La sezione in cui è inserito questo post si chiama “Reflussi” ; essi possono essere reflussi gastrici, solo di pensiero ed alle volte, come in questo caso, una critica sana e genuina che ha come obiettivo principale, l’esaminare ciò che siamo costretti a subire noi poveri cittadini che ci apprestiamo ad andare a votare la gente che poi ci rappresenterà.
Nel periodo delle Elezioni Comunali 2021, come al solito, ci ritroveremo ad avere più amici del dovuto, anche chi fino a qualche mese fa nemmeno ti salutava, in quel periodo, inesorabilmente, egli è disposto ad allungare la mano o a darti una pacca sulla spalla e per i più arditi c’è il bacio sulla guancia, per fortuna che con le restrizioni attuali non è possibile, in sintesi un novello Giuda 2.0, altri invece muniti di santini elettorali e con esplicita richiesta, sottovoce o tramite messaggio privato (alzi la mano chi non ne ha ricevuto, negli anni, almeno uno) che fanno più ridere di una barzelletta. In questo periodo, non posso farci nulla, finisco inevitabilmente per parlare di politica, rimanendo allibito dai vari ed aggiungo, strane ed allo stesso tempo divertenti candidature, ma soprattutto dal fatto che molti dei candidati sono persone che con la politica o anche con la semplice amministrazione di un qualsiasi paesello cilentano ci stanno come i cavoli a merenda.
Conterranei, candidati alle prossime elezioni, alcuni senza un diploma altri che un diploma e magari anche una laurea ce l’hanno ma sprovvisti di qualsiasi base che permetta loro di essere il “buon padre di famiglia” del proprio territorio ed a candidarsi come politicante inadeguato e ricoprire una eventuale carica di consigliere. Personaggi che sono stati presentati con il solo scopo di aggiudicarsi più voti possibili per contribuire alla vittoria finale dei loro “grandi capi” che, il più delle volte, complottano nelle buie e segrete stanze, magari anche di nascosto da chi poi li condurrà al trionfo. La mia è una protesta semplice, una protesta contro i candidati stessi, che non hanno fatto un check-up delle loro conoscenze (molti di loro li conosciamo dall’infanzia (“n’cè simme crisciute”), ma soprattutto contro quei “grandi condottieri”, che hanno permesso la loro candidatura senza verificarne o testarne le competenze. Presenteranno “i numerielli”, dando uno schiaffo fortissimo a tutti quei valori e quegli ideali che la politica stessa dovrebbe rappresentare, e così facendo ci rimettono loro stessi che non sanno ciò che fanno e perché lo fanno. Con tali accuse e con questo scritto, non intendo “sopraelevarmi” o giudicare i candidati, la politica non fa per me non ne sono capace, candidandomi nemmeno i voti della mia famiglia avrei, ma solo denunciare quello che molti pensano: per fare politica ci vogliono le giuste competenze e la giusta esperienza e molti non hanno queste virtù , come si dice “nu’cummanni manc’a casa toia!!!”.
Improvvisarsi dall’oggi al domani amministratore dovrebbe ascriversi come reato, lieve, giudicabile con la condizionale – passibile di indulto, ma sempre reato. L’ho sempre sostenuto si dovrebbe re-instituire una Scuola della Politica, casomai retta da un redivivo Don Luigi Sturzo ed alla quale, per chi vorrà intraprendere questo tortuoso percorso, sarà obbligo frequentarla con tanto di esami , tesi finale e per le candidature non si dovranno accettare votazioni al disotto del 100/110, vanno bene anche senza la lode.
Ma scherzi a parte, sono anche convinto che il fare buona politica non disegna colui che poi saprà ben amministrare, abbiamo avuto un esempio lampante in Angelo Vassallo un non politicante prestato alla cosa pubblica, ottimo amministratore, ma questa è un’altra storia.
Mi spiace ma non accetterò determinate candidature, ma sono pronto a lottare per far valere il loro sacrosanto diritto a candidarsi, ritengo soltanto che un po’ di buon senso non guasterebbe.
No, non intendo stare in silenzio di fronte a questa situazione ed invito chiunque la pensi allo stesso modo, a non restare in silenzio ma ad esporsi perché chi sarà eletto dovrà prendere decisioni che avranno i loro effetti su tutta la collettività e guarda un po’ anche sulle proprie famiglie. Quindi cosa farete?
Alle prossime elezioni, ogni cittadino cilentano è libero di votare chi meglio crede, ma date un peso al vostro voto scegliendo con un minimo di buon senso… Buone elezioni e non dimenticate di votare scegliendo, se proprio si deve, il male o danno minore.