Si concluderà così il passaggio della prima perturbazione di ottobre che, come da premesse di qualche giorno fa, avrà il merito di riallineare le temperature a valori più consoni per questa fase stagionale dopo il caldo delle ultime settimane, per la verità ancora in atto per qualche ora al sud.
Evoluzione prossimi giorni
Dal punto di vista della circolazione atmosferica in quota fino al week-end non sono in vista eventi di rilievo. L’Italia si troverà in una sorta di terra di mezzo tra una configurazione depressionaria, con centro di comando sulla Russia, ed un’alta pressione un po’ tremebonda sull’Europa occidentale che già domenica sarà “piallata” dalle correnti atlantiche. Dopo le residue piogge, possibili fino alla prima mattina di venerdì sull’estremo sud, associate al fronte ormai in allontanamento dell’Italia, subentrerà un regime di variabilità.
In sintesi: tempo variabile
Una situazione di questo genere è foriera di tempo nel complesso variabile da nord a sud con momenti più soleggiati alternati a parziale nuvolosità. Le piogge non mancheranno qua e là ma si tratterà di fenomeni in genere deboli e sparsi.
Domenica 6 ottobre, insisteranno condizioni di generale variabilità su tutte le regioni con qualche apertura in più tra nordovest e settore centrale tirrenico e annuvolamenti a tratti più intensi altrove. Le piogge, sempre sparse e per lo più deboli, potranno interessare nel corso della giornata le regioni meridionali tirreniche. Al nord la tendenza dalla sera sarà a qualche pioggia in più nel triangolo Lombardia, Veneto, Emilia. Temperature in aumento di 2/4 gradi, in particolare nei valori massimi.
Piogge e freddo all’inizio della prossima settimana?
Quando in quota l’alta pressione atlantica decide di allungarsi verso nord fino a lambire le isole Svalbard e nei pressi del Mar Baltico pianta le tende il cuore di una vasta depressione (modello ECMWF), aumenta il rischio che aria fredda possa essere invogliata a scendere verso il Mar Mediterraneo ed i mari italiani. È proprio questo lo scenario che potrebbe materializzarsi nella giornata di lunedì con la conseguente formazione di una depressione sulle regioni centromeridionali. Al momento il nord sembra quasi saltato dai fenomeni a parte alcune zone dell’Emilia mentre il centro ed il sud appaiono più vulnerabili a piogge, temporali e rinforzo dei venti. Carte odierne alla mano questo secondo peggioramento del mese parrebbe un “mordi e fuggi” con il grosso dell’aria fredda confinato tra l’Europa orientale e la Russia e l’alta pressione atlantica in espansione verso l’Italia. Ma di questo parleremo nei prossimi aggiornamenti.
A cura della redazione de: Il Meteo.net