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Tanti temporali di calore in settimana. Giugno con temperature al di sotto del periodo

Il ciclone di origine africana, responsabile dell’ondata di maltempo del weekend, si sta ulteriormente colmando, allontanandosi dallo Ionio verso la Grecia. Ciò sta comportando un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche su buona parte del Paese. Eppure, nonostante il suo spostamento verso levante, le condizioni meteorologiche continueranno a rimanere ancora instabili e inaffidabili, a causa della presenza in quota di aria più fredda che esalterà il “gradiente termico verticale”, soprattutto durante le ore centrali del giorno. Difatti la maggiore insolazione di fine maggio riscalda per bene i terreni, favorendo così lo sviluppo dei moti ascensionali durante le ore centrali del giorno, specie sulle aree più interne, prossime ai rilievi.

In parole povere ciò si tradurrà nello sviluppo di tanti temporali di calore durante le ore centrali del giorno, che interesseranno gran parte dell’Italia. Mentre dopo metà settimana il passaggio di una goccia fredda “retrograda” potrebbe favorire l’avvento di nuovi temporali, specie sulle nostre regioni settentrionali. Sia oggi che domani avremo ancora parecchia instabilità, in parte indotta dai “forcing” di matrice termica, sopra descritti. In parte indotta dall’aria fresca e instabile messa in movimento dal ciclone, ormai in fase di colmamento.  Martedì, anche se avremo maggiori spazi di sole e schiarite la mattina, durante il pomeriggio si svilupperanno questi cumulonembi che daranno origine a brevi rovesci o temporali nelle aree più interne. Questo trend dovrebbe proseguire per buona parte della settimana.

Nonostante l’instabilità nel corso della settimana assisteremo a un progressivo aumento delle temperature, soprattutto al Nord. Difatti nei prossimi giorni l’arrivo di aria più mite, sommandosi ad un incremento del soleggiamento e della radiazione solare, favorirà un aumento delle temperature. Temperature in lieve aumento pure al Sud, mentre ancora di poco sotto media solo in Sicilia.

Solo dalla parte finale della settimana, dopo questo aumento, i valori termici potranno subire una diminuzione, seppur lieve, sulle regioni settentrionali, per l’attesa nuova fase di instabilità, attesa fra venerdì e sabato. Purtroppo le notizie per il prossimo weekend non sono molto confortanti. E’ vero che mancano ancora tanti giorni al weekend, ma già osservando i modelli si nota come l’assenza dell’alta pressione sul bacino centrale del Mediterraneo non favorirà condizioni di tempo stabile e soleggiato d’ovunque.

Anzi, dopo una mattinata soleggiata e mite dietro l’angolo ci sarà la solita instabilità convettiva pomeridiana, che potrebbe favorire lo sviluppo dei consueti temporali di calore sulle aree interne, con possibili sconfinamenti sulle sottostanti aree di pianura o costiere. Bisogna anche sottolineare pure come alcuni di questi temporali, pur molto localizzati, potranno risultare davvero intensi, ed essere accompagnati da attività elettrica e pure locali e fugaci grandinate. Dal punto di vista termico, invece, le temperature si manterranno in linea con le medie del periodo, o poco sopra di essa, specie al centro-nord, dove le massime potranno superare la soglia dei +27°C +28°C.

Diciamo subito che fino alla fine di maggio avremo tempo instabile e inaffidabile, con tanti temporali di calore a corredo, da Nord a Sud. Addirittura al Sud il clima continuerà a mantenersi fresco, con temperature sotto le medie del periodo.

Anche il mese di giugno rischia di aprire all’insegna dell’instabilità, con clima relativamente più fresco per il periodo e precipitazioni poco sopra la media su gran parte del Paese. Il motivo di questa anomalia sta nella distensione dell’anticiclone oceanico verso l’Europa centrale, a nord delle Alpi, che favorirebbe delle infiltrazioni di aria più fresca dai vicini Balcani verso l’Italia.

Ciò assicurerebbe instabilità pomeridiana, soprattutto sulle regioni centro-meridionali e sulle Isole. Ma i temporali interesseranno soprattutto l’Appennino, con sconfinamenti fin sulle sottostanti aree costiere. Tale scenario potrebbe persistere anche nella seconda decade di giugno.

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Redazione Meteo
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