Come testimoniano i resti della loro industria litica, i cacciatori neanderthaliani hanno trovato riparo nella zona fra Marina di Camerota e Capo Palinuro, precisamente nelle grotte della Cala, del Poggio, oltre che nelle grotte Visco e delle Ciavole, Taddeo, Antro di Fiumicelli e Grotta Grande di Scario.
Ma l’Uomo di Neanderthal percorre anche i territori a nord del Cilento Antico: sui monti Alburni, a quota 890 mt. s.l.m. sono stati rinvenuti manufatti litici propri del Paleolitico Medio, come pure a S. Angelo a Fasanella, nella grotta di S. Michele, e soprattutto nella grotta di Castelcivita; sul monte Calpazio si trova un riparo sotto roccia con selci di tipo musteriano; nella stessa Paestum, presso la cosiddetta Basilica, è attestata un’abbondante presenza di strumenti litici di tipo levalloiso-musteriano.
Sia a Paestum che a Marina di Camerota è presente anche qualche strumento che richiama o appartiene all’industria pontiniana, tipica del Lazio; questo fenomeno sta ad indicare i possibili contatti interregionali di questi gruppi di cacciatori e la loro grande mobilità alla ricerca di nuovi territori di caccia.