Siamo pronti? A breve torneremo all’ora legale, l’orario estivo, con un cambio ora che ci obbligherà a spostare gli orologi di un’ora. Il cambio d’ora avviene due volte l’anno, l’ultima domenica del mese di marzo e l’ultima domenica di ottobre. Con esattezza, il passaggio all’ora legale avverrà nel cuore della notte tra sabato 30 e domenica31 Marzo 2024, tra le 2 e le 3.
La storia del cambio dell’ora nel mondo, e in Europa, risale alla Prima Guerra Mondiale. Molti paesi, compresa l’Italia, adottarono un orario diverso nel 1918, inizialmente a causa della scarsità di carbone e per la sincronizzazione dell’ora con i paesi vicini. Da allora è stato adottato più volte, con andirivieni dettati da motivazioni economiche ed di efficienza energetica. Il motivo di fondo sta comunque in un miglior utilizzo delle ore di luce. Nei mesi estivi, infatti, l’alba avviene molto presto la mattina, quando ancora gran parte della popolazione sta dormendo e le attività lavorative e non solo sono ferme. L’idea del cambio d’ora è spostare le ore di luce in avanti” di un’ora, per usarle meglio nel corso della giornata. Il vantaggio è che in questo modo si risparmia energia. Un tempo l’illuminazione elettrica consumava molta più energia di oggi, ed il beneficio era maggiore, ma ancora oggi diversi studi indicano che i benefici in termini di risparmio energetico sono reali.
Da anni si parla di una possibile abolizione del cambio d’ora, ma sono stati soprattutto i paesi dell’Europa del nord a spingere su questa soppressione, mentre l’Italia non ritiene utile al momento una sua cancellazione. Vista la posizione geografica dei paesi più settentrionali d’Europa, nei mesi estivi queste aree non vedono un particolare beneficio nel cambio d’ora, che conviene di più ai paesi del Mediterraneo.
La decisione europea sulle sorti del cambio orario è nell’aria ma nel frattempo il passaggio all’ora legale a marzo e di nuovo a quella solare in ottobre è confermato. In Italia il cambio d’ora continuerà quindi anche nei prossimi anni.