Fino a questo inizio di seconda decade novembre non si è certo distinto per prove generali di stampo invernale, anzi! Quasi sempre le temperature sono state ben superiori alle medie e ancora ieri si sono superati un po’ in tutte le regioni i 15 gradi di temperatura massima. Come anticipato nei precedenti aggiornamenti siamo però in vista di un primo affondo freddo dalle zone settentrionali dell’Europa, un’irruzione di aria fredda di provenienza artica. Il flusso freddo settentrionale sarà principalmente diretto verso i Balcani ma grazie alle condizioni favorevoli ad una ciclogenesi sui mari italiani l’aria fredda penetrerà in gran parte delle regioni italiane facendo tuttavia sentire i suoi maggiori effetti sulle regioni centrali adriatiche e sulle regioni meridionali e le Sicilia.
Sembra che si vada ad aprire una fase nuova nella circolazione generale euro-atlantica, più propensa agli scambi meridiani grazie ad onde di Rossby più ampie. In pratica l’anticiclone atlantico potrebbe proporre successive espansioni verso le aree comprese tra la Groenlandia, l’Atlantico settentrionale e l’Artico determinando lungo il suo bordo orientale la discesa di correnti fredde dirette principalmente verso l’Europa orientale ed i Balcani ma in parte anche sui mari italiani. Un notevole cambio di scenario rispetto alle scorse settimane con temperature in quota destinate a scendere al di sotto delle medie del periodo di circa 4/5 gradi al nord e oltre i 5 al sud. Viste le condizioni attuali il calo delle temperature al suolo sarà ancora più evidente, specie al centrosud.
Tra oggi e venerdì una depressione con minimi sul Canale di Sicilia favorirà condizioni di tempo marcatamente instabile al sud, in particolare sulla Sicilia e sulle regioni meridionali ioniche ed adriatiche. Su queste zone sono attese piogge e rovesci temporaleschi con fenomeni più intensi tra catanese e siracusano in Sicilia, e su Calabria tirrenica, Basilicata e Puglia. Venti sostenuti a rotazione ciclonica attorno al minimo depressionario con forti raffiche da nordest sul Canale di Sardegna fino a 90 km/h. Cielo poco nuvoloso o irregolarmente nuvoloso per nubi medio-alte sulle regioni centrali, prevalentemente sereno o poco nuvoloso al nord con tendenza ad aumento delle nubi nel corso di venerdì lungo le creste alpine di confine.
La giornata di sabato sarà quella della svolta verso una fase di stampo invernale. Diciamo subito che il tipo di circolazione non sarà favorevole alla formazione di nubi e alle precipitazioni al settentrione e sulle regioni centrali tirreniche . Saranno possibili nevicate fino a 500/800 metri di quota sull’appennino centromeridionale accompagnate da raffiche di vento tra nord e nordest fino a 70/80 km/h. Già dalla mattina di sabato il vortice ciclonico con minimi tra il basso Tirreno e le regioni meridionali favorirà piogge tra Marche e Abruzzo in estensione alle regioni meridionali e alla Sicilia.
Temperature ovunque in diminuzione con gelate notturne in pianura Padana e nelle valli del centrosud. È probabile che il nuovo pattern di stile invernale possa insistere per gran parte della prossima settimana con nuovo peggioramento al centrosud tra martedì e mercoledì. Nel finale di settimana non si esclude una nuova fase di maltempo più generale con ingresso di aria fredda dalla Valle del Rodano, proiezione ancora caratterizzata da bassa affidabilità e da verificare con i prossimi aggiornamenti.