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domenica, 3 Dicembre 2023
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Previsioni meteo da San Valentino a Carnevale

Ieri era l’11 febbraio o l’11 maggio? Le temperature massime registrate dalle stazioni ufficiali che inviano i dati alla rete mondiale del WMO lasciano quasi interdetti. Catania, città più calda d’Italia, ha toccato i 25°C, 24°C a Pescara e Bari, ma caldo anche al nord, con 20°C a Milano e Bologna, 19°C in molte località del centro nord, inclusa Roma.

La stazione più fredda, il Pian Rosà, ha segnato -13°C, ma siamo a 3500 m e non stupisce. Un classico esempio di foehn per quanto riguarda il nord, con ben 33°C di differenza dalla pianura padana. Segno di gradiente cosiddetto adiabatico secco, tipico dei venti di caduta.

Ma il foehn da solo non spiega temperature così alte, è la massa d’aria infatti ad essere calda e anomala in partenza. I cambiamenti climatici rendono infatti più frequenti questi eventi estremi caldi, mentre si riducono, ma non spariscono, gli estremi freddi. E febbraio, per quanto, è almeno sul calendario un mese invernale. Cosa succederà nella seconda metà del mese?

Il tempo fino a San Valentino

Per gli appassionati meteo la situazione in corso è fra le più noiose che si possano avere. Poco cambia nella sostanza nei prossimi due giorni sull’Italia. Permangono correnti zonali in quota, ma le perturbazioni restano attive principalmente solo a nord delle Alpi.

Giovedì 13 febbraio giornata in genere variabile, meno calda ma sempre mite per febbraio, con 12-14°C al nord, 14-16°C al centro e 18-20°C al sud. Giovedì sera addensamenti e piovaschi fra Liguria e alta Toscana, e sulle Alpi si addossano nubi e precipitazioni lungo la cresta di confine.

Venerdì 14, San Valentino, veloce passaggio di rovesci lungo il versante Adriatico, ma nuovo ingresso del foehn al nordovest. La massa d’aria in partenza sarà più fredda, ma l’aria molto secca manterrà le temperature massime ancora a valori da fine marzo. Aria più frizzante invece al mattino, localmente con modeste gelate.

Ondata di caldo dal week end

Naturalmente tutto è relativo, non aspettatevi, ci mancherebbe, i 30°C, ma la situazione che si prospetta dal fine settimana è di quelle che in estate farebbero schizzare i termometri a quasi 40°C. Non è normale, a febbraio, dover annunciare un anticiclone subtropicale con componente africana. Eppure è così.

L’ondata di caldo sarà principalmente in quota, con isoterma di +10°C a 850 hPa, circa 1500 m, anche oltre le Alpi. Lo zero termico sale a quote inusuali per la stagione, anche 3500 m.

Sarà primavera piena da nord a sud, sia per il sole che per le temperature. Ancora incerta eventuale presenza di foehn al nord, in tal caso si vedranno temperature assurde per la stagione, ma per ora non è il caso di sbilanciarsi

Più freddo verso Carnevale

Vari modelli e il prodotto tecnico del plume delle temperature degli ensamble a 850 hPa indicano un calo generale delle temperature verso il 20 febbraio, giovedì grasso. Il campo barico però sembra restare in prevalenza anticiclonico o comunque con flussi prevalenti nordoccidentali.

Possiamo dunque aspettarci un periodo più freddo, ma non fidatevi di chi annuncia irruzioni di gelo o grandi nevicate. Probabile che prevalgano ancora giornate variabili, con venti di tramontana e fugaci passaggi di nubi e qualche precipitazione nei versanti adriatici. Eventuali brevi fioccate di neve in Appennino centrale non sono certo il ritorno, o meglio di arrivo, dell’inverno.

E fine mese?

A qualcuno può piacere il caldo precoce, ma non va bene per gli ecosistemi, l’agricoltura e l’accumulo di energia nel sistema oceano-atmosfera. D’altronde, ora, anche un arrivo del gelo creerebbe problemi. Ci vorrebbe però la pioggia, non eccessiva, e anche la neve sulle Alpi.

Abbiamo consultato le tendenze probabilistiche, ma, complice l’incertezza di questi prodotti, per lasciar speranza di una svolta verso la normalità non li sveliamo. Se non altro, febbraio è bisestile e l’inverno meteorologico quest’anno durerà un giorno in più.

A cura della redazione de: Il Meteo.net

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