Progettavano rapine a banche ed esercizi commerciali in tutta Italia, avendo come base Napoli e una abitazione presa in affitto a Montecorice.
L’indagine della Procura di Vallo della Lucania su un furto in banca a Castellabate, ha portato all’arresto di quattro persone che dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata ai furti agli sportelli bancomat, in abitazioni, in opifici e in esercizi commerciali.
Le misure cautelari in carcere riguardano quattro pregiudicati: un 52enne con i propri figli di 28 e 25 anni e un 37enne, tutti originari del napoletano.
A casa di queste persone, i militari della Compagnia di Agropoli, durante le perquisizioni, hanno trovato pettorine e cappellini della Polizia, lampeggianti, radio trasmittenti, una pistola finta tipo Beretta e atti in bianco, ma intestati a reparti di diverse forze di Polizia.
L’operazione che ha portato all’arresto di quattro dei cinque componenti della banda è stata portata a termine questa mattina nelle città di Napoli e di Padova su ordinanza del gip di Vallo della Lucania.
L’inchiesta della Procura di Vallo della Lucania nasce da un furto alla filiale di una banca a San Marco di Castellabate. Il fatto risale allo scorso anno: i ladri, durante la notte, dopo aver scardinato la porta, si introdussero in banca trafugando la cassaforte dello sportello automatico bancomat contenente circa 35mila euro.
Dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e dai piccoli indizi rinvenuti sul luogo del furto, i carabinieri riuscirono a individuare i numeri delle targhe di un furgone e di due auto utilizzate dalla banda per mettere a segno il colpo.
Una volta individuate le persone, furono messe sotto intercettazione le loro utenze telefoniche: dalle intercettazioni si è scoperto che la banda sarebbe responsabile di un numero indeterminato di furti in danno di istituti di credito, opifici e abitazioni in tutta Italia.
Il bersaglio e il piano del ‘colpo’ venivano decisi a Napoli e in un’abitazione presa in affitto nella frazione Giungatelle di Montecorice. Il modus operandi prevedeva che gli indagati compivano furti in località distanti anche diverse centinaia di chilometri, servendosi del supporto di altri pluripregiudicati assoldati all’occorrenza in grado di mettere fuori uso anche i più sofisticati sistemi d’allarme.
Durante l’indagine, sono stati scoperti quattro furti, di cui tre tentati, ai danni di attività commerciali del napoletano, a Casoria e a Castellabate.
(comunicato stampa)