Veniva usato come sostentamento per i lavoratori dei campi, assumendo però con il passare dei secoli, valenza di prodotto di lusso. Dal XV secolo d.C. il fico compare molto spesso nei registri doganali dei porti cilentani, a testimonianza di un florido commercio, anche e soprattutto, verso gli stati esteri. Il fico da “pane dei poveri” divenne bene di lusso, destinato ad occupare le tavole nobiliari e ad essere legato al periodo natalizio, benché sia un prodotto disponibile tutto l’anno. Allora come oggi la coltivazione del fico rappresenta un’importante fonte di guadagno per i paesi del Cilento.
Oggi, nasce il Consorzio di tutela del Fico Bianco del Cilento Dop; la costituzione è avvenuta presso la sede del Consorzio in località San Pietro a Perdifumo. Ne fanno parte i fichicoltori Aderico Venuti, Angelo Venuti, Giovanna Guariglia, Angelo Guariglia, Carmela Pecora e Giuseppe Oricchio. Presidente è stato eletto Guido Ruocco; vice presidente Aderico Venuti. «La costituzione del Consorzio – spiega il presidente di Coldiretti Ettore Bellelli – rappresenta un’interessante opportunità per le aziende e per il territorio. Insieme ai produttori e ai trasformatori/confezionatori lavoreremo per promuovere un prodotto di assoluta qualità e attrarre visitatori e appassionati.
I consorzi sono fondamentali per tutelare, promuovere e informare i consumatori rispetto alla Dop che rappresentano. Per il Cilento è un momento storico: creare un consorzio di tutela significa dare qualità, fare sì che sia tutelato il prodotto e soprattutto che i produttori possano lavorare per nuovi progetti e per promuovere sempre di più un prodotto di eccellenza. Oggi, valorizzato e condiviso, il Fico Bianco del Cilento dop può diventare l’ambasciatore del Cilento».
«Intensificheremo la tutela della produzione difendendo la denominazione di origine protetta in Italia e all’estero – fa eco il presidente Guido Ruocco – il fico bianco che è un prodotto unico al mondo oggi potrà finalmente contare su un Consorzio di tutela che ne certifichi la provenienza e ne tuteli la qualità».
Esiste già il Consorzio. Questo è un inutile pezzotto giallo!!