L’Università degli Studi di Salerno si prepara ad accogliere una delle voci più originali e intense del panorama cinematografico europeo: Alessandro Negrini, regista, poeta e attivista per i diritti umani. Autore capace di intrecciare arte e impegno civile, Negrini sarà protagonista di EireneFest – Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza, portando con sé il suo pluripremiato film Tides – Maree. Il regista è tra gli ospiti di Eirene Fest, Festival del libro per la pace e la nonviolenza, organizzato dall’Università degli Studi di Salerno Un appuntamento per incontrare un autore che ha fatto della poesia e del cinema strumenti di resistenza, e che a Salerno porterà la sua visione capace di unire arte, memoria e impegno civile.
Tides – Maree: un film che attraversa i confini
Girato in Irlanda del Nord, il documentario – il cui titolo completo è Tides – A History of Lives and Dreams Lost and Found (Some broken) – è stato celebrato nei festival internazionali per la sua forza poetica e visionaria. Al centro della narrazione scorre il fiume Foyle, che attraversa la città di Derry in Irlanda del Nord, trasformato dal regista in una metafora universale del confine, della memoria e del sogno.
Con immagini oniriche, materiali d’archivio e una voce narrante intima e suggestiva, Negrini invita lo spettatore a interrogarsi sul significato di vivere e sognare lungo un confine che è insieme fisico e simbolico.
Tra cinema e impegno civile
Negrini non è solo un cineasta: nelle sue opere e azioni pubbliche fonde costantemente creatività e attivismo. È tra i promotori della “Lettera aperta per fermare la strage” in Palestina/Gaza, firmata insieme allo storico Angelo d’Orsi, e ha ideato GazArt – Artisti e intellettuali per Gaza, un’iniziativa che ha visto la partecipazione di Laura Morante, Massimo Wertmüller, David Riondino e altri protagonisti della scena culturale italiana.
Parallelamente, continua a collezionare successi con il suo ultimo film, La luna sott’acqua, già apprezzato da critica e pubblico in Italia e all’estero.
«A che serve l’arte in un tempo ferito? A sollevarci dalla polvere, a riprenderci la luna», scrive Negrini. Una dichiarazione che racchiude la sua poetica: l’arte come resistenza, come spazio di memoria e possibilità.
EireneFest all’Università di Salerno
La presenza di Negrini si inserisce nel programma della prima edizione universitaria di EireneFest, che dal 29 settembre al 2 ottobre trasformerà il campus di Fisciano in un laboratorio di dialogo sulla pace e la nonviolenza. Tra incontri, tavole rotonde, performance e proiezioni, il festival mira a diffondere una cultura capace di costruire ponti attraverso le parole e le immagini.



