La pasta fatta in casa fa parte della tradizione culinaria cilentana. Ma perché preferirla alla pasta confezionata? Ecco un altro buon motivo per privilegiarla. Mia nonna mi raccontava che, ai suoi tempi, la donna che sapeva fare la pasta fatta in casa era, anche se “bella o brutta”, una donna da maritare: A quei tempi fare ciò era un po’ più difficile, in quanto c’era la miseria e spesso si tirava la sfoglia matta cioè con l’acqua al posto delle uova. La preparazione della sfoglia rappresentava il vanto delle giovani spose, era la valutazione con la quale il marito e la suocera ne misuravano le qualità.
A tal punto che nelle famiglie patriarcali, dove convivevano in tanti, le mamme erano solite dare la quantità giusta di uova, ovvero un uovo per etto di farina, alle figlie, mentre, dimezzava la quantità per le nuore, per far fare bella figura alle figlie, soprattutto se non le piaceva tanto la nuora, (la farina con meno uova e l’aggiunta di acqua diventa meno elastica e tirando la sfoglia si creano i classici buchi….quindi più difficile la preparazione !!!??) .
I fusilli, ne abbiamo già scritto, nel Cilento sono il piatto predominante dei giorni di festa, delle Domeniche in famiglia, insomma un “totem” del mangiare sano. Oggi voglio proporvi una variante al piatto di fusilli come noi lo conosciamo, una sorta di “pasta alla norma” siciliana, rivisitata in chiave prettamente cilentana
Ingredienti per 6/8 persone
- 1 kg di semola rimacinata di grano duro
- 5 uova
- Acqua qb
- 1 lt di passata di pomodoro
- 3 melanzane di quelle lunghe
- 1 aglio in spicchi
- 2 cipolle di Vatolla
- olio extravergine di oliva DOP Cilento
- sale q.b
- Cacioricotta
- Basilico q.b.
Procedimento
Impastate tutti gli ingredienti e lavorate fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo; coprite con pellicola per alimenti e lasciate riposare almeno quindici minuti. Trascorso il tempo, riprendete il panetto e tagliatelo in quattro parti; manipolate una parte alla volta, tenendo le altre coperte con la pellicola. Preparate un vassoio coperto da un canovaccio pulito. Passate la pasta tra i rulli, fino ad ottenere uno spessore di 3 su 7 o comunque non troppo sottile; tagliate la sfoglia ottenuta in quadrati e passate questi tra i rulli per le tagliatelle. Infarinate le listarelle di pasta ottenute e fatele girare intorno al ferro, premendo leggermente, portandole prima avanti e poi indietro.
Dopo aver “rollato” i fusilli, li lasciamo riposare, nel frattempo, mettere in un tegame profondo l’olio, la cipolla affettata e l’aglio, che poi toglierete, e soffriggere lentamente; aggiungere le melanzane tagliate a listarelle e non sbucciate e continuare a far soffriggere per alcuni minuti, coprendo ed a fuoco basso. Quindi unire il passato di pomodoro e lasciare cuocere per almeno 1 ora. A parte, cuocere i fusilli, scolarli bene, adagiarli in una scodella, condirli con il sugo alle melanzane e abbondante formaggio di capra.