Le giornate iniziano ad accorciarsi e le temperature cominciano ad irrigidirsi, ma siete ancora in tempo per fare qualche scampagnata nel weekend, specialmente adesso che l’autunno inizia a colorare boschi e foreste! E perchè non cogliere l’occasione per darsi a uno dei grandi classici autunnali, e andare a funghi?! La raccolta dei funghi è un’attività divertente e stimolante, da anni praticata nel Cilento che permette di entrare in contatto diretto con la natura e l’ambiente circostante, in perfetta sintonia con l’ecosistema!
Raccogliere funghi significa addentrarsi in boschi immersi nel silenzio e dall’atmosfera magica, quasi fiabesca, in cui gli unici suoni sono il canto degli uccelli e il fruscio del vento tra le foglie! Ottimi da cucinare in decine di maniere diverse, anche semplicemente soffritti nell’olio o saltati in padella con del sugo. Ricchi di minerali, vitamina B e proteine, sono perfetti per chi vuole mantenere la linea, perché poveri di calorie e grassi, e perchè costituiti al 90% da acqua. Il periodo migliore per la loro raccolta è da Aprile fino alla fine di Ottobre, quando arrivano i primi freddi; questo perchè la crescita dei funghi avviene idealmente quando si raggiunge una temperatura fra i 10 e i 25 gradi, e un alto tasso di umidità. Anni fa, ricordo che Settembre era considerato il mese migliore per i funghi, ma gli ultimi cambiamenti climatici hanno leggermente cambiato le cose, avendo spostato il periodo delle piogge abbondanti, che di solito avvenivano a fine Agosto, nelle zone collinari possiamo trovarne in maggiore quantità. Potete ancora trovare i Porcini, ma anche Leccini, ai piedi di pioppi e betulle, Galletti e Chiodini. E se siete fortunati, dopo forti piogge, potreste trovare la “Mazza di Tamburo”, da noi cilentani volgarmente chiamata “conocchia”, che cresce in prati e radure boschive di latifoglie.
Da piccola, qualche volta, ho partecipato con il mio papà a questa formidabile “caccia”, con l’immancabile cestino di vimini, in cui riporre i funghi appena colti (non tutti sanno che questo contenitore è obbligatorio per legge! I sacchetti di plastica sono vietati, in quanto impediscono alle spore di diffondersi e creare altri funghi) ed un bastone, utilissimo per spostare i rami o le foglie secche che potrebbero nascondere la presenza di funghi, ma da usare con delicatezza.
A casa ritornavamo dopo circa tre ore e grande era la mia soddisfazione nel far vedere alla mia mamma ciò che durante quell’avventura ero riuscita a trovare. Come scrivevo, molte sono le varianti culinarie per questo prodotto della terra, ma quella che oggi voglio proporvi è una ricetta adatta a tutti i giorni della settimana ma emblematica per un piatto domenicale, visto che si potrebbero usare le tagliatelle fatte in casa.
Ricetta per 2 persone:
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- 250 gr di tagliatelle
- 3-4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva DOP Cilento
- 300gr. di funghi porcini
- 1/2 spicchio d’aglio o se preferite 1 pezzetto di cipolla tritata
- 1 pizzico di peperoncino tritato
- 8 pomodorini
- 2 ciuffi di prezzemolo tritato
- sale q.b.
Preparazione
Tritare mezzo spicchio d’aglio o cipolla e lasciare imbiondire in una padella con l’olio ed eventualmente un pizzico di peperoncino. Intanto tagliate a “fettine” i funghi ed uniteli nella padella per farli rosolare per circa 2-3 minuti. E’ il momento dei pomodorini che devono essere tagliati a metà ed aggiunti ai funghi porcini. Far rosolare il tutto per un altro paio di minuti, aggiungendo, di tanto in tanto, mestolo d’acqua e successivamente abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e lasciar cuocere il tutto per 10 minuti. Al termine della cottura, aggiungere il prezzemolo tritato.
A questo punto, lessare le tagliatelle per poi scolarle al dente. Unire la pasta al condimento e lasciarle amalgamare aggiungendo eventualmente un goccio d’acqua di cottura per regolare la consistenza. Adesso non resta che portare in tavola. Buon appetito.