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Coronavirus, temperature più alte ne ridurranno l’espansione?

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Circolano diverse notizie al riguardo: la domanda è se il caldo dei prossimi mesi, con il ritorno della primavera, possa limitare l’espansione del virus. La risposta come vedremo è che non si sa, anche se alcuni virus sono soggetti a stagionalità.

In questi giorni la preoccupazione per l’espansione del coronavirus Covid-19 in Italia e nel mondo è grande ed i mass media pubblicano continuamente notizie aggiornando il numero di contagiati, mentre vengono prese misure eccezionali come la chiusura delle scuole, delle università e dei musei.

Come redazione meteo, la domanda che possiamo farci è se esistano relazioni fra l’espansione del coronavirus e le temperature. Ci avviciniamo infatti alla primavera, che inizierà ufficialmente il 20 marzo con l’equinozio.

La notizia sui media americani per delle dichiarazioni di Trump

Nei giorni scorsi i media americani hanno sottolineato come il presidente statunitense Trump (non certo un esperto in materia…), abbia scritto un tweet riguardante un possibile miglioramento della situazione in Cina grazie all’aumento delle temperature che è immaginabile aspettarsi con l’arrivo della stagione primaverile.

I media hanno subito pubblicato approfondimenti cercando di capire se queste affermazioni fossero veritiere.

Secondo quanto si legge in un articolo pubblicato sul National Geographic, alcuni tipi di coronavirus ed anche alcuni virus influenzali tendono ad espandersi meno nei mesi caldi. C’è quindi una base di verità sul fatto che le temperature più alte possano frenare l’espansione di alcuni virus.

Covid-19: non si sa ancora se le temperature ne influenzano l’espansione

Tuttavia, non c’è nessuno scienziato e nessun articolo scientifico che si azzardi a dire che il Covid-19, il virus che tante preoccupazioni sta portando nel mondo in questi giorni, sia influenzato dalla stagionalità. Del resto, si sa ancora troppo poco di questo virus (è uno dei motivi per cui desta tanto allarme, nonostante stia causando molte meno vittime di altri virus più noti). In sostanza, dicono gli esperti che stanno studiando il coronavirus, è troppo presto per sapere.

Se da una parte alcuni studi mostrano che alcuni tipi di virus si espandono più facilmente in condizioni di freddo e aria secca, dall’altra parte si tratta di studi limitati ad alcuni tipi di virus, e non possiamo trarre quindi conclusioni.

di Leonardo Pasqualini della  Redazione de: Il Meteo.net

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