Dopo una buona parte di aprile dominato dalle fredde correnti dai quadranti settentrionali, che hanno mantenuto le temperature su valori largamente inferiori alle medie stagionali, la circolazione atmosferica sulle nostre regioni è drasticamente mutata, con il ritorno delle più calde correnti africane, in risalita dall’ormai “arroventato” deserto del Sahara. L’affondo, in direzione della Spagna e del mare delle Baleari, di una saccatura atlantica, sta determinando la risalita di masse d’aria, decisamente più calde, ma anche umide, dall’entroterra desertico algerino e dalla Tunisia.
Aria calda in arrivò al centro-sud, a rischio i primi +30°C di stagione – Se sulle regioni settentrionali arriveranno molte nuvole, e si verificheranno delle precipitazioni sparse, al sud l’elemento saliente sarà rappresentato dall’arrivo di aria piuttosto calda, di tipo subtropicale continentale, che dal deserto algerino si spingerà fino alla Puglia e allo Ionio, provocando una brusca “scaldata”. Tanto che già giovedì 29 aprile si potranno misurare picchi di oltre +27°C +28°C sulle aree più interne della Sicilia e sul Tavoliere. Su molte località del sud i termometri potrebbero varcare valori compresi, fra i +22°C e i +26°C. Mentre fra venerdì 30 aprile e il weekend del 1 maggio il muro dei +30°C si potrebbe superare sulla Sicilia, specie lungo la costa tirrenica, sotto l’effetto “favonico” dei caldi venti di scirocco in discesa dai rilievi. Questo perché i venti di scirocco, dopo aver oltrepassato il crinale montuoso, scivolando sul versante sottovento, in direzione della costa tirrenica, oltre a comprimere l’aria (già in origine molto calda) verso il basso, deumidificandola, determinano una sensibile scaldata (la massa d’aria scivolando dalle Madonie, Nebrodi e Peloritani verso la costa tirrenica, perdendo il carico di umidità, guadagna circa +1°C ogni 100 metri). Ciò spiega perché sulle località tirreniche il termometro potrà, localmente, superare i +30°C, mentre nella costa ionica e meridionale dell’Isola il clima sarà decisamente più temperato, con nubi basse, specie nell’area del taorminese, che potranno produrre pure qualche piovasco.
Non solo caldo, ma anche tantissima polvere dal Sahara – Le masse d’aria calde in arrivo dall’Algeria porteranno con sé tantissima polvere desertica (non sabbia, ma si tratta di pulviscolo, particelle dell’ordine del micron) che dalle alte dune dei deserti sabbiosi dell’Algeria orientale si spingerà verso il Canale di Sardegna e la Sicilia, sotto la spinta dei venti da SO attivi nella media troposfera, fra le coste algerine e il Tirreno. Di solito le nuvole di polvere che provengono dalla regione del Grande Erg orientale hanno un colore giallastro, tendente al marrone chiaro, e sono molto diverse dalla polvere rossa, proveniente dai deserti più interni della Cirenaica, che nel periodo autunnale ed in inverno sovente raggiunge le nostre regioni meridionali, sotto impetuosi flussi sciroccali che partono proprio dal deserto libico. Queste nuvole di pulviscolo desertico, sollevate fino alla media troposfera (sopra i 5000-6000 metri) e agganciate dall’alito sahariano da SW che domina in alta quota, dopo aver sorvolato il Canale di Sardegna e il Canale di Sicilia, si spingeranno verso NE, offuscando i cieli in gran parte del territorio italiano, soprattutto al centro-sud.