Un grave episodio di criminalità ambientale ha scosso il Cilento nelle ultime settimane, culminando con l’arresto di un uomo di 40 anni, T. G., accusato di essere il responsabile di una serie di roghi che hanno devastato la ricca macchia mediterranea del territorio. L’intervento decisivo delle forze dell’ordine è avvenuto nella serata di ieri (10.10.2025), quando i Carabinieri del Reparto Territoriale di Vallo della Lucania, in sinergia con i colleghi della Stazione di Sessa Cilento e dei Carabinieri Parco, hanno portato alla cattura del presunto piromane.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno rivelato una lunga scia di incendi dolosi che dall’inizio dell’estate ha colpito numerosi comuni cilentani, tra cui Casalvelino, Pollica, Acciaroli, Pioppi, Sessa Cilento, Stella Cilento e Laureana Cilento. Questi roghi non solo hanno provocato ingenti danni all’ambiente, distruggendo ettari di vegetazione tipica della zona, ma hanno anche rappresentato una minaccia diretta per abitazioni private, aziende agricole e aree di grande valore naturalistico. La devastazione dei terreni e delle risorse naturali, così come il rischio di mettere in pericolo vite umane, ha spinto le autorità locali ad intensificare le operazioni di monitoraggio e prevenzione.
L’attività investigativa, caratterizzata da una meticolosa raccolta di prove e testimonianze, ha permesso di ricostruire il modus operandi dell’indagato, il quale, secondo gli inquirenti, avrebbe agito con premeditazione e sistematicità, dando vita ad incendi in diverse località nel corso delle ultime settimane. T. G. è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri dopo un complesso lavoro di intelligence che ha incluso l’analisi delle modalità di accensione degli incendi e la sorveglianza delle aree maggiormente colpite.
Dopo le formalità di rito condotte presso la stazione Carabinieri di Sessa Cilento, l’uomo è stato accompagnato presso il carcere di Vallo della Lucania, dove dovrà rispondere delle accuse di incendio doloso, reato gravemente punito dalla legge italiana, e potrà affrontare un lungo percorso giudiziario. Gli esperti ambientali e le forze dell’ordine avvertono che la stagione estiva non solo rappresenta un periodo di maggiore incidenza di incendi boschivi, ma anche un momento in cui è fondamentale incrementare la vigilanza e la sensibilizzazione della popolazione riguardo ai pericoli associati a comportamenti irresponsabili.
L’arresto di T. G., rappresenta un importante passo nella lotta contro i crimini ambientali nel Cilento. Le autorità competenti continueranno a monitorare la situazione e a collaborare attivamente con le forze dell’ordine e le organizzazioni ambientaliste per garantire la sicurezza del territorio e la salvaguardia dell’ecosistema. È fondamentale, ora più che mai, promuovere la cultura del rispetto per l’ambiente e la legalità, affinché episodi simili non si ripetano in futuro. La speranza è che questa vicenda possa fungere da monito per chiunque intenda danneggiare l’ambiente e mettere a rischio la vita delle persone.



