatrale romana. Il Teatro faceva parte di un complesso architettonico costituito da una grande terrazza artificiale sulla quale sorgeva anche un tempio che sembra fosse dedicato ad Apollo.

Napoli: Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli

Via Tito Angelini, 22 – 80129 Napoli (NA)
Sulla collina del Vomero si erge il Castel Sant’Elmo. Dalla sua posizione sembra quasi osservi tutta la città e la protegga in silenzio. Il castello ha origine dal castellum Belforte voluto da Roberto d’Angiò su una precedente torre di avvistamento di epoca normanna. In realtà il nome Castel Sant’Elmo deriva dalla primissima costruzione fatta su quelle terre, ancor prima della torre di avvistamento, ovvero una chiesa dedicata a Sant’Erasmo.

Certosa di San Giacomo – Capri

Via Certosa, 10 – 80073 Capri (NA)
Sull’isola di Capri ogni angolo regala una piccola emozione. Alle spalle dei giardini di Augusto e ai lati delle vie di passaggio più frequentate, esiste un luogo colmo di storia e suggestione, dove è possibile respirare un’atmosfera di pace. Si tratta dell’oasi della Certosa di San Giacomo, il monastero più antico dell’isola. 

Certosa e Museo di San Martino – Napoli

Largo San Martino, 5 – 80129 Napoli (NA)
La storia, le opere d’arte ed il panorama incantato del Golfo di Napoli, sorvegliato dall’alto: la Certosa di San Martino offre l’incomparabile bellezza della nostra terra; da Posillipo a Capri, alla penisola sorrentina, per giungere poi al Vesuvio e Capodimonte, entrando nei vicoli dei quartieri spagnoli e di Spaccanapoli.

Crypta Neapolitana – Napoli

Salita della grotta – 80100 Napoli (NA)
Nota anche come Grotta vecchia di Pozzuoli, fu costruita in età augustea dal liberto L. Cocceio Aucto, architetto di Agrippa, ammiraglio di Ottaviano, secondo Strabone (V, 4, 6) artefice anche del Portus Iulius, della “Grotta di Cocceio” e della Crypta romana a Cuma.

Grotta Azzurra – Capri

Accesso dal mare Grotta Azzurra – 80073 Anacapri (NA)
La Grotta Azzurra è la celebre grotta situata nel comune di Anacapri, sull’isola di Capri, ha una apertura parzialmente sommersa dal mare e, a seconda del ciclo delle maree e del clima può essere visitata con piccole imbarcazioni.

Museo archeologico nazionale di Napoli

piazza Museo Nazionale – 80135 Napoli (NA)
Il Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo. Il museo è costituito da collezioni private acquisite o donate alla città nel corso dei secoli, quali le collezioni Borgia, Santangelo, Stevens, Spinelli. I nuclei principali sono tre: la collezione Farnese, formata da reperti di Roma e dintorni e trasferita a Napoli nel ‘700; le collezioni pompeiane, in larga parte borboniche, con reperti provenienti dall’area vesuviana; la collezione egizia, al terzo posto al mondo per importanza dopo quelle del museo egizio del Cairo e del museo egizio di Torino

Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana – Napoli

Via Aniello Falcone, 171 – Via Domenico Cimarosa, 77 – 80127 Napoli (NA)
Situata sulla collina del Vomero, fu donata nel 1817 a Lucia Migliaccio, Duchessa di Floridia.

Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e Museo delle Carrozze – Napoli

Riviera di Chiaia, 200 – 80121 Napoli (NA)
Villa Pignatelli a Napoli, una meraviglia che resta un po’ nascosta alla vista sulla Riviera di Chjaia, è uno dei pochi esempi di casa museo esistente nella città di Parthenope. Tra arredi di lusso, un giardino con piante rare ed esotiche, una facciata che richiama alla mente il gusto dell’antico, il Museo intitolato a Diego Aragona Pignatelli Cortes offre al visitatore numerosi spunti di grande interesse per approfondire la storia di Napoli.

Museo e Real Bosco di Capodimonte – Napoli

via Miano – 80131 Napoli (NA)
Il Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli, straordinario contenitore culturale di arte e storia, uno dei simboli della magnificenza della città e del suo glorioso passato di capitale del regno, nasce da una collezione di famiglia. Il nucleo storico della collezione è costituito infatti dagli oggetti d’arte raccolti da Papa Paolo III, al secolo Alessandro Farnese, ed ereditati da Elisabetta, madre di Carlo di Borbone re di Napoli a partire dal 1734.Museo storico archeologico di Nola

Via Senatore Cocozza, 2 – 80035 Nola (NA)
Il complesso monastico di Santa Maria la Nova di Nola ospita oggi il Museo Storico Archeologico e racconta attraverso gli oggetti e le opere esposte, la storia del territorio nolano.

Palazzo Reale di Napoli

Piazza del Plebiscito, 1 – 80132 Napoli (NA)
Il Palazzo Reale di Napoli fu fondato come palazzo del re di Spagna Filippo III d’Asburgo nell’anno 1600, per iniziativa del viceré Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos e della viceregina Catarina Zuñiga y Sandoval. La sua collocazione urbanistica accanto al Palazzo Vicereale Vecchio, poi demolito, e ai giardini di Castel Nuovo continua la tradizionale posizione della residenza reale a Napoli al margine meridionale della città antica, con la facciata rivolta però verso ovest, dove si apre il grande spiazzo del Largo di Palazzo.

Parco archeologico Sommerso di Gaiola

Discesa Gaiola – 80121 Napoli (NA)
Il Parco sommerso di Gaiola costituisce il fulcro del litorale di Posillipo, tra le falesie della baia di Trentaremi ed i pendii di Marechiaro, ammantate di macchia mediterranea.
Per prenotazioni e visite guidate contattare il Centro visite (081.2403235)

Grotta di Coccei

Salita della grotta, 20 – 80121 Napoli (NA)
Il piccolo parco sito alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina, racchiude una parte delle pendici orientali del promontorio di Posillipo, dal nome greco Pausilypon (“pausa del dolore”) dato alla splendida villa romana che sorgeva sulla collina per indicare la pace e la quiete ivi esistenti.

Parco e Tomba di Virgilio

Salita della grotta, 20 – 80121 Napoli (NA)
Il piccolo parco sito alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina, racchiude una parte delle pendici orientali del promontorio di Posillipo, dal nome greco Pausilypon (“pausa del dolore”) dato alla splendida villa romana che sorgeva sulla collina per indicare la pace e la quiete ivi esistenti.

Parco archeologico di Pompei – Area archeologica di Pompei

via Plinio – 80045 Pompei (NA)
Pompei è uno dei siti archeologici più visitati al mondo e sicuramente tra i più affascinanti. Il rinvenimento nel XVIII secolo della città sepolta, ha segnato uno spartiacque fondamentale nella storia degli studi sull’antichità sino ad allora effettuati. Con la scoperta di Pompei e degli altri siti vesuviani è stato possibile conoscere e studiare non solo le eccezionali opere d’arte ma anche gli aspetti della vita quotidiana e della cultura materiale antica ancora completamente ignorati e sconosciuti.

Antiquarium di Boscoreale e Villa Regina

viale Villa Regina – 80041 Boscoreale (NA)
L’antiquarium di Boscoreale “Uomo e ambiente nel territorio vesuviano” permette di conoscere come si svolgeva la vita nel territorio vesuviano duemila anni fa. Non solo opere d’arte antica ma anche reperti che raccontano la vita quotidiana d’un tempo, vero gioiello di valore inestimabile e di estremo interesse didattico, sono esposti nelle sale che compongono il Museo a pochi passi dalla villa rustica cosiddetta della Regina, esempio di insediamento agricolo produttivo destinato alla viticoltura.

Scavi di Oplontis – Villa di Poppea – Torre Annunziata

Via dei Sepolcri – 80058 Torre Annunziata (NA)
In una mappa della rete viaria dell’Impero romano nota come Tabula Peutingeriana si legge il nome dell’insediamento che ha preceduto Torre Annunziata, città della provincia di Napoli: a poca distanza dalla costa era segnata Oplonti (o Oplontis), un agglomerato urbano tra Ercolano e Pompei.

Reggia del Quisisana – Museo Archeologico di Stabia “Libero D’Orsi” – Castellammare di Stabia

salita Quisisana – 80053 Castellammare di Stabia (NA)
Al primo piano del Palazzo Reale di Quisisana è ospitato il Museo Archeologico di Stabiae “Libero d’Orsi”. Sculture, affreschi, bronzi, raccontano la storia di una delle città sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. insieme con Ercolano e Pompei.

Scavi archeologici di Stabiae Villa San Marco e Villa Arianna

Via Passeggiata archeologica – 80053 Castellammare di Stabia (NA)
Gli edifici di età romana pertinenti al sito di Stabiae ricadono nell’attuale territorio di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli e si sviluppano per più di un chilometro di lunghezza e quasi altrettanto in profondità, sulla zona di Varano fino al Ponte di San Marco. Attualmente visitabili sono tre ville: la Villa Arianna, il c.d. Secondo Complesso e la Villa San Marco.

Parco archeologico di Ercolano

corso Resina – 80056 Ercolano (NA)
Nel percorrere la strada che ci conduce agli scavi di Ercolano, ci si palesa uno spettacolo di particolare suggestione e fascino, la città antica al di sotto del piano stradale attuale resta come protetta dalle costruzioni moderne che la cingono dall’alto e che in qualche modo contribuiscono a raccontare la sua storia, fatta di catastrofi, scoperte e uniche meraviglie. 

Anfiteatro Flavio, Puteoli

corso Terracciano – 80078 Pozzuoli (NA)
Costruito nel I secolo d.C., l’Anfiteatro Flavio sorge là dove confluivano le principali vie della regione, la Via Domitiana e la via per Napoli, in sostituzione dell’antico edificio per spettacoli di età romana repubblicana divenuto insufficiente a causa dell’enorme crescita demografica di Puteoli. L’anfiteatro, in quanto a capienza, era inferiore in Italia solo al Colosseo ed a quello di Capua.

Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia

via Castello – 80070 Bacoli (NA)
Nella splendida cornice paesaggistica che si ammira dalla fortezza aragonese, l’allestimento museale, realizzato sotto la direzione scientifica del Prof. Fausto Zevi, intende proporre in cinque sezioni distinte secondo una esposizione ragionata per contesti topografici e tematici, la storia degli antichi siti presenti nei Campi Flegrei: Cuma, Puteoli, Baiae, Misenum e Liternum.

Parco archeologico di Cuma

Strada Provinciale Cuma-Licola – 80078 Pozzuoli (NA)
Dell’antica Cuma – la prima delle colonie di popolamento greche in Occidente, fondata ai danni delle locali popolazioni osco-sabelliche nella seconda metà dell’VIII secolo a.C. ad opera di Euboici-Calcidesi precedentemente stanziatisi nell’emporion di Pithekoussai (poi denominata Aenaria nell’isola di Ischia) – sono attualmente visitabili l’acropoli e la città bassa.

Parco archeologico delle Terme di Baia

via Sella di Baia – 80070 Bacoli (NA)
Il versante della collina di Baia è occupato da strutture archeologiche disposte su terrazzamenti e denominate Terme di Baia. Il complesso si presenta come una serie di residenze costituite da nuclei architettonici separati, organizzati su diversi livelli di terrazzamento e messi in comunicazione tramite rampe a gradoni.

Salerno

Antiquarium e Area archeologica della Villa romana

via Capo di Piazza – 84010 Minori (SA)
La Villa Marittima risale all’inizio del I sec. d. C.. Dell’edificio, originariamente su due livelli, sono visibili solo alcuni ambienti ornati di stucchi e resti di affreschi organizzati intorno al viridarium, cinto da un portico ad arcate.
Interessanti sono, inoltre, il triclinium e le terme. Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, è collegato l’annesso antiquarium, che raccoglie pitture e materiale romano rinvenuto in altre ville della zona. Le ricche decorazioni pittoriche del triportico e degli ambienti interni, consentono di collocare l’impianto originario della villa nell’età giulio-claudia.
Il sito è visitabile dalle ore 9.00 alle ore 13.30.

Certosa di San Lorenzo – Padula

Viale Certosa, 1 – 84034 Padula (SA)
Il silenzio, un assordante silenzio, nell’ammirazione delle mura che custodiscono l’arte, i segreti e il fascino di questo luogo, nel cuore del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a Padula in provincia di Salerno.

Complesso monumentale San Pietro a Corte – ipogeo e Chiesa S.Anna

Largo Antica Corte – 84100 Salerno (SA)
La chiesa di S. Pietro a Corte viene fondata in età longobarda, nell’VIII secolo d.C., ad opera del principe Arechi II, che trasferisce la capitale della Longobardia minore da Benevento a Salerno.

Buccino

Museo archeologico nazionale di Volcei “Marcello Gigante” di Buccino

piazza Municipio – 84021 Buccino (SA)
Cinquemila anni di storia, al Museo Archeologico di Buccino c’è una collezione così grande e interessante che gli appassionati di archeologia non possono proprio perdersela.
Il Museo si trova in quello che fu l’ex convento degli Eremitani di Sant’Agostino, in piazza Municipio a pochi passi dal centro storico del paese che, da diversi anni, è Parco Archeologico.

Parco archeologico urbano dell’antica Volcei

Centro Storico – 84021 Buccino (SA)
Il centro storico di Buccino è, oggi, Parco Archeologico urbano.

Museo archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele e Aree archeologiche delle fornaci SS. Cosma e Damiano e della Villa Romana di Paterno

Piazza San Francesco, 1 – 84025 Eboli (SA)
Il Museo, aperto al pubblico dal marzo dell’anno 2000, è ubicato nell’ex convento di San Francesco, complesso monumentale che risale al XIII secolo e che è stato ampiamente rimaneggiato nel corso del XVI secolo.
L’allestimento, non ancora completato in tutte le sezioni, è organizzato secondo criteri cronologici.
Aperto dalle ore 8.30 alle ore 14.00.

Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno

Via Cavour, 7 – 84087 Sarno (SA)
Alle spalle del Municipio a Sarno, a pochissimi passi dal santuario dedicato a Maria Santissima delle Tre Corone e alla chiesa dell’Immacolata Concezione, in quello che fu il palazzo della nobile famiglia degli Ungaro, poi passato all’imprenditore tessile Michelangelo Capua di cui porta ancora il nome, c’è il Museo della Valle del Sarno. 

Museo archeologico nazionale e Parco archeologico di Pontecagnano

Via Lucania – 84036 Pontecagnano Faiano (SA)
Al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano si osserva da una posizione privilegiata lo scorrere della storia, l’incontro (e lo scontro) delle civiltà su una terra di frontiera che ha vissuto secoli di vita. L’area della Piana del Sele, abitata da insediamenti e gruppuscoli umani fin dal lontanissimo Neolitico, ha lasciato un segno importante nella storia e, per lungo tempo, l’area di Pontecagnano (o Amina, sicuramente poi Picentia) ha svolto l’importante funzione di crocevia tra le genti, tra le civiltà, tra gli uomini e le donne. 

Parco archeologico urbano dell’antica Picentia

via Stadio – 84098 Pontecagnano Faiano (SA)
Il Parco archeologico si estende attualmente su una superficie di circa 10 ettari, nell’area dove un tempo sorgeva l’abitato antico.

Area archeologica di Paestum e Museo archeologico nazionale

via Magna Grecia – 84047 Capaccio Paestum (SA)
Paestum era una terra dimenticata. Finché si riscoprì il fascino dell’antico splendore di Poseidonia. Negli anni ’30, Pesto tornò a chiamarsi alla latina. La zona dei templi, in cui i pastori pascolavano beati gli armenti, si rimise in ordine. Dopo la seconda guerra mondiale, l’interesse per Paestum non scemò. Archiviato il fascismo, che pure aveva investito e tanto sulla riscoperta archeologica e storica, giunsero studiosi da ogni parte d’Italia e del mondo. Insieme a loro, arrivarono i primi turisti.

Area archeologica di Velia

piazzale Amedeo Maiuri – 84046 Ascea (SA)
L’antica città di Elea, che deriva il suo nome dalla sorgente locale Hyele, fu fondata intorno al 540 a.C. da un gruppo di esuli provenienti dalla città greca di Focea, nell’attuale Turchia, occupata dai Persiani.
Il percorso di visita, dotato di pannelli didattici, comincia dalla città bassa, dove gran parte degli edifici risalgono all’età ellenistica e romana.

Teatro ellenistico-romano di Sarno

Via Foce – 84087 Sarno (SA)
La struttura, il cui primo impianto risale al 100 a.C., subì profondi rimaneggiamenti in età augustea quando la scena fu trasformata con la costruzione di un nuovo proscenio in muratura decorato da pitture. Dell’edificio, scavato durante gli anni Sessanta, si conserva, oltre all’orchestra, parte della cavea con i sedili della proedria (la prima fila riservata alle autorità) in blocchi di tufo, terminante ai due lati con sculture decorative raffiguranti una sfinge ed un leone alato.

Credits: Grazie a “èCampania”

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