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martedì, 19 Marzo 2024
Prima PaginaRacconti e LeggendeLa leggenda della Madonna della Badia di Grottaferrata a Rofrano

La leggenda della Madonna della Badia di Grottaferrata a Rofrano

Sin dalle origini l’uomo ha cercato di trovare una spiegazione a fatti o eventi inspiegabili come gli agenti atmosferici (pioggia, neve, vento) o le catastrofi naturali (terremoti, alluvioni) presupponendo l’esistenza di entità divine che non solo venivano ritenute le cause prime e principali di questi eventi, ma essendo forze superiori, gli uomini erano tenuti a sottomettersi e ad adorarle. La religione è in effetti una serie di credenze o di atti di culto che collega la vita dell’uomo a un ordine superiore e soprattutto alla divinità intesa come fine ultimo di tutte le cose. Le leggende o storie di eventi religiosi o mistici accaduti nei secoli  hanno alimentato e tuttora nutrono la voglia di fede del singolo individuo.

Le leggende, sono racconti fantastici che narrano le origini, la storia di un gruppo sociale. Prima di essere scritti o narrati, sono state raccontate a voce e nel tempo, hanno una precisa configurazione storica e geografica, traendo il loro contenuto dalle vicende di una comunità, da eventi che si presumono realmente accaduti, avendone una collocazione esatta nel tempo. Negli anni ne ho riportate alcune, ma , fra le tante, quella che vi vado a riportare, credo sia emblematica. Una storia/leggenda di Rofrano, racconta che la badia della Madonna di Grottaferrata fu edificata per volere della stessa Madonna. Si narra che dei contadini del posto trovarono, in una sterpaglia, la statuina della Vergine.

Ella era inserita in una piccola muraglia fatta di pietre come a proteggerla e con un piccolo lume ad olio ad illuminarla. I contadini pensarono così di edificare lì una piccola cappella a sua devozione ed iniziarono a scavarne le fondamenta. Ma durante la notte queste buche si ricolmavano del terriccio appena scavato, lasciando, all’indomani, stupiti i poveri uomini.

Allora implorarono: – “” Marònna mia, nu’ ne fa’ perde la fatìa, ricinnìlo tu, rici addò la vuoi sta cappèdda! “” – La notte stessa, era il 15 di Agosto, nevicò, ma solo nel luogo dove la Madonna voleva fosse edificata la Chiesa e ne scese così tanta da far capire agli abitanti del paesello la maestosità della costruzione da erigere. E così fu.

© Diritti Riservati

Alessandro Giordano
Alessandro Giordano
Dal Marzo 2015 racconto la nostra terra, il Cilento, mostrandola con gli occhi di chi la ama, la vive e vuole contribuire a farla apprezzare di più ai turisti e ai Cilentani stessi. La Storia, i Personaggi, la Cultura, le Tradizioni e le Contraddizioni, il patrimonio artistico, gli eventi e le iniziative in programma che ritengo più interessanti segnalare, i musei, le attrazioni e le proposte per i turisti, il cibo ed i prodotti del territorio sono i temi principali dei miei articoli.

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