Nell’ultima conclusiva serata dell’evento “Incontri tra arte, cultura e solidarietà”, in un originale format visivo – letterario, il 30 aprile, presso La Fornace di Agropoli, il pittore Roberto Bellucci e la scrittrice Antonella Casaburi hanno dato vita alla narrazione di un libro sintetizzato in un’immagine, dimostrando come sia possibile, in un comune contesto emotivo, creare il connubio tra arte visiva e arte letteraria. La presentazione è stata una splendida occasione d’incontro in cui pittura e narrativa hanno dialogato: sono stati presentati insieme il libro “Mirari” di Antonella Casaburi e il dipinto “Mirari” del pittore Roberto Bellucci, in un dialogo tra le arti che ha visti protagonisti attivi quanti hanno partecipato all’incontro.
In un articolato colloquio, che ha dato vita a un dibattito, la presentazione del libro Mirari si è svolta secondo due livelli di espressione: una letteraria e l’altra figurativa. Il quadro è stato realizzato in conseguenza della lettura del libro. Mirari è un dipinto che parla all’anima, come tutte le opere di Roberto Bellucci. Questo quadro vive con l’osservatore”, dichiara l’artista, mostrando il dipinto Mirari che ha la capacità di proporsi ogni giorno in maniera diversa, perché mostra un percorso che ci porta a raggiungere un obiettivo di serenità e di pace, di recupero della propria identità. “Finito di leggere il libro ho realizzato questo quadro dove si vede una ruota che gira. Il movimento sta a rappresentare la nostra vita”. Mostrando il dipinto agli spettatori, l’artista Roberto Bellucci ha mostrato il soggetto che tende ad arrivare alla finestra azzurra, lì dove c’è il suo sogno. Per arrivarvi ci sono degli ostacoli che si incontrano per la via e che sembrano insormontabili. “Nel libro succede che questa ruota riesce a superare gli ostacoli e ad arrivare alla finestra”, dichiara il pittore Roberto Bellucci.
Dinanzi al dipinto ispirato al proprio libro, la scrittrice Antonella Casaburi ha osservato i colori del dipinto: “I colori di questa ruota sono duri come la realtà, ricordano le rotaie del treno che da Roma, portano Giulia nel Cilento. E poi fuori c’è la, luce e ci sono gli ostacoli che si colorano perché nonostante le avversità c’è sempre speranza di realizzare il proprio sogno” .