sabato 23 Settembre 2023
22.8 C
Sessa Cilento

Il “Tócco” cilentano

Condividi

Tócco: sostantivo maschile singolare del dialetto cilentano. Non è traducibile con una trasposizione letterale in lingua italiana, almeno nel significato con il quale è utilizzato.
“Tócco” è una condizione umana degenerata a causa di un colpo improvviso, anzi fulmineo, provocato da una notizia o dalla presa d’atto di una situazione inattesa e tale da provocare immediatamente una alterazione delle funzioni cerebrali e motorie, una paralisi insomma, che blocca la lingua e induce ad una condizione di catalessi.

In termini medici, potrebbe indicare una “apoplessi”. Si usa in espressioni del tipo “Quànno sapètte ca la muglière aspèttava tre gemelli, re venètte nu tócco!”, associato ai verbi, in forma riflessiva, “venè”, “piglià”.




In vero, in un vecchio documento d’archivio, mi par ricordare che il redattore avesse scritto che un tale era “morto di tócco”, il che fa pensare che il vocabolo comprendesse anche alterazioni di intensità letale (da “rimanerci” insomma) e non solo momentanee.

Per quanto riguarda l’etimo, credo sia d’obbligo indagare nel verbo “toccàre” e nei suoi vari significati. Vero che il toscano conosce il termine “tócco” che è, però, aggettivo col significato di “tonto” o “stupido” e indica una qualità permanente della persona. Nella parlata cilentana, invece, “tócco” è sostantivo e si riferisce ad una condizione di salute “toccata” e, quindi, mutata, alterata, e caratterizzata dalla fulmineità dell’apparire, inatteso e devastante.



Secondo una soggettiva opinione (del tutto personale), la parola penso che sia stata associata al tocco di campana per la sua capacità di incidere, con la forza e la violenza di una vibrazione sonora e deflagrante, del tutto inattesa, su uno stato d’animo fino a turbarlo, o provocare un “exitus”, con una forza contigua a un destino.

© Diritti Riservati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi Articoli

Uffici postali in Cilento, dopo aver scongiurate le dissennate chiusure estive occorre esigere locali adeguati

L’associazione dei consumatori Codici lo scorso anno segnalò a Poste italiane e all’autorità di vigilanza Agcom la chiusura ingiustificata nel periodo estivo degli uffici postali del Cilento in alcuni giorni della settimana. Ecco la posizione dell’Associazione “Codici Cilento”.

L’origine degli sciami sismici ai Campi Flegrei. Ecco la posizione scientifica dell’INGV

Da millenni la caldera dei Campi Flegrei è sede di intensa attività vulcanica. La vitalità di quest’area irrequieta è manifestata anche dal rilascio concentrato di gas lungo delle sorte di camini che producono le fumarole, e dal bradisismo, cioè il lento sollevamento o abbassamento del suolo, fenomeno quest’ultimo accompagnato anche da attività sismica.

Il meteo questa settimana in Italia: autunno alle porte, in arrivo la prima tempesta equinoziale.

Le prime perturbazioni, si sono già affacciate alle porte, con un abbassamento di latitudine del flusso perturbato atlantico non ancora in grado di portare la svolta autunnale.

Via libera al nuovo codice della strada. Stretta su chi guida usando il cellulare

Torna oggi in Cdm il testo del DDL e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale. Il pacchetto, già presentato a giugno e fortemente voluto dal Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, è passato al vaglio della Conferenza unificata che ha espresso il parere favorevole e ha proposto una serie di modifiche.

Articoli correlati

Nel dialetto cilentano, il “mòccio”

Mòccio: sostantivo maschile singolare del dialetto cilentano. Non si rinviene un vocabolo che in lingua italiana assuma perfettamente lo stesso significato dell'uso dialettale. Nel dialetto...

L’ “Azzerpulùto” nel dialetto del Cilento

Azzerpulùto: aggettivo del dialetto cilentano, o anche avverbio di modo, che si potrebbe ipotizzare traducibile come participio passato del verbo "asserpolarsi". Nello specifico contesto cilentano,...

Quando nel Cilento si tiene “il muso”

"Ammussàta": aggettivo femminile singolare del dialetto cilentano (dal participio passato di "ammussare") . Qui lo decliniamo al femminile in aderenza ad un uso del...

“Sa’cchè”, locuzione in uso nel dialetto del Cilento

Sa'cchè: locuzione assumibile in una sorta di avverbio interrogativo in uso nel dialetto cilentano. La sua traduzione letterale dovrebbe essere "sai cosa?", o "sai...