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Meteo: la seconda decade di maggio potrebbe aprire le porte all’anticiclone delle Azzorre

Maggio proseguirà ancora all’insegna dell’instabilità e del clima più fresco al centro-nord, dalla fine della seconda decade l’anticiclone tornerà a conquistare il Mediterraneo. Dopo un mese di aprile caratterizzato da temperature sotto le medie del periodo, anche maggio sembra che voglia ricalcare la stessa strada, con un periodo instabile, a tratti fresco e dinamico. Ma ora andiamo ad analizzare assieme la linea di tendenza prevista fino a fine mese. Cosa bisogna attendere nella seconda decade?

Nella seconda decade di maggio, stando alle ultime elaborazioni dei grandi centri di calcolo internazionali, buona parte dell’Italia, così come l’Europa centro-occidentale, continuerà ad essere interessata dal passaggio di diversi sistemi frontali e perturbazioni atlantiche. Il passaggio del flusso perturbato principale, attraverso un corridoio che spingerà le perturbazioni dalle coste di Terranova fino alle Isole Britanniche e alla Francia, favorirà l’avvento di diverse fasi di instabilità, alternate a brevi periodi di stabilità, che interesseranno più direttamente le nostre regioni centro-settentrionali, dall’area alpina fino al centro Italia.

In questo caso sarebbero le regioni settentrionali, e le peninsulari tirreniche, a beneficiare di maggiori precipitazioni, anche di tipo convettivo, a carattere di rovescio o temporale. Qui il clima si manterrà piuttosto fresco, con valori termici di poco sotto le medie del periodo. Le aree adriatiche del centro-sud e le regioni meridionali, invece, si troveranno ai margini di questi peggioramenti. Pertanto in queste regioni avremo condizioni di tempo più stabile e asciutto, in un contesto termico che dovrebbe mantenersi in linea con le medie stagionali, o di poco sotto, specie sulle regioni peninsulari.

Quando l’anticiclone si espanderà sul Mediterraneo?

Fra la fine della seconda decade e l’inizio della terza decade di maggio, secondo la linea di tendenza del modello europeo Ecmwf, si assisterà ad un aumento dei valori di geopotenziale lungo tutta l’area mediterranea. L’aumento del geopotenziale e della pressione al suolo aprirà la strada alle spinte dell’anticiclone delle Azzorre in direzione dell’Italia, sia dal vicino Atlantico, che dalla porta del Maghreb, attraverso la spinta del “getto subtropicale”. Il tempo, in corrispondenza del periodo 18-24 maggio, secondo questa linea di tendenza dovrebbe farsi più stabile, caldo e soleggiato su buona parte del territorio nazionale. Le uniche insidie instabili potrebbero riguardare dei veloci fronti freddi che dall’area alpina scivoleranno sui Balcani e la Grecia, lungo il bordo più orientale della figura anticiclonica, che potranno causare dei momentanei periodi di instabilità (temporali ad evoluzione diurna), soprattutto sulle regioni di nord-est, le coste adriatiche e parte del meridione.

Le temperature, grazie al soleggiamento ininterrotto, torneranno ad aumentare su tutte le regioni, spingendosi su valori superiori alle medie climatiche del periodo. Le anomalie termiche positive dovrebbero riguardare maggiormente le regioni settentrionali, un po’ meno il centro-sud, lievemente influenzato da una circolazione d’aria fresca settentrionale che renderà il clima un po’ più piacevole.

Cosa bisogna aspettarci a fine mese?

Ad oggi, secondo gli ultimi aggiornamenti su base Ecmwf, la parte finale di maggio dovrebbe vedere un ulteriore consolidamento dell’anomalia positiva e di geopotenziale sul Mediterraneo centrale, con dei massimi che si concentreranno a ridosso delle regioni centro-settentrionali. Il tempo sarà prevalentemente stabile e soleggiato un po’ ovunque, in un contesto climatico più caldo. Le regioni meridionali, invece, resteranno esposte a circolazioni di aria fresca, in uscita dai Balcani, che potrebbero ravvivare l’instabilità, soprattutto durante il pomeriggio lungo l’Appennino, con la formazione di temporali di calore. Qui il clima sarà più fresco, con valori in linea con le medie.

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Redazione Meteo
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