Nella settimana appena passata, il nostro Paese, sotto l’aspetto climatico, si è spaccato a metà, con il nord che ha visto un clima ancora freddo, tipicamente invernale, e la possibilità di fiocchi di neve fin sulla pianura.
Mentre al sud, la risalita di masse d’aria insolitamente calde per il periodo ha provocato un brusco rialzo delle temperature, con l’aria calda accompagnata pure da tanto pulviscolo desertico, espulso nei giorni scorsi dai deserti algerini, che ha dato ai cieli e alle nubi un aspetto giallino.
L’inizio della nuova settimana, invece, vedrà un nuovo cambio di circolazione, con l’afflusso di masse d’aria più fredde, d’origine atlantica, che faranno abbassare le temperature anche sulle regioni meridionali, riportandole su valori più tradizionali per il mese di gennaio.
Al contempo grandi manovre bariche appaiono all’orizzonte, con la discesa di un vasto blocco di aria molto fredda che nei giorni a seguire si depositerà sui bassopiani dell’Europa orientale, avvicinandosi gradualmente ai Balcani e ai settori orientali del nostro Paese.
Ancora è troppo presto per formulare una previsione, riguardo l’intensità, la durata e soprattutto la distribuzione di questo freddo in discesa sul comparto orientale del vecchio continente. Tutto si deciderà sullo scacchiere atlantico nei prossimi giorni.
Di certo, se questa massa d’aria fredda, che si “continentalizzerà” per bene nei bassi strati (aria fredda molto densa che si posa su aree innevate), riuscirà a guadagnare terreno verso l’Italia si potrebbero aprire le porte per un importante evento invernale, con freddo e neve a quote molto basse.
a cura della redazione de: ilmeteo.net