Prima PaginaCilento MagazineLo studio che potrebbe includere il Cilento nelle "zone Blu" della longevità

Lo studio che potrebbe includere il Cilento nelle “zone Blu” della longevità

In una recente revisione pubblicata su Nutrients, i ricercatori hanno utilizzato dati ambientali, nutrizionali e di stile di vita per determinare se il Cilento, in Italia, condivida caratteristiche peculiari con quelle che sono definiteZone Blu della Longevità‘ (LBZ). Le LBZ, spesso chiamate ‘zone blu’, sono regioni in tutto il mondo con profili geografici distinti ma condividono un’alta aspettativa di vita tra i cittadini. Queste includono la Prefettura di Okinawa in Giappone, la Provincia di Nuoro in Sardegna, la Penisola di Nicoya in Costa Rica e Ikaria in Grecia. Tuttavia, molti scienziati ipotizzano che questa lista non sia esaustiva, con altre ‘zone blu” che potrebbero essere scoperte e indagate. Le LBZ sono di particolare interesse per gli scienziati perché, oltre ad essere casa delle persone più longeve del mondo, queste persone raramente soffrono di complicazioni legate all’età. Studi precedenti hanno cercato di chiarire la base meccanica di queste osservazioni e hanno scoperto che la genetica contribuisce solo al 20-30% a spiegare il fenomeno. Pertanto, fattori ambientali, stili di vita, abitudini occupazionali e modelli alimentari sono probabilmente responsabili della maggior parte di questi benefici osservati.

Il Cilento, nota per essere la patria della Dieta Mediterranea (MD), modello alimentare che consiste principalmente in frutta e verdura fresca, elevato contenuto di fibre alimentari, olio d’oliva vergine e minimo consumo di carne o cibi processati.
Vista l’alta presenza di nonagenari e centenari che vivono nella regioni, la ricerca ha indagato se il Cilento merita di essere designato come una futura LBZ e se fattori ambientali, nutrizionali o di stile di vita supportano le cause della longevità.

I ricercatori hanno seguito le linee guida Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses (PRISMA) con riassestamento del modello. I ricercatori hanno utilizzato un approccio descrittivo comparativo per confrontare le caratteristiche tra il Cilento e le attuali LBZ. Dopo vari filtri di ricerca, dei 173 documenti analizzati solo 18 pubblicazioni sono state considerate valide.

I dati ambientali suggeriscono che altitudini collinari tra 355-600 metri sopra il livello del mare e un clima mite con una temperatura annua media di 20 °C possono contribuire alla longevità. Nonostante origini storiche e culturali diverse, nonché composizioni di specie differenti, le diete principalmente a base vegetale del Cilento privilegiano il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali con basso contenuto di cibi e grassi processati, basati sulla dieta mediterranea e i profili di cottura degli alimenti sono risultati in linea con altre LBZ.
È ben noto che la dieta mediterranea promuove la salute, ma è anche riconosciuto che non tutte le popolazioni mediterranee sono altrettanto longeve; questi dati confermano che la longevità è la somma di fattori genetici e macro- e microambientali e non solo il risultato di un singolo fattore, come la dieta.” Anche le caratteristiche di stile di vita vengono condivise con altre zone blu. Gli abitanti del Cilento si dedicano principalmente a impieghi tradizionali e intensivi dal punto di vista del lavoro, conservando un grande rispetto per la struttura sociale e familiare e presentano un’alta devozione religiosa.

La ricerca conclude che, nonostante le differenze tra il Cilento e le LBZ attuali, il Cilento potrebbe avere tutte le caratteristiche per essere inserito nelle ‘Zone Blu della Longevità’.
Le lezioni apprese da questa scoperta potrebbero essere applicate alla popolazione generale per proteggerla dalle malattie croniche non trasmissibili e contribuire a rallentare il processo di invecchiamento.

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