In un’epoca in cui la partecipazione civica sembra spesso relegata a un mero esercizio di facciata, il corteo pacifico di venerdì, nato dall’intuizione dell’attivista Gisella Botticchio, ha rappresentato una vera e propria scintilla di speranza e rinnovamento per i cittadini di Agropoli e del Cilento. Questo evento, infatti, è riuscito non solo a mobilitare l’attenzione della comunità locale, ma ha anche dato vita a un comitato che promette di essere una voce attiva nella sfera decisionale. Gisella Botticchio, con la sua visione inclusiva e concreta, ha dimostrato che la volontà dei cittadini può trasformarsi in azione collettiva. L’idea di costituire un’associazione è un passo fondamentale per rafforzare la democrazia partecipativa, offrendo a tutti gli abitanti del Cilento l’opportunità di farsi sentire e di influenzare le decisioni che li riguardano direttamente. A breve, verrà ufficializzato il consiglio direttivo del comitato, che avrà il compito di dare forma e sostanza a questa nuova realtà. Un nome, una struttura legale e un programma di lavoro: questi saranno i primi passi per consolidare un’iniziativa che si preannuncia carica di potenziale.
Uno degli obiettivi principali del comitato sarà quello di organizzare e facilitare la comunicazione tra i cittadini e le istituzioni, affinché le esigenze e i diritti della comunità cilentana possano essere finalmente ascoltati. Il prossimo appuntamento di rilevanza sarà il consiglio comunale monotematico, programmato per il 26 agosto, richiesto dalla minoranza. Presenziare a questo incontro con rappresentanti dell’ASL sarà cruciale per avviare un dialogo costruttivo sui temi di salute pubblica e servizio ai cittadini. Gli organizzatori hanno sottolineato l’intenzione di partecipare all’incontro senza volantini provocatori o manifestazioni di protesta, ma piuttosto con un approccio pacifico e costruttivo. “Noi ci saremo”, affermano con determinazione, “senza atti forti o dimostrativi, ma pacificamente come è stato il corteo di venerdì”. Questo è un segnale chiaro: la forza di questo nuovo movimento non risiede in azioni disruptive o polemiche, ma nella capacità di far sentire la propria presenza in modo eloquente. Un principio che riflette un modo nuovo di intendere l’attivismo: un attivismo che dialoga, che propone, che cerca di costruire ponti anziché barriere.
Il messaggio è chiaro: non ci sono protagonismi né iniziative personali. L’obiettivo è unire le forze, creando un fronte unito che metta al centro i diritti dei cittadini. La questione del rispetto di un diritto costituzionale non garantito diventa così il fulcro dell’azione del comitato. Questo diritto, che include l’accesso alle cure sanitarie e a servizi pubblici dignitosi, è una battaglia che deve essere combattuta non solo per il bene della comunità presente, ma anche per lasciare un’eredità positiva alle future generazioni. È un dovere morale che il comitato si è posto, non solo nei confronti dei cittadini di Agropoli, ma anche di tutti coloro che visitano questa meravigliosa terra. La notizia dell’ufficialità del comitato e della sua lettera d’intenti si diffonde rapidamente, suscitando un crescente interesse tra gli abitanti. Si inizia a parlare di riunioni, di progetti futuri e di una rete di solidarietà che possa sostenere le istanze dei cittadini. L’entusiasmo è palpabile e la voglia di partecipare attivamente alla vita politica locale cresce. Molti si sentono finalmente coinvolti, dopo anni di passive osservazioni.
Il corteo di venerdì è stato il trampolino di lancio di un movimento che ha come scopo principale quello di rivendicare diritti e giustizia. La realizzazione di questo comitato non è solo un traguardo, ma l’inizio di un percorso lungo e significativo. Gli attivisti sono pronti a lavorare instancabilmente, a incontrare cittadini e associazioni, a creare sinergie che possano portare a cambiamenti concreti.
Il corteo, pacifico, di venerdì ha segnato una nuova era per il Cilento. Grazie all’impegno dell’attivista Gisella Botticchio e al supporto della comunità, è nata una realtà associativa che mira a garantire una voce ai cittadini. Con la determinazione di chiedere il rispetto dei diritti fondamentali e la volontà di operare con metodo e responsabilità, il comitato non si limiterà a osservare passivamente i processi decisionali, ma sarà protagonista attivo nel richiedere un futuro migliore per tutti.
Questo è solo l’inizio: la marcia continua, e i cittadini del Cilento sono pronti a camminare insieme verso un domani più giusto e inclusivo.



