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sabato, 27 Luglio 2024
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La miglior mozzarella di bufala è nel Cilento

Ogni giorno all’alba, quando le luci dei paesi, delle città sono ancora accese e nessuno di noi ha ancora dato inizio alla sua frenetica giornata, il casaro comincia la lavorazione del latte, giunto da una delle tante stalle sparse sul territorio.  Nel giro di poche ore, attraverso una serie di passaggi e con la sapiente attenzione nel procedimento in parte affidato alle macchine industriali e  in parte affidato all’esperienza, alla capacità, all’intuito del casaro che sa quando è il momento giusto per filare, per dosare l’acqua, per valutare la temperatura, per attendere o per procedere, ne verrà fuori una delle bontà più rinomate al mondo della Campania: la mozzarella. Per il casaro, le mani, gli occhi,  sono le migliori attrezzature per questo mestiere che viene tramandato nei secoli, poiché, ha indubbiamente qualcosa di speciale, di unico.  Ma come nasce la mozzarella.

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Storicamente la mozzarella nasce a Capua nel XII secolo nel monastero di San Lorenzo. I monaci la offrivano abitualmente ai fedeli che arrivavano in pellegrinaggio. La produzione di questo prodotto , per i religiosi non fu una scelta ma una necessità dettata dal senso pratico. Infatti all’epoca, mancando strutture per la refrigerazione, il latte non poteva essere conservato. La trasformazione del latte in formaggi e latticini permetteva di prolungare i tempi di conservazione. Da qui ad un produzione più organizzata passarono ancora cinque secoli. Infatti nel XVII secolo i Borbone, nella tenuta reale di Carditello, misero a punto le strutture necessarie per perfezionare e sviluppare la produzione casearia.

Produzione che dopo l’unità d’Italia trovò il suo primo mercato all’ingrosso ad Aversa. Il resto è storia recente e come sappiamo la mozzarella c’è mozzarella e mozzarella. Ed è della “mozzarella mozzarella” che ha riguardato “Mozzarella Championship”, il primo campionato della migliore mozzarella di bufala Dop e non Dop. La finale tenutasi nella giornata di mercoledì 21 luglio nell’incantevole scenario di Palazzo Petrucci di Posillipo; qui 19 giornalisti, ne hanno decretato la classifica. Ad aggiudicarsi il titolo di miglior mozzarella d’Italia (non Dop) è stato il Caseificio Vannulo di Capaccio Paestum. La miglior mozzarella d’Italia Dop invece è quella prodotta dal caseificio Don Peppe Diana di Castel Volturno.

Le classifiche, redatte al termine della degustazioni alla cieca, sono state stilate in due categorie

  • Vannulo di Paestum
  • Granatore di Palmi
  • Leuci di Caserta
  • Tenuta Bianca di Altavilla Silentina

I caseifici Dop:

  • Don Peppe Diana di Castel Volturno
  • Caseificio Jemma di Battipaglia
  • Caseificio Agnena di Cancella e Arnone
  • Caseificio Polito di Agropoli

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Alessandro Giordano
Alessandro Giordano
Dal Marzo 2015 racconto la nostra terra, il Cilento, mostrandola con gli occhi di chi la ama, la vive e vuole contribuire a farla apprezzare di più ai turisti e ai Cilentani stessi. La Storia, i Personaggi, la Cultura, le Tradizioni e le Contraddizioni, il patrimonio artistico, gli eventi e le iniziative in programma che ritengo più interessanti segnalare, i musei, le attrazioni e le proposte per i turisti, il cibo ed i prodotti del territorio sono i temi principali dei miei articoli.

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