Si chiama “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno”, il nuovo viaggio su rotaia capace di fotografare le bellezze italiane dal finestrino di un treno: viste privilegiate dai treni del Regionale di Trenitalia, che ogni giorno collegano capillarmente i piccoli e grandi centri italiani, in un viaggio alla scoperta delle bellezze enogastronomiche dei dintorni di ogni regione. Il treno rappresenta un moderno e sostenibile vettore di scoperta di un territorio: quale mezzo migliore per scoprire dal finestrino una realtà diversa, mettendo a fuoco i sapori e i colori locali? È nata così questa preziosa collaborazione tra Trenitalia e Gambero Rosso, per dare, soprattutto ai giovani, questa nuova vista su quel patrimonio infinito che è il turismo anche enogastronomico di prossimità: nessun Paese ne è ricco e permeato come l’Italia.
Dopo Sicilia e Puglia, il viaggio prosegue in Campania, terra ricca di prelibatezze, apprezzate e simbolo del Made in Italy in tutto il mondo, a partire dalla pizza, ma anche con panorami mozzafiato e tanta storia. Due gli itinerari raccontati, da Napoli a Salerno e da Napoli a Caserta, per poi proseguire in Toscana e con le altre regioni. In Regionale con Gusto è una buona occasione per riesplorare le bellezze e le delizie d’Italia, approfondendo il viaggio che si snoda tra le tre città campane, anche attraverso quei finestrini dai quali – da pendolari – si presta spesso troppo poca attenzione.
La costa di mare che collega Napoli a Salerno è di rara bellezza, con località che si susseguono una più straordinaria dell’altra, ricche di storia, nel percorso che collega Ercolano e Pompei, passando dallo scrigno di biodiversità che è il Parco Nazionale del Vesuvio. Qui, la tradizione enogastronomica è ricca e variegata con eccellenze che raccontano il nostro Paese: non mancano ristoranti e trattorie dove è possibile gustare piatti tipici dove il limone di Amalfi, tutelato dal marchio IGP, è protagonista di ricette sia dolci sia salate, ma anche del re dei liquori digestivi, il limoncello.
A San Giorgio a Cremano, Torre del Greco, Torre Annunziata, passando per Pompei, Angri, fino a Nocera, si può gustare la tradizione campana tra proposte di terra e di mare, con un’attenzione particolare alle materie prime: cavatelli e scialatielli in tutte le salse, pasta e patate con provola, zuppette con pescato del giorno, scorfani all’acqua pazza, il polpo alla Luciana, uno dei capisaldi della cucina napoletana; e ancora, calzoni fritti, crocchè e frittatine, da mangiare magari con un “cuoppo” in una mano; fino ai dolci, tra babà, delizie al limone e una delle prelibatezze campane più note, la sfogliatella, nella versione “riccia” e “frolla”, magari farcita con una deliziosa crema di ricotta e aromatizzata con canditi e scorza d’arancia. Nelle trattorie che si incontrano lungo questo percorso si possono assaporare i gusti autentici del luogo, una cucina solare e genuina costellata da insegne veraci che si mescolano a quelle più innovative e di nuova generazione. Per arrivare infine a Salerno, città che incanta col suo centro storico, il porto e il lungomare, con la sua grande cucina variegata e di alta qualità. Guarda l’Itinerario Napoli – Salerno
Spostandosi, da Napoli verso nord, si accede nell’entroterra fino a Caserta, in zone meno conosciute ma dove l’espressione partenopea si manifesta in tutta la sua autenticità. La pizza a far da denominatore comune, realizzata con ingredienti preziosi, come il profumatissimo e ricco di sapore pomodoro San Marzano e offerta nella sua versione più antica, quella a portafoglio o libretto, ossia condita alla marinara, piegata in quattro e avvolta in un foglio di carta oleata. Tra paesaggi straordinari da un punto di vista naturalistico, quello da Napoli a Caserta è un viaggio nell’arte, fino alla magnificenza della Reggia. Guarda l’Itinerario Napoli – Caserta
Territorio chiave per la Dieta Mediterranea, la Campania è ricca di prelibatezze divenute note nel mondo, una su tutte la pizza, a cominciare dalla sua versione più antica, quella a portafoglio o libretto, quando la tonda si serviva in strada piegata in quattro e avvolta semplicemente in un foglio di carta oleata, condita alla marinara.
Una ricchezza che si esprime anche da un punto di vista enogastronomico con un elevato numero di prodotti locali di qualità che si possono ritrovare in ricette tipiche della tradizione culinaria napoletana: ad esempio, la Melanzana lunga di Napoli, ingrediente principe della parmigiana, piatto conosciuto e apprezzato lungo tutto lo Stivale, o anche della cianfotta, versione napoletana della ratatouille, o della papaccella napoletana, protagonista indiscussa della famosa insalata di rinforzo.