16.1 C
Sessa Cilento
martedì 30 Maggio 2023
Prima PaginaAccademia della VrennaUn vocabolo tutto cilentano

Un vocabolo tutto cilentano

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Il “Dizionario etimologico” del Bonomi riporta col significato di conoscere il verbo greco eolico “gnoeo”, e il Rocci (pag. 394) riporta “γνώ” come eccezione di γιγνώσκω.
Il γιγνώσκω greco è uno di quei verbi ai quali il vocabolario del greco antico riserva uno spazio ricco e corposo che riporta un’ampia gamma di contesti e di correlate traduzioni (conoscere, sapere, intendere, capire, osservare, scorgere, riconoscere, e anche pensare, essere di parere, giudicare, decidere, stabilire, sentenziare, condannare, rendere noto, fare conoscere).

Un elemento che accomuna questi significati è un procedimento di apprensione mentale, una percezione, un’attività sensoriale, un muovere o smuovere un ingranaggio cerebrale. Questo moto di conoscenza può essere semplice e rimanere ad uno stadio primitivo rappresentato dalla sola percezione sensoriale, come il sentire una voce, un richiamo, un suono; oppure evolversi in un pensiero, in un parere, in una elaborazione, e sfociare in una decisione o cognizione più approfondita. Insomma è un verbo che tripudia d’umanità, se è il conoscere il tratto umano fondante la specie. 

L’informatore di Perito al quale chiedo di farmi un esempio di contesto in cui ricorra il nostro “gnò”, d’istinto illustra il caso del contadino che nella campagna lancia una voce nell’aria per chiamare un amico: “Uè Nicoò” al quale è possibile che d’immediato l’amico risponda da un anfratto nascosto alla vista con un sonoro “gnò”, come a dire “eccomi”, ma che può essere articolato come un “sì, ho capito”, “ho inteso”, “ho sentito la tua voce”, “ho appreso il tuo richiamo e ti rispondo”, ossia come riscontro ad una percezione di voce e di risposta ed esclamazione di circostanza. L’informatore di Laurino precisa nell’uso dello “gnò” il ricorrere di una situazione in cui il parlante rimane nascosto alla vista di colui che chiami ad alta voce, ragion per cui la risposta “gnò” sarebbe una sorta di inquadramento spaziale, come a dire “sono qui”, e quindi “riconoscimi” oppure “ecco, conoscimi, vedi che sono qui” , oppure “guarda, son qui, ti conosco e ti rispondo perché tu a tua volta mi riconosca” (in linea con uno dei tanti significati del γιγνώσκω greco che contempla, appunto, il verbo “conoscere” e “riconoscere”).

Col significato di “sì, eccomi”, lo “gnò” è dato anche in una raccolta di parole del dialetto irpino, il che fa dedurre un uso non limitato al Cilento. 
Lo “gnò” nel senso di “eccomi”, “sì, ci sono”, o come un saluto, è attestato anche a Cannalonga, come riferisce Nello Amato il quale vi aggiunge elementi di descrizione propri dello studioso, per cui lo “gnò” potrebbe essere una specie di “morfema lessicalizzato” e che, come il γιγνώσκω greco, potrebbe essere stato “palatilizzato in fase romanza”. 

Nella casistica dello “gnò” sono attestati anche esempi di esclamazioni che apostrofano o commentano un parere altrui in senso affermativo e di adesione. Un informatore dice di aver sentito, anni fa, un signore che quando il suo interlocutore parlava in modo infervorato, l’altro per spirito di adesione e come manifestazione di convergenza, adoperava un triplo e sonoro “gnò, gnò, gnò”.
In latino il verbo “conoscere” è “gnòscere”, da una radice “gna” che è nel sanscrito “gnas” “gnatis” col significato di “conoscente” (come si legge nel Dizionario Etimologico del Bonomi) e il suono “gn” ricorre anche in altre lingue ad indicare una gamma di termini che hanno attinenza con l’azione del conoscere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

- Pubblicità -

© Riproduzione Riservata

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Articoli correlati

Nel dialetto cilentano, il “mòccio”

Mòccio: sostantivo maschile singolare del dialetto cilentano. Non si rinviene un vocabolo che in lingua italiana assuma perfettamente lo stesso significato dell'uso dialettale. Nel dialetto...

L’ “Azzerpulùto” nel dialetto del Cilento

Azzerpulùto: aggettivo del dialetto cilentano, o anche avverbio di modo, che si potrebbe ipotizzare traducibile come participio passato del verbo "asserpolarsi". Nello specifico contesto cilentano,...

Quando nel Cilento si tiene “il muso”

"Ammussàta": aggettivo femminile singolare del dialetto cilentano (dal participio passato di "ammussare") . Qui lo decliniamo al femminile in aderenza ad un uso del...

Raccomandati per te

Continua l’instabilità meteorologica soprattutto nel pomeriggio. A rischio il ponte del 2 Giugno

La presenza di un campo barico piuttosto lasco sui mari attorno l’Italia fa in modo che il tempo si presenti sostanzialmente stabile e prevalentemente soleggiato...

Ripulita la strada per il Sacro Monte Gelbison

Domenica mattina si è riaperto il Santuario del Sacro Monte di Novi Velia, a 1705 metri di altezza, cuore della fede e della tradizione di pellegrini giunti all’alba per assistere a un rito millenario. In questi giorni gli operai della ...

Dopo la pausa invernale riapre al culto il Santuario del Sacro Monte Gelbison

Domenica 29 Maggio 2023 riapre, dopo la pausa invernale, il santuario Maria SS.ma del Sacro Monte Gelbison, uno dei luoghi di culto più importanti del Cilento e di una buona parte del sud Italia.
La presenza di un campo barico piuttosto lasco sui mari attorno l’Italia fa in modo che il tempo si presenti sostanzialmente stabile e prevalentemente soleggiato...
Domenica mattina si è riaperto il Santuario del Sacro Monte di Novi Velia, a 1705 metri di altezza, cuore della fede e della tradizione di pellegrini giunti all’alba per assistere a un rito millenario. In questi giorni gli operai della ...
Domenica 29 Maggio 2023 riapre, dopo la pausa invernale, il santuario Maria SS.ma del Sacro Monte Gelbison, uno dei luoghi di culto più importanti del Cilento e di una buona parte del sud Italia.
Il 20 maggio alle 16.00, nella sala parrocchiale di Morigerati, si terrà un incontro per ricordare ‘Don Tonino Cetrangolo, il prete della speranza’.
L’Associazione Domenico Scarlatti programma parte della sua Quarantesima Stagione Concertistica nel Cilento in una dimora storica di grande prestigio che è Palazzo Belmonte che...
Organizzato dall’Associazione storico culturale “Progetto Centola”e dal Gruppo Mingardo/Lambro/Cultura”, con il Patrocinio Morale del Consiglio Regionale della Regione Campania, della Provincia di ....
Studenti “paladini” dell’ambiente all’Istituto Comprensivo Castellabate grazie ad un progetto di educazione alla cultura della legalità ambientale promosso dai Carabinieri del Parco.