È morto il sociologo Domenico De Masi, aveva 85 anni. De Masi poche settimane fa aveva scoperto per caso di avere una malattia invasiva e che gli sarebbe restato poco da vivere. Nel 2008 era stato nominato anche presidente del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e Alburni, incarico che lasciò a distanza di pochi mesi.
A comunicare la scomparsa del sociologo in una nota è stato il M5s, di cui De Masi è stato un ispiratore: “Dall’ozio creativo al lavoro agile. Con Domenico De Masi ci lascia un fine intellettuale, precursore dei tempi con le sue teorie innovative e difensore dei diritti sociali e civili. Da Preside della Facoltà di Sociologia della Comunicazione de “La Sapienza” aveva dimostrato di essere sempre dalla parte dei più deboli e dei giovani, il suo chiodo fisso. Le nostre condoglianze alla famiglia e alla comunità di Ravello, comune che aveva apprezzato negli anni il suo attivismo culturale e il suo impegno sociale”.
“Oggi è una giornata molto triste, perché la scomparsa di Domenico De Masi ci priva non solo di un grandissimo studioso e di uno dei più grandi sociologi del nostro tempo. Ci priva soprattutto di un vero uomo di cultura, una mente lucidissima le cui analisi hanno avuto il merito di sfidare le convenzioni tradizionali sul lavoro e sulla società, spingendo le persone a riflettere sul significato del loro tempo e delle loro passioni. Il suo punto di vista sulle cose ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante per la comunità del Movimento 5 Stelle, che oggi piange quello che è stato prima di tutto un amico di tante e tanti di noi. Ma è ai suoi familiari e persone più strette che rivolgiamo un pensiero di affettuosa vicinanza e il più sincero cordoglio”, scrivono gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione cultura alla Camera e al Senato.
“Con gli anni ci si abitua alla scomparsa degli amici più cari, ma non sembrava possibile dovere aggiungere a questo triste rito della memoria anche la solida e cara immagine, che ormai è solo immateriale, di Domenico De Masi, amico di sempre, ironico e strenuo combattente per la giustizia e la verità contro i luoghi comuni“. Così il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi commenta la scomparsa dello studioso e amico Domenico De Masi.
“L’ho salutato- aggiunge Sgarbi- qualche giorno fa, arrivato a Ravello, invitandolo a un incontro su Caravaggio nella vicina Scala. Non era a casa. Era appena stato ricoverato al Gemelli, e aveva nella voce una qualche consapevolezza di quello che purtroppo è accaduto. Gli ho fatto la battuta, che ora appare infelice e veridica: ‘Guarisci presto, perché sarebbe inutile andare in Paradiso avendolo già trovato a Ravello’. Lui mi ha risposto con una strana consapevolezza: ‘Nonostante tutto tu ed io ci ritroveremo in Paradiso’. E non intendeva Ravello”.
“Esprimo il profondo cordoglio mio personale e della comunità dem per la morte di Domenico De Masi. Con i suoi studi sulla sociologia del lavoro e il suo approccio fuori dagli schemi ai problemi della società postindustriale ha saputo offrire spunti di dibattito e arricchimento non solo alla politica ma a tutto il Paese. Ai suoi familiari e ai suoi amici vanno le più sentite condoglianze”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.