Dario Di Siervi, pisciottano di origini calabresi( figlio di Vincenza Gatto ”a calabrese”) – carabiniere con la passione per fotografia e video: sua una delle prime tv private nel Cilento negli anni 80, Tele Pisciotta, e sua una straordinaria documentazione fotografica su Pisciotta – quasi sicuramente quando seguiva la sua passione, frutto anche dell’amore per il paese, non si rendeva completamente conto di quanto il suo operare potesse contribuire alla memoria dei pisciottani.
In uno dei cartelli che “accompagnano” la mostra fotografica” VIAGGIO NELLA MEMORIA, IN RICORDO DI DARIO”, attualmente in corso a Pisciotta/ Via Foresta 10, fino al 5 gennaio, è riportata una frase del prof. Ignazio Buttitta -UniPA, che dice:” Fare memoria è una delle attività più nobili dell’uomo”. E proprio con l’intento di fare memoria, quale periodo migliore se non quello del Natale, quando le piccole comunità come quelle del borgo cilentano si ripopolano, almeno in parte, con l’arrivo di chi vive fuori, per organizzare una mostra di foto, archiviate per anni? Ad organizzare, grazie alla donazione dell’archivio di Dario, da parte della vedova, signora Antonietta, ci hanno pensato il Comitato Festa S. Aniello, di cui Dario ha fatto parte fino a maggio scorso, quando è scomparso, e Tele Pisciotta Web TV, la pagina facebook nata tre anni fa,grazie al recupero e alla pubblicazione delle video cassette della storica(anni 80)TelePisciotta.
Un turbinio di ricordi e di emozioni si impadronisce di chi mette piede, nei pressi di piazza Pinto, nel locale in via Foresta, messo a disposizione da Gerardo Cammarano, dove è allestita la mostra(aperta il 24 dicembre) che, tengono a precisare gli organizzatori, raccoglie solo una parte minima dell’archivio di Dario. E allora via con l’amarcord:scattano i ricordi del visitatore con i capelli bianchi che alla vista del concerto bandistico racconta, con gli occhi che gli luccicano, quando negli anni50, all’inizio della tournéeinCalabria e inSicilia, che durava fino a 4 mesi,i familiarisalutavano i musicanti in piazza, alla partenza dei camion su cui venivano sistemate delle panche di legno dove sedersi, e venivano lanciati confetti ben auguranti; e poi la visitatrice che,nel commentare un’altra foto, racconta dei ricevimenti nuziali presso le abitazioni, con un servizio catering semplice ma efficiente, che prevedeva anche l’organizzazione dell’intrattenimento musicale(fisarmonica, clarinetto,chitarra, voce, batteria e maracas…… costituite da due barattoli di compresse!); ci sono le foto che ravvivano il ricordo dell’emigrante che fatta fortuna, rientra dal Brasile(anni 50) portando con sé un’automobile Cadillac e relativo autista, un ragazzo di colore, oltre ad aprireuna clinica medica in via Tuvolo; nelle foto della processione del 10 agosto quando si festeggia il Patrono Santo Aniello Abate si riconoscono i pisciottani emigrati in America e rientrati per l’occasione; e poi ancora le adunate fasciste, i lavori in campagna, il rito dell’uccisione del maiale, la Giac/azione cattolica, con l’indimenticato Don Antonino, il paesaggio cambiato, le squadre di pallone e le scolaresche(….qui la gara a riconoscersi o a riconoscere i propri genitori); ecc. ecc.
Un mondo in buona parte lontano dai giorni nostri ma che, proprio le reazioni dei visitatori, in queste prime giornate di apertura, dimostrano come vecchie e nuove generazioni vi siano profondamente legati, per i valori ed i messaggi trasmessi. Nel periodo estivo gli organizzatori contano di replicare la mostra arricchendola, questo è l’auspicio, con tante altre foto fornite eventualmente da privati cittadini, per poi dare vita all’ archivio fotografico di Pisciotta e ad un catalogo ragionato, da mettere a disposizione dell’intera cittadinanza. Per queste ultime iniziative si chiederà l’intervento dell’Amministrazione Comunale di Pisciotta.