Nascerà a Pollica, nel Parco Nazionale del Cilento, il primo impianto Europeo di energia rinnovabile alimentato dalla posidonia, pianta marina endemica del Mediterraneo. La pianta sottomarina spiaggiata, in eccesso sul litorale delle frazioni costiere di Acciaroli e Pioppi sarà utilizzata per produrre biometano.
Erroneamente definite alghe, le praterie di posidonia che non piacciono ai bagnanti perché talvolta appiccicose e maleodoranti, possono rivelarsi una miniera d’oro per l’approvvigionamento energetico. La centrale produrrà biometano green al 100%, coprendo il fabbisogno energetico di 500 famiglie. Fino a poco tempo fa la posidonia spiaggiata era classificata come rifiuto speciale, e successivamente come solido urbano, anziché essere considerata sostanza naturale. Per molto tempo, si è imposto alle comunità costiere di “stoccare” in alcuni punti del litorale imponenti quantità di posidonia spiaggiata, quantità alimentate sempre più da un anno all’altro.
Un biodigestore, quello di Pollica, da 7 mila tonnellate di posidonia all’anno. Si tratta del primo impianto in Europa e (forse) nel mondo, capace di produrre energia rinnovabile.
Il progetto, come riporta l’ANSA, è stato presentato a ‘Slow Fish 2023’ a Genova dal sindaco di Pollica Stefano Pisani e dall’amministratore delegato dell’azienda Miras Energia Silvio Petrone, che si è aggiudicata il project financing. La costruzione dello stabilimento inizierà entro la fine del 2023 e dovrebbe concludersi a metà del 2024.