Ultimi articoli

Articoli Correlati

Prima PaginaMagazineScienza e AmbienteEsiste il rischio tsunami anche lungo la costa campano lucana? Il “testamento”...

Esiste il rischio tsunami anche lungo la costa campano lucana? Il “testamento” del prof.Ortolani

Aveva a cuore le sorti del Cilento il prof. Franco Ortolani, geologo di fama mondiale e da questa ultima legislatura, Senatore della Repubblica Italiana: Lui era nato a Molinelle (Bo), ma le sue radici erano cilentane, di Torre Orsaia. Fino all’utimo, insieme al prof. Franco Castiello avevano portato al cospetto del Parlamento Italiano, un grido di allarme che ora più che mai insiste sul nostro territorio. Questo che segue è lo stralcio di un’interrogazione Parlamentare che i due Senatori hanno presentato quasi, ormai, un anno fa. L’ultimo disastroso tsunami che ha colpito le coste calabresi e siciliane dello Stretto di Messina è stato quello innescato da una grande frana sottomarina attivatasi in seguito al terremoto del 1908.
Troppo lontano il ricordo?
Sembra di si dal momento che oltre ad approfonditi studi sugli tsunami nessuna legge è stata emanata circa la tutela dei cittadini e dell’ambiente urbanizzato e antropizzato della fascia costiera.
Con il collega Senatore F. Castiello abbiamo predisposto una interrogazione per richiamare l’attenzione del Governo su questo, fino ad ora, trascurato problema.
Ecco la conclusione dell’interrogazione “Quali iniziative attuabili sul territorio, anche di tipo sperimentale, i ministri in indirizzo intendano assumere, oltre a studi e ricerche, al fine di procedere ad una valutazione della sicurezza della fascia costiera urbanizzata e antropizzata, in termini di pericolosità e rischio potenziale da tsunami.

Quest’ultimo risulta scientificamente rilevante e non risulta sia stato realizzato e attivato un sistema di allarme precoce. E’ socialmente doverosa una istituzionale valutazione sia in considerazione dei rilevanti, ultimi fenomeni eruttivi dei vulcani appartenenti all’arco insulare eoliano (Stromboli) che, soprattutto, in virtù della diffusa antropizzazione, affollamento e popolosità (specialmente nel periodo estivo, in quanto comuni turistici) dei territori rivieraschi, facilmente inondabili in quanto – per la maggior parte – ubicati a quote di pochi metri al di sopra del livello medio marino, quali, ad esempio, nel Cilento: Paestum, Agropoli, Casal Velino, Velia, Ascea Marina, Scario, Policastro, Capitello, Villammare, Sapri, e in Basilicata Maratea, in Calabria Marina di Tortora, Praia a Mare, Scalea etc.”.

Circa il reale rischio tsunami facciamo riferimento ad una pubblicazione scientifica relativa agli effetti dello tsunami del 2002 innescato da una frana che ha interessato un versante dello Stromboli “Near- and far-field survey report of the 30 December 2002 Stromboli (Southern Italy) tsunami. Marine Geology • February 2005, di Alessandra Maramai, Laura Graziani, Giuliana Alessio, Pierfrancesco Burrato”.
Nella figura A sono indicati i luoghi nei quali sono stati rinvenuti e studiati gli effetti delle onde. Nella figura B sono evidenziati i siti nel Cilento. Nella figura C (allegata all’interrogazione – non presente) in base alle evidenze riscontrate dagli autori (riquadro f) è stato ricostruito dallo scrivente con la linea azzurra punteggiata il limite della zona invasa dall’acqua sovrapposto ad una foto satellitare dell’agosto 2011 che consente di apprezzare l’affollamento di bagnanti nella spiaggia a sud del porto di Marina di Camerota. La figura D (allegata all’interrogazione – non presente) illustra la stessa zona di Marina di Camerota ripresa in marzo senza bagnanti, cioè nella stessa situazione che si aveva quando le onde hanno interessato la spiaggia nel 2002.
Non si è trattato di onde devastanti; si tenga presente che hanno investito la costa invadendola per varie decine di metri quando sulle spiagge non c’era nessuno.

Le testimonianze raccolte evidenziano prima il ritiro dell’acqua marina e poi la risalita con onde che per qualche decina di minuti hanno invaso alcune decine di metri di spiaggia.
Non si tratta di fare allarmismo ma una corretta informazione visto che il problema tsunami esiste. Inutile continuare a fare finta di niente come fatto dai governi che si sono succeduti dal 2002 fino al 4 marzo 2018. Prima di tutto una adeguata azione di informazione va realizzata nelle scuole e presso le associazioni di cittadini.
Tutti devono sapere che se vedono un improvviso ritiro dell’acqua del mare devono immediatamente raggiungere l’entroterra in posizione il più in alto possibile.
Interventi pilota vanno progettati e realizzati in spiagge significative.

E poi vanno utilizzati i dati raccolti con le ricerche scientifiche al fine di mettere a punto un valido sistema di allarme precoce che sia diffuso e conosciuto e ben “spiegato” e indicato sui territori.
La buona ricerca richiede buoni amministratori che mettano a frutto i risultati per garantire e tutelare i cittadini. Gli effetti delle onde sulla costa sono diversi in relazione alla propagazione delle onde stesse, come verificato anche nei recenti tsunami oceanici. Come si vede dalla ricostruzione scientifica le coste del Cilento investite perpendicolarmente dai fronti d’onda hanno ne risentito maggiormente rispetto alle coste calabre. In questa nota ho evidenziato l’impatto di un piccolo tsunami recente verificato da scienziati per dare concretezza alle considerazioni. Molti temono uno tsunami originato da frane lungo i versanti del Marsili.

Faccio presente che il Marsili ma anche tutte le scarpate sommerse instabili che contornano le coste tirreniche possono essere interessate da frane sottomarine specialmente in seguito a terremoti anche con epicentro in terraferma come accaduto molte volte negli ultimi 1000 anni.
Gli effetti potenziali lungo le coste tirreniche dipendono dal tipo di frana: velocità, metri cubi, ubicazione ecc. nonché ubicazione della frana.
Cominciamo ad affrontare il problema…

Le foto sono tratte da: Near- and far-field survey report of the 30 December 2002 Stromboli (Southern Italy) tsunami

© Diritti Riservati
Roberta Martucci
Roberta Martucci
Redattrice e responsabile della pagina Magazine di Cilento Reporter, esperta di marketing, è impegnata da anni a valorizzare le tante eccellenze, e gli eventi del territorio. Giornalista eclettica, vanta diverse collaborazioni con giornali, riviste e televisioni, e da cronista ama raccontare storie di persone, vicende e curiosità. Il suo sguardo del Cilento, terra che definisce “maledettamente bella”, è visibilmente innamorata di tutto ciò che descrive e che tocca le corde dei sensi.

In Evidenza

Un antico ceppo d’ancora romana ritrovato nei fondali marini sulla costa del Cilento: un prezioso tesoro archeologico

Un'importante operazione di recupero archeologico ha avuto luogo nei fondali marini tra Acciaroli e Pioppi, nel celebre tratto di mare antistante Torre La Punta, nel Cilento. I carabinieri subacquei di Napoli, con il supporto dell'associazione Asso, guidata da Mario Mazzoli, hanno riportato alla luce un antico ceppo d'ancora in piombo, risalente probabilmente all'epoca romana. Questo ritrovamento non solo arricchisce il patrimonio storico-culturale della regione, ma rappresenta anche un passo significativo verso la valorizzazione e la tutela del patrimonio subacqueo...

Al via, con limitazioni, il Metrò del Mare servizio cruciale per il Cilento

A partire dal primo luglio 2025, il Metrò del Mare riprenderà le sue corse nel suggestivo scenario del Cilento, un’iniziativa che stimola la mobilità turistica e promuove la bellezza di territori affacciati sul mare. Tuttavia, è fondamentale notare che il servizio è stato avviato solo in parte, escludendo alcune delle località più rilevanti della costa cilentana, come Palinuro e Marina di Camerota. Il Metrò del Mare è un importante progetto di mobilità promozionale creato dalla Regione Campania, con un investimento iniziale di circa 7 milioni di..

Ad Agropoli il festival cinofilo 2025. Celebriamo l’amore per i cani con 18kt A.S.D.

Nel cuore pulsante dell’allegria e della passione per gli amici a quattro zampe, si prepara a prendere vita il Festival Cinofilo 2025, un evento imperdibile organizzato dall’Associazione Cinofilia 18kt A.S.D., guidata da Angelo Masucci e Carla Esposito, insieme a un gruppo di membri devoti che da oltre dieci anni condividono il sogno di promuovere una relazione sana, rispettosa e consapevole con i nostri compagni pelosi. Questo festival, 5 e 6 Luglio 2025, non è solo un evento; è una celebrazione delle connessioni profonde tra umani e cani, un’occasione per riunire tutti coloro che amano e rispettano gli animali. Fondata sulla convinzione che ogni cane meriti una vita piena e felice, l’Associazione 18kt ...

Potrebbe interessarti

Muore per infarto poliziotto penitenziario in servizio presso il carcere di S. Maria Capua Vetere

Un poliziotto penitenziario di 50 anni, in servizio nel carcere di S. Maria Capua Vetere, è morto oggi per un probabile infarto fulminante durante il servizio presso la M.O.F., manutenzione ordinaria fabbricati. A dare la notizia è, affranto e commosso, Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

Indagini della Squadra Mobile di Salerno, c’è un fermo dopo la tentata rapina al bar

Nella notte tra sabato e domenica, un evento drammatico ha avuto luogo in un bar della zona orientale di Salerno, diventando rapidamente virale grazie alle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza. Il protagonista della vicenda è un barista che, di fronte alla minaccia di un rapinatore armato, ha dimostrato un coraggio straordinario, mettendo in fuga l’aggressore con l’uso di una scopa. Questo episodio ha...

La denuncia del Codacons Cilento: “Il ponte Tanagro ancora chiuso. Serve un’inchiesta”

A quasi quattro anni dalla chiusura del Ponte Tanagro in località Caiazzano di Padula Scalo , nessuna data certa è stata comunicata per la fine dei lavori, né si intravede il completamento di un’opera infrastrutturale essenziale per le comunità del Vallo di Diano. Dal 29 ottobre 2021, il ponte, lungo appena 46 metri, resta inspiegabilmente interdetto al traffico. Un’opera già finanziata con fondi pubblici e con un appalto che prevedeva la conclusione entro 175 giorni come dichiarato il 25 luglio 2023 dall’allora presidente della Provincia di Salerno...

Più Letti