Quando hanno conosciuto la storia del bambino, i Cilentani ed altri al di fuori dei confini territoriali, non ci hanno pensato due volte. Quel piccolo sconosciuto, da subito è diventato uno di “famiglia”. In molti lo hanno virtualmente adottato e gli hanno dato, tutti insieme, la forza per lottare. Il bambino di 5anni è un piccolo guerriero che arriva da un piccolo borgo Cilentano e che da alcuni anni combatte con una brutta malattia.
Una battaglia che il piccolo paziente però, da qualche tempo, non combatte più da solo. Al suo fianco, infatti, ci sono decine e decine di abitanti e di commercianti, soprattutto del Cilento, una terra così piccola, ma che ha un cuore davvero grande. Enorme. Un cuore che ha abbracciato lui e la sua famiglia.
Semplici cittadini, commercianti, artisti, persone da tutta Italia, hanno voluto lasciare un contributo, ognuno ha cercato di fare la propria parte . È nato tutto spontaneamente, ci siamo affezionati a questo bambino e siamo felici che in tanti abbiano voluto contribuire; grazie a questa generosità sono stati raccolti fondi che lo sosterranno per una sua eventuale trasferta all’estero. Questa grande onda sta aiutando il bambino a lottare. Si tende a pensare, senza una reale ragione, che una grave malattia non possa appartenere al mondo dell’infanzia: è naturale che i bambini diventino grandi e, quindi, possano fantasticare sulla loro vita da adulti.
Ma non è così. Fin da piccoli, tanti bambini sono costretti a relazionarsi con medici e malati, a trascorrere molto del loro tempo in ospedali e ambulatori. Se i genitori che stanno al fianco di questi bambini, però, riescono a non perdere la fiducia nella solidarietà di persone sconosciute, a credere che per un amore assolutamente disinteressato c’è qualcuno disposto a donare una parte di sé, questi genitori possono portare i loro figli ad affrontare la malattia con un senso assolutamente positivo. C’è bisogno, oggi più che mai, di far crescere in noi e nei giovani che sono il nostro futuro, il senso del donare, una coscienza solidale. Chicco, come tutti i bambini, gioca, fantastica, sogna chi potrebbe diventare e che cosa potrebbe fare da grande, racconta i suoi progetti di adulto alla madre, una presenza silenziosa ma che si percepisce talmente rassicurante da riuscire a far vivere al bambino la propria malattia in modo positivo.
E questa certezza, come s’intuisce, è ciò che comunica al figlio. Perché quando il piccolo prima di addormentarsi le dice: “Mamma, io da grande voglio vivere…” lo fa rivolgendole un sorriso aperto e sereno. E ciascuno di noi, nella sua unicità, può ridare i sogni e la speranza a chi ha trovato sulla sua strada la malattia. Il destino, a volte, si può cambiare. Grazie al cuore.
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Tutti per Chicco Concerto del 22 settembre 2019 Vallo Scalo SA #forzachicco
Posted by Forza Chicco on Tuesday, 24 September 2019
Tutti per Chicco Concerto del 22 settembre 2019 Vallo Scalo SA #forzachicco – Video di Marco Bianco