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giovedì, 25 Aprile 2024
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Le restrizioni sulle feste: facciamo chiarezza

Misure rigide in Italia dalla vigilia di Natale alla Befana. «Stiamo chiudendo le misure definitive che dobbiamo comunicare al Paese “, così comunicava il Ministro della Salute Speranza, al termine del Consiglio dei Ministri di ieri, 18 Dicembre.

Poi in serata l’annuncio, con annessa conferenza stampa, del Presidente del Consiglio Conte, decretando norme che prevedono un irrigidimento significativo tra il 24 dicembre e 6 gennaio, facendo passare così la linea più dura.

L’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 6 gennaio. Gli altri giorni compresi in questo periodo, tutto il Paese sarà zona arancione, compresi il 21, 22 e 23 dicembre.

Niente zona gialla, quindi. Niente bar e ristoranti dal giorno della Vigilia a quello della Befana. Si salvano i negozi dal 28 al 30 dicembre ed il 4 gennaio. Resta il coprifuoco alle 22.

Riepilogando, giorno per giorno, ecco come saranno le feste di Natale e di Capodanno in tutta Italia:

  • giovedì 24 dicembre: zona rossa;
  • venerdì 25 dicembre: zona rossa;
  • sabato 26 dicembre: zona rossa;
  • domenica 27 dicembre: zona rossa;
  • lunedì 28 dicembre: zona arancione;
  • martedì 29 dicembre: zona arancione;
  • mercoledì 30 dicembre: zona arancione;
  • giovedì 31 dicembre: zona rossa;
  • venerdì 1° gennaio: zona rossa;
  • sabato 2 gennaio: zona rossa;
  • domenica 3 gennaio: zona rossa;
  • lunedì 4 gennaio: zona arancione;
  • martedì 5 gennaio: zona rossa:
  • mercoledì 6 gennaio: zona rossa;

da giovedì 7 gennaio: zona gialla, a meno di diverse disposizioni dell’ultima ora.

In base a questo calendario, quindi, si possono già sapere alcune delle cose che si potranno fare tra la Vigilia e l’Epifania. La prima misura comune per tutti i giorni è quella della chiusura totale di bar e ristoranti dal 24 dicembre al 6 gennaio, poiché sia nelle zone rosse sia in quelle arancioni non possono aprire. E questa è una delle principali novità rispetto alle indiscrezioni circolate fino a questa mattina. I locali potranno restare aperti dalle 5 alle 22 per l’asporto. Consentita la consegna a domicilio.

La seconda novità riguarda i negozi. Saranno aperti soltanto il 28, 29 e 30 dicembre ed il 4 gennaio, come consentono le regole delle zone arancioni. Tutti gli altri giorni dovranno restare chiusi.

Per quanto riguarda il pranzo di Natale, passa la linea di poter invitare a tavola due congiunti stretti non conviventi insieme ai figli minori di 14 anni, che non rientrano nel conteggio.

Stando così le cose, ecco come si potranno passare le feste di Natale.

  • Giorni in zona rossa

Dal 24 al 27 dicembre, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio le regole in vigore saranno le seguenti.

Spostamenti

Spostamenti vietati dentro e fuori il proprio Comune, tranne che per motivi di lavoro, di salute o di comprovata necessità, giustificati da autocertificazione. Previste delle sanzioni in caso di trasgressione.

Consentiti gli spostamenti tra Comuni diversi per l’acquisto di beni o servizi essenziali, tra cui la spesa, la farmacia, il parrucchiere.

Vietato lo spostamento tra una Regione e l’altra. Consentito il rientro nel proprio luogo di residenza, abitazione o di domicilio, anche se al di fuori dalla Regione in cui ci si trova, giustificato con autocertificazione.

Vietato lo spostamento nelle seconde case, anche se si trovano nello stesso Comune o nella stessa Regione, tranne in caso di emergenza (la rottura di un tubo dell’acqua, un cortocircuito che ha provocato un incendio, un furto, ecc.) e per il tempo strettamente necessario a risolvere il problema.

Bar, ristoranti e negozi

Bar e ristoranti restano chiusi per il servizio al banco o al tavolo. È consentito il servizio d’asporto dalle 5 alle 22. Consentita anche la consegna a domicilio.

I negozi restano chiusi.

Sono aperti:

  • supermercati;
  • alimentari;
  • farmacie e parafarmacie;
  • tabaccai;
  • edicole;
  • lavanderie;
  • ferramenta;
  • negozi di vernici e di materiali edili;
  • rivenditori di elettrodomestici;
  • rivenditori di prodotti di informatica e di elettronica di consumo;
  • ottici;
  • negozi di fotografia;
  • benzinai;
  • concessionarie d’auto;
  • parrucchieri;
  • librerie e cartolerie;
  • fiorai;
  • rivenditori di macchine agricole e di giardinaggio;
  • negozi di cosmetici, saponi e prodotti igienico-sanitari;
  • negozi di articoli sportivi;
  • negozi di biciclette e articoli per il tempo libero;
  • negozi di biancheria, confezioni e calzature per bambini;
  • negozi di giocattoli.

Rimangono chiusi i negozi di abbigliamento per adulti e i centri estetici.

Nei mercati centrali e rionali si possono vendere solo generi alimentari, piante, fiori e prodotti per animali.

Attività motoria e passeggiate

Consentita la passeggiata nei pressi della propria abitazione, rispettando la distanza di almeno un metro rispetto alle altre persone e con obbligo di indossare la mascherina.

Consentita l’attività motoria (corsa e bicicletta) solo all’aperto, anche in aree verdi o attrezzate e in forma individuale, rispettando la distanza di almeno due metri e il divieto di assembramento.

Chiusi i centri sportivi, le palestre, le piscine, i circoli.

Giorni in zona arancione

Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio, le regole in vigore saranno le seguenti.

Spostamenti

Consentito circolare all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22, ora in cui scatta il coprifuoco fino alle 5 del giorno successivo, senza bisogno di autocertificazione. Nelle ore di divieto è possibile muoversi solo per motivi di lavoro, di salute o di comprovata necessità (questa volta con l’autocertificazione).

Vietati a qualsiasi ora gli spostamenti fuori dal Comune di residenza, se non per motivi di necessità (come andare a fare la spesa o in farmacia se non disponibili nel luogo in cui si abita). Vietato, per i soliti motivi da giustificare, lo spostamento verso altre Regioni.

Consentito uscire dal proprio Comune se ha meno di 5.000 abitanti per spostarsi nel raggio di 30 km per il ricongiungimento familiare. Vietato questo spostamento verso un Comune capoluogo.

Consentito in qualsiasi momento il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.

Bar, ristoranti e negozi

Bar e ristoranti sono chiusi, così come pasticcerie e gelaterie. Possono restare aperti dalle 5 alle 22 per il servizio d’asporto. Consentita la consegna a domicilio a qualsiasi ora.

Aperti fino alle 18 gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ubicati nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

Consentita l’apertura dei negozi. Chiusi nel fine settimana i centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari, supermercati, edicole e tabaccai che si trovano al loro interno.

Attività motoria e passeggiate

Consentite le passeggiate all’interno del proprio Comune.

Chiuse palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP.

Consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.

Fonte: Ministero della Salute

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Redazione Notizie
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