Viviamo in un’epoca in cui il consumismo imperversa ma al contempo si inizia a sperimentare un ritorno alle origini, una sorta di nostalgia per un passato che molti di noi non hanno nemmeno conosciuto. La cucina povera segna le nostre radici e ha ottenuto un nuovo riconoscimento, attraverso rivisitazioni in chiave moderna, anche da parte di chef stellati. Anche oggi, la cucina povera continua a mantenere il suo valore e rimane ancorata alle tradizioni tramandate dalle mamme/nonne, rivisitate in maniera “chic” dagli chef professionisti.
Il cibo “povero”, per quanto possa suonare paradossale, costituisce una ricchezza. Mangiare bene spendendo poco oggi è una conseguenza della crisi economica ma anche della filosofia che sta alla base dello street food, tendenza dilagante di questi ultimi anni. Solo parlando dell’Italia, da Nord a Sud, si conoscono moltissime realtà che esaltano i pasti della cucina tradizionale, di derivazione contadina, comunque da sempre considerati poveri.
La ricetta che oggi vi propongo, richiama molto da vicino le nostre tradizioni culinarie, i sapori di una volta, i sapori della nostra terra, accomunata al vivere semplice in contatto con la natura, asparagi e sciusciello, dove sembra che sciusciello, derivi da “Iuscellum” che significa brodo. Un brodo, appunto, che veniva preparato anche per essere gustato come primo piatto.
Ingredienti per 6 persone:
- 500 gr. di asparagi selvatici
- 200 gr. di formaggio caprino
- 5 uova
- olio extravergine di oliva DOP Cilento q.b.
- pepe q.b.
- sale q.b.
- acqua ½ litro ca.
- prezzemolo q.b.
Preparazione
Prendere solo la parte tenera degli asparagi, soffriggerli con l’olio per qualche minuto, aggiungere l’acqua e il sale. Nel frattempo in un piatto scuotere le uova con il formaggio e il prezzemolo tritato e quando l’acqua bolle aggiungere il tutto agli asparagi.
Cuocere altri 5-10 minuti, lasciar riposare qualche minuto e poi servire in tavola versando il tutto in una scodella con del pane casareccio.. Servire in tavola su fette di pane biscottato o meglio se raffermo.