Dopo aver colpito duramente nei giorni scorsi le regioni settentrionali, con rovesci, temporali, anche forti, e grandinate, come quelle che hanno interessato il Piemonte, ora il maltempo andrà ad interessare principalmente le regioni del centro-sud, finora rimaste quasi sempre all’asciutto. Difatti, proprio nel corso del weekend, con la discesa verso sud, lungo il Tirreno, della goccia fredda che ha interessato il nord, le piogge, i rovesci e i temporali, assieme all’aria più fresca proveniente dall’Atlantico, andranno a coinvolgere buona parte delle regioni del centro-sud, mentre al nord, specie al nord-ovest, e sull’alto Tirreno, il tempo andrà a migliorare, con ampie schiarite.
Nel fine settimana la goccia fredda, essendo circondata su entrambi i lati, sia ad ovest che ad est, da due promontori anticiclonici dinamici, uno in risalita verso la Spagna e l’altro attivo sul comparto russo, sarà costretta a muoversi verso sud-sud/est, scivolando di latitudine, al traverso dell’Italia. Il nocciolo di aria fredda in quota, legato alla circolazione depressionaria chiusa in quota, tenderà a scivolare sopra uno spesso strato di aria calda e molto umida, preesistente nei bassi strati, contribuendo a destabilizzare l’intera colonna troposferica e originando intensi moti convettivi (correnti ascensionali).
L’intenso “gradiente termico verticale” fra media e bassa troposfera, sommato all’intensa avvezione di vorticità positiva connessa alla stessa goccia fredda, favorirà la genesi di grossi cumulonembi, alti anche più di 10-12 km, che daranno la stura a piogge e rovesci sparsi fra le centrali adriatiche e le regioni affacciate sul basso Tirreno. Attenzione ai temporali di calore sull’Appennino. Nel corso del pomeriggio i fenomeni temporaleschi più intensi riguarderanno soprattutto le aree montuose più interne Campania e alta Puglia, oltre che sui rilievi di Basilicata, Calabria e Sicilia.
Domenica il maltempo interesserà il sud, rischio nubifragi
Domenica 18 luglio toccherà al resto del sud e alle coste del basso Tirreno fare i conti con piogge, rovesci e temporali che localmente potrebbero risultare anche di forte intensità, e accompagnati da una vivace attività elettrica, con colpi di vento e occasionali grandinate, soprattutto sulla bassa Calabria tirrenica e il nord della Sicilia. Visto l’enorme quantità di calore latente (vapore acqueo), messa a disposizione dalle calde acque superficiali del mar Tirreno, alcuni di questi temporali rischiano di divenire davvero intensi. Specialmente fra le coste della Calabria tirrenica, vibonese e reggino, e il nord della Sicilia, dove il rischio di temporali ed eventuali nubifragi si farà elevato. Questo perché l’ingresso delle fresche correnti oceaniche, fino al basso Tirreno, alla Sicilia e allo Ionio, oltre a determinare una marcata diminuzione delle temperature favorirà anche un significativo incremento dell’instabilità, con l’innesco di discreti “forcing” convettivi, aiutati dall’inasprimento del “gradiente termico verticale”.
I mari caldi enfatizzeranno i fenomeni
La presenza inoltre di acque superficiali piuttosto calde, con valori superiori ai +26°C +27°C sul basso Tirreno, fornirà all’atmosfera ulteriore carburante pronto ad essere consumato dall’attività convettiva. Si creeranno le condizioni di instabilità atmosferica ideali per lo sviluppo di grosse “celle temporalesche” e “clusters” (temporali a mesoscala) che dal basso Tirreno si spingeranno verso le coste della Calabria tirrenica e della Sicilia settentrionale, dando la stura a fenomeni localmente di forte intensità.