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Nel Cilento per la giornata mondiale della Biodiversità, Future Food Institute e Comune di Pollica presentano ‘Paideia Campus’

Future Food Institute, Comune di Pollica e Centro Studi Dieta Mediterranea ‘Angelo Vassallo’, in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, presentano il Paideia Campus: un nuovo polo sperimentale internazionale dove poter imparare un nuovo tipo di socialità, dove incubare progetti di innovazione per l’agricoltura, l’alimentazione, l’ambiente, il turismo sostenibile e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico italiano ispirati al concetto di ecologia integrale di cui la Dieta Mediterranea è esempio concreto.

Questo nuovo progetto è l’evoluzione naturale dei modelli educativi che il Future Food Institute ha portato avanti in questi ultimi otto anni e che, grazie all’incontro con il Comune di Pollica e la collaborazione con FAO in occasione del Food and Climate Shapers Boot Camp organizzato a settembre 2020, consolida in questo luogo emblematico della Dieta Mediterranea intesa come “stile di vita”, capace di far vivere l’uomo in perfetta armonia con l’ambiente. I valori evoluti nel tempo grazie a queste collaborazioni, insieme al sostegno di numerosi partner nazionali ed internazionali e istituzioni (Unido, Rappresentanza Europea in Italia, Connect For Climate, Crop Trust, Food For Climate League, Google, Taste Research Academy e molti altri), oggi prendono forma e diventano un vero e proprio campus che punta a collocare Pollica ed il Mediterraneo come asset strategico per la ripartenza del nostro Paese e dell’umanità intera.

Sabato 22 maggio, quindi, “parleremo di Dieta mediterranea e lo faremo da un posto molto particolare- spiega Sara Roversi, fondatrice e presidente del Future Food Institute– Pollica è la capitale della Dieta Mediterranea ma si trova anche esattamente nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, che è uno di quelli che ancora protegge la più vasta quantità di biodiversità del Mediterraneo. Per noi è fondamentale diffondere conoscenza su questi temi e far comprendere quanto sia importante proteggere la biodiversità”. Parliamo di un territorio, quello Mediterraneo, “che nei prossimi anni si troverà davanti a tante sfide perché è una delle aree al mondo a maggior rischio di desertificazione- spiega Roversi- Quindi quando parliamo di biodiversità dobbiamo parlare anche di portare innovazione per far sì che in ogni ambito si possa lavorare preservando la qualità del suolo, le risorse naturali come l’acqua, facendo in modo che la biodiversità venga tramandata e protetta”. Mediterraneità: People, Planet, Prosperity il tema della giornata di sabato 22 maggio che sottolineerà come lo stile di vita mediterraneo sia il culmine della coevoluzione di sapori e saperi mediterranei che vedono l’uomo in perfetta armonia con il territorio che lo ospita.

A dieci anni dalla nomina tra i patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco (il decennale nel 2020) si consolida la consapevolezza di quanto la Dieta Mediterranea sia ben più di un semplice modello alimentare, ma un bagaglio di scienza, saperi tradizionali, competenze e di valori identitari generati da un territorio, il Cilento, che può essere considerato come un vero e proprio laboratorio di biodiversità di terra e di mare. Proprio per questi motivi, il prossimo sabato con l’evento ‘Mediterraneità’ viene presentato questo progetto che racchiude in sé i valori e gli ingredienti essenziali per la ripartenza. ‘Paideia’ sarà il nome del Campus: nell’accezione greca, il termine è l’equivalente di “formazione umana integrale”, l’unica arma per navigare nella complessità della nostra era verso la transizione ecologica.

Con l’obiettivo di promuovere un sistema di sviluppo che rimetta al centro il rapporto tra uomo e ambiente e li coniughi in maniera integrata ed integrale, Future Food Institute, Comune di Pollica e Centro Studi Dieta Mediterranea ‘Angelo Vassallo’ presentano in anteprima il campus ed il progetto, che avranno come pilastri fondanti: lo sviluppo di conoscenza per la salvaguardia e la rivitalizzazione del patrimonio culturale e naturale che insiste sull’ecosistema mediterraneo, coniugata con i saperi tradizionali che da 2500 anni gestiscono le risorse naturali del territorio in maniera integrata e consapevole; la continua ricerca e stimolo dell’innovazione in campo agroalimentare e culturale, che deve essere volano di rigenerazione economica e sociale del territorio, ma anche saper valorizzare e ri-contestualizzare i saperi tradizionali che sono radicati nell’ambiente ospitante; la creazione di una comunità dinamica e vitale, capace di rigenerare il territorio ed i saperi attraverso la confluenza di educazione ed innovazione.

“Il progetto può diventare un asset strategico per la ripartenza del Paese, per il rilancio dell’offerta turistica del territorio e per la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale mediterraneo”, segnalano dal Future Food Institute. Tutto è connesso (tutela dell’ambiente e salute umana, rigenerazione del territorio e benessere dei cittadini, giustizia sociale e cambiamento climatico): il Paideia Campus nasce quindi “per insegnare a vedere questi collegamenti e a disegnare così un futuro migliore per l’Italia, per il Mediterraneo e per il mondo intero”.

 

 

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