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Il meteo nella seconda parte di febbraio: ci sono possibilità di freddo e maltempo a fine mese?

Dopo gli ultimi cenni d’instabilità al meridione, a partire dalla giornata di domani (14 Febbraio) il tempo andrà stabilizzarsi su buona parte del territorio nazionale, per il ritorno dell’anticiclone di natura subtropicale, che assicurerà condizioni atmosferiche quasi primaverili. Nonostante l’avanzata dell’alta pressione non splenderà il sole ovunque. Solo per fare un esempio, sulle regioni settentrionali persisteranno foschie, nebbie e nuvole basse, specie fra la Liguria e la pianura Padana. Rispetto alla parte iniziale la seconda metà di febbraio sarà caratterizzata da una maggiore dinamicità atmosferica, prodotta da un incremento dell’attività delle famose “onde di Rossby”, che dal Pacifico si propagano verso il Nord America, per dipanarsi sull’Atlantico settentrionale, raggiungendo l’Europa.

Tali ondulazioni, sempre più marcate, in uscita dal continente americano, favoriranno un abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale, sull’area euro-atlantica, mentre al contempo i massimi dell’imponente anticiclone subtropicale si riposizioneranno sull’Atlantico, dove tornerà ad essere evidente una “anomalia positiva di geopotenziale”. Nonostante la rimonta dell’anticiclone subtropicale, la maggiore dinamicità favorirà il passaggio di perturbazioni, piuttosto veloci, pronte ad attraversare la penisola da Nord verso Sud. L’Italia sarà direttamente coinvolta dal passaggio di queste perturbazioni, in particolare nella parte finale del mese. Dagli ultimi aggiornamenti dei modelli sembrerebbe che le condizioni atmosferiche che domineranno la seconda decade persisteranno anche nella terza decade di febbraio. Il vortice polare rimarrà debole e disturbato, grazie anche agli apporti di calore dal passaggio delle “onde di Rossby”, lungo tutto l’emisfero boreale.

Dal punto di vista termico avremo valori poco sopra le medie del periodo secondo l’analisi del modello di riferimento di meteored basato sui dati forniti dal centro di calcolo europeo ECMWF. Inoltre, dall’analisi degli ultimi aggiornamenti elaborati dal centro di calcolo ECMWF, nella terza decade di febbraio si assisterà ad una spinta, verso latitudini più settentrionali, dell’anticiclone delle Azzorre. Questa condizione potrà favorire l’arrivo di ondate di freddo verso le basse latitudini del vecchio continente e sul Mediterraneo.

In sostanza non si potranno escludere episodi di freddo, anche importanti, nella parte terminale del mese di febbraio, con nevicate a bassa quota sui rilievi, e maltempo generalizzato su quasi tutte le nostre regioni. Nella parte finale di febbraio sull’Atlantico settentrionale si isolerà un’area, caratterizzata da valori di geopotenziale molto elevati, che favorirà lo sviluppo di un promontorio anticiclonico, allungato lungo i meridiani, fino all’Islanda, capace di raggiungere persino la Groenlandia.

La formazione di questo anticiclone di blocco, oltre a piegare il flusso perturbato principale verso il bacino centrale del Mediterraneo, favorirà anche l’avvezione di aria più fredda verso le basse latitudini e l’area del Mediterraneo. Le incursioni di aria fredda sul Mediterraneo interagendo con le masse d’aria più umide e miti preesistenti sul basso Mediterraneo, potranno creare le condizioni ideali per lo sviluppo di profonde ciclogenesi sui mari italiani, con annesse importanti ondate di maltempo.

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Redazione Meteo
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