La recente visita delle reliquie di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati ha rappresentato un momento di grande significato per la comunità di Vallo della Lucania, un evento che ha risvegliato l’interesse e la partecipazione attiva dei giovani e dell’intera diocesi del Cilento. L’occasione non solo ha evidenziato il legame tra le nuove generazioni e il messaggio di santità che questi santi contemporanei incarnano, ma ha anche fatto riflettere su temi di fede, speranza e comunità. La mattina di ieri, il Santuario della Madonna delle Grazie è stato testimone di una celebrazione che ha unito i fedeli in un clima di preghiera e di gioia. I santi Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, entrambi proclamati beati da Papa Francesco, sono stati presentati come esempi luminosi per i giovani odierni. Acutis, noto per la sua passione per l’Eucarestia e il suo talento nell’uso delle tecnologie digitali, e Frassati, con il suo spirito avventuroso e il suo impegno per i bisognosi, costituiscono modelli di vita che parlano direttamente alle nuove generazioni.
Il parroco di Santa Maria, don Bruno Lancuba, ha sottolineato l’importanza di questa visita nel contesto della dedicazione della Basilica Lateranense, considerata la “madre” di tutte le Chiese del mondo. La coincidenza di questi eventi ha reso la giornata ancora più speciale, poiché quest’anno si celebra per la prima volta il ricordo di santi e beati, un’iniziativa istituita lo scorso anno da Papa Francesco. Questo momento di commemorazione ha dato vita a una riflessione collettiva sulla santità e la testimonianza cristiana nella vita quotidiana. I giovani presenti hanno ricordato con emozione la loro partecipazione al Giubileo tenutosi a Roma, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, che ha riunito migliaia di ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo. L’esperienza romana è stata caratterizzata da un’intensa atmosfera di condivisione, di preghiera e di festa, che ha lasciato un segno profondo nei cuori dei partecipanti. La loro testimonianza ha rivelato come eventi di questo tipo possano fungere da catalizzatori di fede e comunità, rinvigorendo lo spirito giovanile e stimolando un rinnovato impegno nell’ambito della Chiesa.
La sosta delle reliquie a Vallo della Lucania rappresenta un passo significativo nel pellegrinaggio che le due figure sante stanno compiendo all’interno della diocesi, un cammino che culminerà in un grande incontro previsto per domenica 23 novembre a Laurino, in occasione del Giubileo dei Giovani. Questa preparazione ha suscitato grande attesa e entusiasmo tra i membri della comunità ecclesiale, che vedono in questo evento un’opportunità per rafforzare la propria fede e il senso di appartenenza alla Chiesa. La figura di Carlo Acutis, in particolare, sta catturando l’attenzione di molti giovani grazie al suo approccio innovativo e alla sua capacità di comunicare la bellezza della fede attraverso i mezzi moderni. Il suo amore per l’Eucarestia e il suo impegno nella promozione della catechesi attraverso internet sono segni tangibili di come la modernità e la spiritualità possano coesistere. Allo stesso modo, Pier Giorgio Frassati ha ispirato generazioni di giovani grazie al suo esempio di vita cristiana, caratterizzato da un forte senso di giustizia sociale e da una fervente passione per la montagna e la natura.
Il pellegrinaggio delle reliquie è quindi più di una semplice commemorazione, rappresenta un invito a ogni giovane a rispondere alla chiamata alla santità e a vivere il Vangelo nella propria vita quotidiana. È un’occasione per riflettere sul proprio cammino di fede e sull’impatto che esso può avere nel mondo contemporaneo. I santi non sono solo figure del passato, ma veri e propri compagni di viaggio che, con la loro intercessione, possono guidarci verso un incontro più profondo con Dio.
La presenza delle reliquie di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati a Vallo della Lucania ha rappresentato un’importante opportunità per riscoprire e approfondire i valori della fede, della comunità e della speranza. L’attenzione dei giovani verso queste figure, così vicine a loro per età e esperienze, è un segnale positivo che invita a un rinnovato impegno nel vivere la propria fede con autenticità e passione. La Chiesa, sempre viva e presente, continua a offrire spunti di riflessione e motivi di crescita spirituale, invitando ognuno a diventare, a propria volta, un testimone di amore e speranza nel mondo.



