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Nel dialetto cilentano, il “mòccio”

Mòccio: sostantivo maschile singolare del dialetto cilentano. Non si rinviene un vocabolo che in lingua italiana assuma perfettamente lo stesso significato dell'uso dialettale. Nel dialetto...

“Recettà”: un verbo cilentano

Assume più significati che, per quanto in apparenza diversi, tuttavia sembrano ricondursi ad una radice comune. Può significare: dare sistemazione ad una stanza, una...

L’etimologia “Uagliòne” nella lingua dialettale

Scopro così che avevo sempre sottolineato quei passi nei quali l'autore prendeva posizione sulle parole in sè, sul significato e sul loro mistero e...

Nel Cilento è anche un modo per liquidare senza mezzi termini

Però, nel dialetto cilentano - in alcuni contesti e se usato in modo assoluto, da solo, senza essere accompagnato da altro termine - assume...

Il significato di “Rici-tu-mò” nel dialetto cilentano

Ad esempio: "Macchè! T'u ddìco io pecchè Francishco 'a lassàta a Carmela; è pecchè se tenìa a n'ata", e l'altro: "Rici tu mò!", oppure...

Un vocabolo tutto cilentano

Il "Dizionario etimologico" del Bonomi riporta col significato di conoscere il verbo greco eolico "gnoeo", e il Rocci (pag. 394) riporta "γνώ" come eccezione...

Un termine Cilentano che indica la lite o l’ira

Il termine "Zella", nel dialetto Cilentano, assume un significato diverso dal dialetto napoletano dove indica la perdita di capelli o la tigna, e "zelluso"...

Nel dialetto del Cilento può anche non definire solo l’animale

"Zìmmaro", sostantivo maschile singolare del dialetto cilentano che si riscontra con lo stesso significato anche in altri dialetti meridionali. "Zìmmaro" è il maschio della...

Il Cilentano “ciufulèia”

Verbo del dialetto cilentano che, letteralmente, si traduce con un semplice "zufolàre", ossia con "suonare uno zùfolo". La parola contiene, però, un più esteso...

Cosa è l'”Attàsso” nel dialetto Cilentano

Sostantivo maschile singolare del dialetto cilentano. Conosce anche l'omologa forma verbale "attassà". L' "attàsso" è la condizione fisica e materiale di chi rimane impietrito, di...

Il Cilentano si “ndendulìa”

Participio passato del verbo dialettale cilentano "'ndendulià". In lingua italiana il verbo che si avvicina di più al suo significato potrebbe essere "scuotere" o...

“Assavulà” nel dialetto Cilentano

Verbo del dialetto cilentano, qui nella sua forma tronca all'infinito. Non si rinvengono termini corrispondenti nella lingua italiana. "Assavulà" indica specificamente la fase in cui i volatili acquisiscono l'autonomia del volo, il battesimo del primo svolazzare d'ali

L’ Accademia della Vrenna analizza “Spataccià”

Verbo del dialetto cilentano, qui nella forma contratta all'infinito, che non ha un termine corrispondente nella lingua italiana. Indica la condotta di chi si prodighi in sproloqui specie contro un qualcuno ben individuato, a ruota libera

Nel Cilento si chiama “Riccopellòne”

Sostantivo maschile singolare del dialetto cilentano. Ricorre anche nella forma "riccopellòne" (con raddoppio delle L). Sta per ricco, facoltoso, danaroso oltremodo.  Tuttavia, nel dialetto cilentano esso ricorre specie in forma ironica quando si voglia evidenziare la .....

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