Il 26 Febbraio 2022, sarà un giorno importante per la comunità di Stella Cilento: si inaugura la Casa della Musica, uno spazio culturale che aprirà le proprie porte a nuove iniziative senza tralasciare un piccolo sguardo al passato. Il locale che sin dai primi del ‘900 ha ospitato e formato gli allievi di quella che è stata una delle bande musicali storiche del Cilento, grazie al Sindaco prof. Francesco Massanova ed alla sua famiglia che per anni sono stati artefici del complesso bandistico ed alla prof.Annamaria Speranza, si va ad aggiungere come tassello della memoria culturale a quelli già in essere della “Casa dell’Arte” e dell’ “Anello di Cunturia”.
Uno scorcio di passato proiettato verso il futuro si apre nel borgo di Stella Cilento, mostrando alle prossime generazioni uno spaccato di vita fatto di semplicità e voglia partecipativa, di quando i concerti bandistici – “i musicanti” – erano connotati da artigiani, barbieri, calzolai, sarti, falegnami che nei giorni di festa dismettevano i loro abiti lavorativi, abbandonando le proprie botteghe, per indossare la “gloriosa” divisa di “musicante nella banda”.
Oggi a fare questo “mestiere”, (anni fa era solo un hobby una passione molti suonavano ad “orecchio”) la maggior parte dei componenti sono quasi tutti musicisti professionisti o semi professionisti, molti hanno studiato lo strumento che suonano, migliorandone la qualità e la complessità nei repertori eseguiti, così come la tecnica e la proprietà degli strumenti stessi sono al passo coi tempi. Le bande musicali, ieri come oggi, costituiscono degli esempi di socialità tra i più longevi del territorio cilentano. Le loro esibizioni compongono le liturgie qualche volta sacre ma molto più spesso profane degli eventi pubblici che di diritto possono essere annoverati nella tradizione. Nel nostro territorio, ma in tutto il centro-sud d’Italia, la banda è stata ed è ancora il centro della festa di comunità con il suo repertorio classico che dà prestigio, con il suo accompagnamento che dà solennità e con la gioia che evocano le sue marcette allegre.
Essere fra la gente, essere presenti nei momenti salienti che scandiscono il vivere di una collettività, incrementare una tradizione che continua, contribuire alla coesione della comunità, condividere il proprio tempo con quello degli altri, creare legami con realtà vicine e lontane e, ovviamente, promuovere e favorire l’educazione e la formazione musicale dei giovani, tutto questo rappresenta un valore di testimonianza civile e culturale insostituibile. L’esibizione della Banda non è solo folklore, certo, alcune di esse realizzano spettacoli divertenti con majorettes e giochi coreografici, ma anche in questo caso alle spalle c’è un paziente lavoro di preparazione. Che sia una banda folkloristica, magari con repertorio di musica leggera, o che sia una banda da concerto, l’impegno e la partecipazione per la riuscita della performance è il medesimo, il servizio che rendono alla comunità è lo stesso, può essere musicalmente di qualità più alta o più bassa, ma il ruolo che svolgono è ugualmente fondamentale, così come l’impegno e l’aggregazione.